| Ok, ma si e no, cioè se quella clinica ha dottori del calibro di un Borges, un Orwell o un P.K. Dick per citarne solo alcuni, non potrei non dire che invece in alcuni reparti la clinica sia molto più che prestigiosa.
Insomma quanti imbrattatele, o finti scultori e in generale finti artisti con buone relazioni ma anche cartoni animati e fumetti e film idioti abbiamo avuto e abbiamo? Perché noi si deve generalizzare un genere? Allora ditemi i libri di Fabio Volo a che genere appartengono e io generalizzo pure su quelli, ma anche no perché io continuerei a dire Fabio Volo e non il genere e altri autori. È sbagliato generalizzare cosi, vuol dire coltivare la mancanza di senso critico, vuol dire aumentare il numero delle pecore nel gregge. Non ricordo più in quale forum avevo quasi dovuto litigare con un utente prima di fargli capire che l'Urban Fantasy non era quello, o perlomeno non solo quello, oramai quell'utente identificava l'urban solo ed esclusivamente con quello, avevi voglia di citargli buoni libri ma non lo smuovevi, l'urban per lui era quello schifo, ma non era vero, l'urban è un sottogenere che racchiude oro e sterco come tutte le arti e i generi letterari. Non fatele se potete quest generalizzazioni, altrimenti hanno ragione quelli che mettono le sfumature di grigio e Fabio Volo nei buoni libri e nella letteratura, alla fine dei conti stanno generalizzando pure loro. È dannoso cavolo, decisamente dannoso, e non solo al campo/oggetto/arte/uomo etc etc , e va be diciamo genere letterario in questo caso, in questione ma a ... tanto.
Secondo me si sta sbagliando moltissimo, e la cosa prende sempre più piede in tutto purtroppo, cavolo il vecchio proverbio di non fare di tutta l'erba un fascio, ma invece di definire un genere alla stregua dei suoi peggiori elementi, perché invece non ne definite il target dei vari elementi, o meglio ancora non ne definite la qualità?
Non butto via un campo di grano perché ho dell'erbaccia dentro, cosi facendo invece voi pare buttiate via l'intero campo, evviva se non hai problemi di cibo e milioni di campi di grano, ma a lungo andare con certi comportamenti il grano come alimento finirà per diventare sinonimo di erbaccia e sterco nella mentalità generale, perché quello si dice e quello si legge e quello diventa convinzione generalizzata.
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