|
|
| Era più una battuta la mia Ma certo che è figlio di un certo cinema, e cavolo non solo quello dell'ultimo periodo, ma cosi come dice bene l'immancabile Giuseppe Lippi a fine libro è innegabile la sua ispirazione alla sf degli anni d'oro, a certi autori di questa e vedi ad esempio e come cita lo stesso Lippi, Heinlein ringraziato dallo stesso Scalzi e Anderson tra i più famosi, e si scopre che dopo tutti questi anni e questi passaggi nel genere, vedi new wave e sf sociologica etc, Scalzi dopo 50/60 anni invece ne riprende in parte sia i temi che lo stile con successo. È per questo che mi son piaciuti questi due, molto leggibili e carini e i premi vinti sono meritati, lui non sta ad inventarsi astruserie, che tanto già tutto o quasi è stato scritto/inventato, facendole passare per novità, non ci mette sesso e parolacce inutilmente per dare un senso di "moderno" e "adulto", per tornare ai suoi evidenti ispiratori lui non mette nemmeno le "lezioni" che Heinlein in qualche libro si lasciava andare a sottolineare, e in questo caso forse somiglia più ad Anderson ma usando, per quello che ho letto finora, il genere/stile militare di una parte della produzione di Heinlein, quella militare e forse anche quella in genere più famosa. Va be si vede che adoro R.A.Heinlein e Poul Anderson e tanta della sf datata ma sognante, avventurosa ma non solo e pre-spaziale degli anni d'oro?
|
| |