Malazan Italia Forum

Pareri in itinere

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view post Posted on 21/7/2018, 20:46     +3   +1   -1
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Gran Pugno

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Mi sono approcciato al libro con aspettative basse e per ora sono state confermate. Nulla di squallido, solo un qualcosa su un livello decisamente inferiore a quello di Erikson, anche rispetto a Giardini. Ovviamente sono alle primissime battute, poi si vedrà.


Specifico fin da ora che della serie principale ho letto solo la prima metà, penso di iniziare il sesto solo dopo aver finito NoK.

La prima parte del prologo mi ha ricordato quello de Il Trono di Spade. Gente che si fa i fatti suoi, strani mostri di ghiaccio che puntano verso il centro abitato, morti, un sopravvissuto, ecc... Il capitolo di Martin però è decisamente più entusiasmante.

Fin dall'inizio mi è parso di notare la presenza di più informazioni esplicite rispetto ad Erikson, più nomi e fatti riportati nel testo. Certo, la seconda parte del prologo mostra due personaggi misteriosi che parlano in modo criptico, però ho come l'impressione che Erikson nel presentare i Rider si sarebbe limitato a descriverli abbastanza vagamente (cosa che comunque fa Erikson) senza poi far fare quelle riflessioni ai personaggi.
Nulla di problematico, solo "diverso".
Temper però non mi pare venga descritto fisicamente, nemmeno Kiska. Ha senso. La storia è vissuta attraverso i loro occhi e non avrebbero avuto motivo di soffermarsi sul loro aspetto che già conoscono.
In questo mi ricorda molto Giardini.

Mi è piaciuta molto l'aura di mistero e paura che circonda Kellanved. L'imperatore torna dopo anni ed i suoi sudditi di Malaz City vengono spaventati anche solo dall'idea. Non mi pare che negli altri libri siano stati riportati in maniera esplicita episodi del periodo di Kellanved come imperatore tali da giustificare questo timore quindi per me è un qualcosa di gustosamente nuovo.
Certo, ha usato almeno una volta i T'lan Imass per le sue guerre, però effettivamente non mi pare di sapere quanto fosse di dominio pubblico la cosa.
Però Kellanved è il personaggio che più mi affascina quindi sono di parte quando si parla di storie interessanti.

Temper e Kiska per ora li ho trovati un po' stereotipati. Veterano cinico lui, ragazza ingenua lei. Vabbè, è così anche per vari personaggi di Erikson, si deve solo aspettare.

 
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Itanep
view post Posted on 23/7/2018, 08:30     +1   +1   -1




Come ti sembra come livello di inglese?
 
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view post Posted on 23/7/2018, 09:46     +1   -1
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Ciao buona giornata ed inizio settimana parere giusto e veritiero

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view post Posted on 23/7/2018, 19:04     +2   +1   -1
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Gran Pugno

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CITAZIONE (Itanep @ 23/7/2018, 09:30) 
Come ti sembra come livello di inglese?

Forse c'è leggermente meno slang rispetto ai racconti di Erikson ma la grandezza del libro e la gran quantità di dettagli (le descrizioni a volte sono fin troppo approfondite) possono tranquillamente rendere la lettura pesante per chi non conosce bene l'Inglese.
Non che sia difficile seguire la trama generale ed i dialoghi, eh, quest'ultimi sono anche più semplici rispetto ad Erikson, però se non si è abbastanza preparati si rischia di perdere tempo a cercare sul dizionario parole poi nemmeno tanto utili perché usate per descrivere un trascurabile edificio di passaggio.
Diciamo che se si ha pazienza è possibile leggerlo e capirlo bene però io personalmente non lo consiglierei a chi ha difficoltà con l'Inglese non scolastico in generale, non come semplice svago, almeno.
Però magari sto esagerando solo perché ho avuto pessime insegnanti di Inglese a scuola, altri studenti forse hanno dovuto saperlo meglio di me già solo per diplomarsi.
Devo ancora leggere un intero romanzo di Erikson in lingua originale quindi non posso fare ulteriori confronti.

Tornando alla storia... ho letto fino alla fine del quarto capitolo.
Le cose davvero spoilerose le nasconderò con la funzione apposita.

Il pescatore mi intriga (giusto un pochino, devo ancora beccare i personaggi di Erikson memorabili fin dalla loro prima comparsa) e spero di capire effettivamente chi o cosa sia entro la fine del volume. Magari non è nulla di più di quello che appare, magari resterà come l'Anguilla una figura ambigua, però la sua presenza all'inizio di quasi ogni capitolo mi piace e scandisce bene il ritmo, mette ansia ricordandomi ogni volta che i rider si stanno avvicinando.

