Intanto mille grazie per le preziose informazioni, anche a prescindere da questa vicenda.
Noi qua facciamo presto a parlare di ristampe, nuove traduzioni e via dicendo, ma è ovvio che dietro c'è un mondo complesso.
CITAZIONE (Lilji @ 17/2/2015, 11:45)
- Per ristampe non sempre si intende nuovo packaging e nuova traduzione o un formato economico, anzi si può intendere anche un libro che viene ristampato perché ha riscosso un grande successo o ha avuto una tiratura alquanto limitata (infatti ricontrollando vogliono "ristampare" i segugi dell'ombra e memorie di ghiaccio parte due).
Questo lo avevo immaginato. Magare un nuovo packaging, una nuova traduzione, ecc., sono più una seconda edizione, piuttosto che una ristampa.
Il fatto che vogliano ristampare due volumi fa pensare. Significa che richieste ne hanno o, per lo meno, stimano di averne (altrimenti perché spendere soldi per ristampare). Anche se costa di più tradurre un libro che ristamparne uno esistente, questa la vedo comunque come una notizia positiva. Tra l'altro, dalle ultime informazioni avute dall'Armenia prima del fallimento, mi pare che la seconda parte dei segugi l'avessero già tradotta e preparata, mancava solo la stampa.
E' curioso che ristampino non solo memorie di ghiaccio 2 (questo ci sta, dato che hanno solo 11 copie), ma anche i segugi dell'ombra che, comunque, ne hanno pur sempre 333 copie. E la casa delle catene, che ne hanno solo 308?
Oggi voglio essere positivo: se ristampano la prima parte dei segugi, avranno almeno intenzione di pubblicare la seconda no?
CITAZIONE
-A volte può capitare che i direttori delle case editrici quando mandano in stampa alcuni libri sbaglino il numero di copie o proprio il titolo che vorrebbero stampare e, secondo me, questo è quello che è successo con memorie di ghiaccio: quando dovevano stampare la seconda parte devono aver fatto "confusione" con il titolo e quindi in stampa è andata la prima parte e non la seconda; quando si sono accorti dell'errore era troppo tardi e quindi avranno deciso di stampare la seconda parte in tiratura limitata per risparmiare. Questo spiegherebbe perché nei "magazzini" dell'Armenia ci siano così tante copie della prima parte e così poche, invece, della seconda parte.
Cioè stai dicendo che si mandano in ristampa i libri così con sufficienza? Non voglio fare ironia, ma... ecco perché sono falliti!
Della dimora fantasma hanno ancora più copie di memorie di ghiaccio 1. Magari l'avevano già ristampato.
CITAZIONE
Purtroppo non so come lavorava l'Armenia e come faceva i contratti per comprare i diritti sui libri perchéogni casa editrice lavora come meglio crede.
Già. E si vedono le conseguenze...
CITAZIONE (lembas_ndr @ 17/2/2015, 15:03)
Ciao a tutti,
ho effettuato una visura camerale aggiornata del GRUPPO EDITORIALE ARMENIA S.R.L. IN LIQUIDAZIONE.
Ebbene, pare che un qualcosa con la Rusconi sia in atto per davvero: la visura parla di compravendita (non specificando cosa) dove si ha come cedente Armenia e come cessionario Rusconi. Con atto depositato il 07 Ottobre 2014.
Ora, non so se il Castello group, fa parte della Rusconi o meno, comunque sta di fatto che c'è in ballo qualcosa.
Questo tuo messaggio mi inquieta.
Noi sapevamo che Il Castello Editore (esiste anche Il Castello Edizioni, che è un'altra casa editrice) aveva acquisito Armenia. E la casa editrice, dopo essere stata contattata, aveva confermato l'acquisto.
Ora questa cosa della Rusconi (che non metto in dubbio) non so come s'inserisca, a meno che non abbiano lo stesso proprietario. In effetti uno di noi su Facebook (non so qui che avatar abbia) aveva detto di aver visto per lavoro l'atto di vendita e l'acquirente non era Il Castlello