Piccola premessa per la gestione del topic:
Taspache la mia idea era di numerare progressivamente i link. Nella mia logica gli articoli che segnali tu dovrebbero essere il 3) e il 4) in modo tale che ognuno possa commentare tutto con un riferimento immediato e non solo l'ultimo link pubblicato o giù di lì. Detto ciò magari è un sistema troppo cervellotico. Visto anche che Tìr Na nOg ha tirato dritto sereno senza numeri
ed io in precedenza mi ero pure sbagliato
possiamo anche evitare la numerazione. Mi affido alla sapienza dell'Artiglio del forum.
Sul primo contributo segnalato da
Taspache (per me il 3)
) non entro nel merito della classifica. Come già detto altrove non ho letto molto delle saghe segnalate. Mi permetto però di dissentire pesantemente su una delle premesse dell'autore.
Che cito:
"Non troverete nulla ambientato negli universi narrativi di Dragonlance e dei Forgotten Realms. Non scherziamo dai....quelli sono libri scritti per dare corpo all'ambientazione di un gioco di ruolo....sono l'equivalente fantasy della serie di Spartacus, ossia un prodotto senza ambizioni e di mero uso e consumo immediato..."Per me questa, per usare un eufemismo, è una corbelleria vera e propria (cerco di essere educato). Posso al limite tollerare il discorso se ci si riferisce alla immensa totalità dei romanzi pubblicati per quelle ambientazioni, soprattutto in lingua inglese.
Ma non fare distinzioni mi sembra miope e superficiale. Sono entrambe saghe piene di "chincaglierie"... vero! Però non citare a parte i libri scritti direttamente da Weis e Hickman per quanto riguarda Dragonlance e quelli di Salvatore per Forgotten Realms mi sembra un errore. E non mi riferisco a metterli o meno in classifica.
Innanzitutto che siano più o meno collegati ad un gdr non lo vedo come un grave difetto. Personalmente ho iniziato a leggere Fantasy proprio dopo aver giocado un' estate a Dungeons & Dragons. E chi ci ha giocato sa che che ci sono punti di contatto tra giocare ad un gdr e leggere un libro.
In secondo luogo Weis e Hickman, di cui sono più informato, hanno direttamente contribuito alla creazione dello scenario in cui sono nate ambientazioni e campagne di D&D ma anche i loro stessi romanzi. Commerciale che sia, ciò non mi sembra rappresenti un'operazione che di per sè debba far impedire di considerare quei romanzi da un punto di vista letterario. E forse anche R.A.Salvatore ha avuto un ruolo simile per Forgotten Realms.
Detto ciò, entrando nel merito, ammetto di essere affettivamente molto legato al ciclo di Dragonlance scritto dagli autori originali. A me, soprattutto i primi sei volumi, (Cronache e Leggende) sono sempre parsi degli ottimi romanzi molto ben scritti. E visto che siamo su un forum Malazan: la trama non è nemmeno poi così lineare, con storyline che si intrecciano, alcuni personaggi ambigui che non rientrano nel cliché eroi o villains (Raistlin innanzitutto, ma anche Kytara ed altri) e vicende che abbracciano altre epoche (Cataclisma) ed altri scenari e continenti (da qui la serie infinita di spin-off anche di dubbia qualità da quel che ho visto recensire). Poi certo ci sono alcune caratteristiche che oggi ci appaiono scontate ma sono romanzi degli anni '80 probabilmente saccheggiati anche da autori più recenti visto il successo commerciale dell'epoca e non solo. All'uscita delle Cronache Perdute (operazione esemplare ed affascinante) li ho riletti in epoca più recente e li continuo ad apprezzare con convinzione.
Conosco meno l'opera infinita di Salvatore ma anche qui almeno le trilogie originali di Drizzt non possono essere classificate come materiale per rimpolpare uno scenario di un gdr. In particolare il volume il Dilemma di Drizzt in cui l'autore spiega il funzionamento particolarissimo basato su disvalori (nella nostra ottica occidentale) della società matriarcale e gerarchica dei Drow (elfi scuri). Questo per me resta un capolavoro. Si tratta di un'analisi antropologica di una società partorita dalla fantasia dell'autore e questo, a chi mette Malazan ed Erickson primo nella propria classifica, dovrebbe ricordare qualcosa...
Insomma, mi è sembrato ingenerosa la premessa dell'autore dell'articolo su queste saghe, che comunque si rifà ai miei occhi con Malazan al primo posto e con il contributo successivo sulla battaglia di Capustan. Qui... come non essere d'accordo...
Attendo curioso vostri commenti e pareri...
Edited by Pauz - 7/9/2018, 15:03