Dal punto di vista del worldbuilding il libro per ora mi appare abbastanza inutile (tranne alcune che inserirò sotto spoiler dopo).
Vero, mostra alcuni momenti storici importanti, però tutte cose già riportate indirettamente ai lettori nei libri pubblicati in precedenza. Per ora non ho beccato nessun plot twist, nessun retroscena imprevisto, solo un'esposizione più o meno ispirata di fatti che se hanno pathos non è grazie a questa storia.
Sono invece decisamente intrigato dall'insieme di personaggi...
legati al Canale dell'Ombra, come Oleg ed Edgewalker. Spero di scoprire qualcosa di utile su di loro e quello che ci gira attorno ma Esslemont potrebbe tranquillamente deludermi


Simpatiche alcune frasi, tipo "gli Artigli quando viaggiano sono sempre in missione" ma nessun passaggio davvero memorabile tranne uno, il discorso di Agayla a Kiska del terzo capitolo, quello sulla notte della Shadow Moon e sull'alba che arriva sempre, indipendentemente da chi vive e da chi muore. L'ho vista come una simpatica sintesi di uno dei temi ricorrenti di Malazan, ovvero che il tempo (e la vita) sono sempre in movimento, che il popolino (o almeno una parte di esso) esisterà sempre indipendentemente dalle epiche battaglie di divinità ed eroi. Una sorta di versione più scialba ed esplicita di quanto detto da Erikson nella saga principale.

I due protagonisti continuano a sembrarmi piatti ma come mezzo narrativo sono interessanti nella loro banalità. Per ora l'unico vero pregio di NoK per me è che rende in parte meglio rispetto ai romanzi di Erikson l'idea di "gente comune in mezzo a casini di portata epica". I due sono spesso impotenti, più spettatori che attori delle vicende, soprattutto Kiska.
Non che Erikson non abbia personaggi simili ma in questo caso quasi tutto il libro è visto attraverso i loro occhi, non quelli di un eroe o una divinità. Non sono nemmeno maghi, per dire!

Nel complesso quindi lo sto trovando un romanzo accettabile ma dimenticabile, senza cose in grado di innervosirmi ma nemmeno di eccitarmi sul serio.
Spero in qualche rivelazione o scena davvero epica nel finale.
 
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view post Posted on 5/8/2018, 20:42     +1   +1   -1
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Bonecaster

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Bravo Rutland che ti fai di ICE :D
 
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view post Posted on 9/8/2018, 17:32     +2   +1   -1
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Gran Pugno

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Dopo circa una settimana senza lettura ho oggi ripreso in mano NoK del quale mi mancavano solo gli ultimi due capitoli (non sono riuscito a restare fedele all'idea di aggiornare il topic dopo ogni lettura).
A fine luglio ho anche iniziato I Cacciatori d'Ossa nel quale ho trovato vari collegamenti con con la storia Esslemont: Kiska e Hattar, Edgewalker e perfino Agalya citata indirettamente (cosa che avveniva anche ne La Casa delle Catene ma l'ho capito solo grazie alla lettura contemporanea dei due libri).
Dovrebbe essere la nonna alla quale pensa spesso Bottle


Nonostante le mie impressioni iniziali il libro ha dimostrato di avere una struttura "alla Erikson" ovvero lento all'inizio ed "esplosivo" negli ultimi capitoli. Iniziavo quasi a non sperarci più. Dopo aver letto il capitolo 5, Feints and Fates, mi aspettavo però un ulteriore climax che non è arrivato. La cosa è dipesa da due fattori.
Il primo è stato il mio non sapere del glossario e del capitolo promozionale di Return of the Crimson Guard a fine libro. Dopo il quinto capitolo pensavo ci fossero ancora molte pagine utili da leggere e invece metà delle rimanenti servivano alle due cose sopracitate.
In più quello che pensavo di leggere, ovvero il come abbia fatto il mio duo preferito della saga ad ascendere, non c'è. Questo libro pare più focalizzato sul presentare due nuovi personaggi (Kiska e Temper) che sugli intrighi politici e magici di Kellanved e Surly. Ancora una volta la colpa è stata principalmente delle mie aspettative e avrei potuto evitare questa piccola delusione tenendo conto dell'esistenza di Path to Ascendancy alla quale dovrebbe toccare il compito di far luce sulla storia dei due figuri.

Ho però apprezzato, alla fine, la decisione di non mostrare direttamente i due personaggi. Mi piacciono le figure intriganti grazie al "vedo non vedo" e descrivere l'arrivo dell'Imperatore tramite il suono del suo bastone è stata una bella mossa.
Ho preferito quest'assenza alla prima scena di Trono d'Ombra ne I Cacciatori d'Ossa dove Trono d'Ombra appare per i miei gusti troppo "umano e triviale", sciolto come un re nelle sue stanze private dopo una giornata piena di scoccianti impegni ufficiali. Capisco che quello è l'intento dell'autore però da una divinità tendo ad aspettarmi altro. Meno drammatico invece è stato leggere di Trono d'Ombra che parla con Edgewalker picchiettandolo sul petto con un bastone nell'epilogo di Esslemont
.

