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| CITAZIONE (lettoreignorante @ 27/12/2016, 11:52) CITAZIONE (Vaarth @ 17/10/2016, 13:51) Una domanda su Draconus. Draconus ha annientato praticamente tutti i Barghast e tutti gli Akrynnai (quelli presenti nel campo di battaglia)? E' così? Ma perché l'ha fatto? Non sarà arrivato proprio lì e proprio mentre era in corso la battaglia per puro caso. Quindi deduco ci fosse una motivazione. Draconus ha ragione di avercela con parecchi soggetti, ma perché coi Barghast e con gli Akrynnai? L'entrata in scena è davvero a effetto, ma il perché mi risulta ancora oscuro. MAgari basta leggere. C'è una scena che lo spiega... una scena apparentemente tranquilla e domestica, con Draconus e Ralata intorno a un focherello che chiacchierano amabilmente. Sembra una scena da campeggio, invece ha delle implicazioni tremende. Ralata dice di essere l'ultima Barghast... e non sa che lo sta dicendo al loro sterminatore. E Draconus risponde pacifico... ti è mai successo di uscire dalla porta di casa e sentire un -crack-? E poi abbassare il piede e accorgerti che hai schiacciato una lumaca? Ti sentiresti colpevole per questo? Capisci il paragone allucinante? Draconus è uscito dal Portale e i poveracci erano sulla soglia di casa... ...e paragonati a Draconus non erano altro che una formichina. La fatalità di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Come succederà ai Cacciatori che si trovano tra i due eserciti KCCM e KCNR. Sfiga. Destino. La guerra è fatta anche di quello. Forse soprattutto di quello. Quel dialogo è stupendo, tremavo letteralmente mentre lo leggevo. CITAZIONE (lettoreignorante @ 27/12/2016, 13:46) CITAZIONE (Carsit @ 27/12/2016, 13:28) Bene, la mia cantonata classica per volume l'ho presa 💖 A proposito di cantonate, qua non si sa quale esercito ne prenda di più tra Barghast, Akynnai e Malazan. In questo volume, più che battaglie vere e proprie, si susseguono soltanto una serie di massacri indiscriminati e insensati, una serie di "tutti contro tutti", una mischia caotica che ha come sfondo la desolazione di una terra resa inabitabile da battaglie e rituali magici avvenuti in un oscuro passato. Una terra che inghiottire i popoli: Awl, Elan, Barghast, Akrynnai. Tre grandi scontri, e tutti che finiscono in carneficine senza vincitori. A questo punto direi che non può essere una casualità, ma un tratto "programmatico" proprio del volume. Non è mai accaduto prima. E' come se Erikson si mettesse a tavolino e battesse il pugno: "Ora vi scrivo perché la guerra è sempre e solo una sconfitta per tutti". Senza risparmiarci alcuna crudeltà, nessuna meschinità, un solo egoismo del cuore umano. In effetti, con un titolo come "la polvere dei sogni", non è che mi aspettassi proprio la sagra dell'ottimismo... Mai più vero il titolo Il libro Malazan dei caduti. Tutto il nono libro è un massacro indiscriminato.
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