Il romanzo alla fine mi è parso poco utile come storia in sé proprio come riportato il mese scorso.
Le "grandi rivelazioni" sono tali per i personaggi, non il lettore. Le uniche eccezioni invece sono solo promesse per i libri a seguire, stuzzicano senza saziare.
Il finale con lo Stormrider che chiede al vecchio "Why are you killing us?" l'ho proprio apprezzato


Per il resto nulla di memorabile. I vecchi personaggi che ricompaiono non mostrano nuove sfaccettature ed i nuovi non sono intriganti come quelli della saga principale. Temper mi è piaciuto e ribadisco di trovarlo un soldato umano per certi versi "più verosimile" di quelli di Erikson.
La storia ha una struttura simpatica in linea con il resto della saga e l'idea di un intero romanzo che si risolve in meno di ventiquattro ore è pure carina, soprattutto perché una cosa simile Erikson mi pare la faccia solo nei racconti.
Mi ha fatto venire ancora più voglia di leggere gli altri libri ambientati nello stesso universo ma difficilmente lo riprenderò in mano anche solo per rileggere qualche passaggio. I Giardini della Luna per me è stato un'apertura di saga nettamente migliore.
 
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view post Posted on 9/8/2018, 17:45     +1   +1   -1
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il sopravvalutatore

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Senza entrare nel merito del romanzo in sé, devo ammettere che Tronod'ombra è una divinità curiosa proprio perché è riuscito a conservare quel carattere spigoloso e poco limato tipico di un imperatore capriccioso, lunatico e perennemente in balia dei propri pensieri labirintici. Mi piace che una divinità, in linea teorica portatrice di caratteristiche "alte", presti il fianco a queste debolezze.
 
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view post Posted on 13/8/2018, 09:16     +1   -1
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Itanep
view post Posted on 5/9/2018, 09:26     +1   +1   -1




Ho acquistato il libro su amazon, tra un mesetto circa dovrebbe arrivarmi.
Arriva da Atlanta
 
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view post Posted on 3/11/2018, 09:27     +1   -1
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CITAZIONE (Itanep @ 5/9/2018, 09:26) 
Ho acquistato il libro su amazon, tra un mesetto circa dovrebbe arrivarmi.
Arriva da Atlanta

Consiglio di comprarli su TheBookDepository: ti arriva in una settimana, costa meno ed è l'edizione Bantam UK che esce sempre prima delle Tor USA ;)
 
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Itanep
view post Posted on 8/11/2018, 16:41     +1   -1




La prima copia che doveva arrivare nei primi giorni di ottobre non è mai arrivata e mi sono fatto fare il rimborso.
Ora ne ho acquistata un'altra che dovrebbe essermi consegnata verso fine mese. Speriamo.
Se non arriva nemmeno questa seguo il tuo consiglio.
 
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Itanep
view post Posted on 15/11/2018, 15:39     +1   -1




Perfetto, avevo chiesto il rimborso della prima copia che avevo acquistato e oggi sono arrivate entrambe :doh:
Ora ne ho due se a qualcuno interessa ne regalo una
 
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view post Posted on 26/6/2023, 22:06     +1   +1   -1
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Ecco che dopo 5 anni da questo post è arrivato da noi in Italia, cosa che credo nessuno si aspettasse e voglio anche qui citare Francesco Vitellini che oltre ad essere il traduttore credo abbia contribuito a spingerlo per Fanucci.

Rileggendo ora il tuo post rutland non posso che essere d'accordo, come ho scritto in altri post qui, a me ha dato anche particolarmente fastidio tutta la prima parte del libro zeppa di descrizioni, dialoghi quasi inesistenti e metafore come se diluviasse, tutto in stile troppo troppo e troppo raccontato, poi Esslemont si ingrana e ne esce meglio, ecco spero impari a gestire meglio la "preparazione" nei successivi, dicono che infatti migliori come scrittura.

Letto oggi che la traduzione del "Il ritorno della Guardia Cremisi" dovrebbe essere pronto per fine Settembre o forse anche prima e quindi il libro pubblicato per fine anno o primi del prossimo, sperem.
 
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view post Posted on 30/6/2023, 10:27     +1   -1

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CITAZIONE
Letto oggi che la traduzione del "Il ritorno della Guardia Cremisi" dovrebbe essere pronto per fine Settembre o forse anche prima e quindi il libro pubblicato per fine anno o primi del prossimo, sperem.

che bella notizia" Speriamo, uno all'anno non sarebbe male, sperando che proseguano poi anche con la PATH TO ASCENDANCY.
Sperare in KHARKANAS in italiano mi pare utopia invece
 
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view post Posted on 7/8/2023, 14:06     +1   -1
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CITAZIONE (Bridgeburner @ 30/6/2023, 11:27) 
CITAZIONE
Letto oggi che la traduzione del "Il ritorno della Guardia Cremisi" dovrebbe essere pronto per fine Settembre o forse anche prima e quindi il libro pubblicato per fine anno o primi del prossimo, sperem.

che bella notizia" Speriamo, uno all'anno non sarebbe male, sperando che proseguano poi anche con la PATH TO ASCENDANCY.
Sperare in KHARKANAS in italiano mi pare utopia invece

Uno all'anno sarebbe fantastico!! Di positivo c'è che Francesco Vitellini ha confermato che sta traducendo il secondo volume e questo mi fà bene sperare sul proseguio dell'opera anche qui in Italia.
Per Kharkanas sinceramente dubito che lo vedremo mai in Italia, forse forse dopo che la trilogia sarà completa anche in inglese.
 
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15 replies since 21/7/2018, 20:46   835 views
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