Malazan Italia Forum

10 cose da sapere prima di iniziare a leggere Malazan

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view post Posted on 27/7/2013, 15:40     +1   -1
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Bonecaster

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The Crippled Blog

Siete alla ricerca di una nuova saga fantasy di alto livello.
Nei meandri del web avete scoperto che i principali autori fantasy sono, tra gli altri, Martin, Sanderson, Robin Hobb, Patrick Rothfuss e Tolkien. Questi signori riescono a catapultarvi nel mondo da loro creato e a farvi dimenticare per qualche ora le vicissitudini della vita reale. Adesso però avete un problema: avete letto tutti i “big” del fantasy e gli autori di medio livello non vi soddisfano. Vi siete abituati a standard di qualità elevati e giustamente non avete voglia di spendere soldi e tempo su prodotti che non riscontrano le vostre esigenze. Ulteriori ore passate a spulciare siti e forum vi hanno rivelato che esiste una saga fantasy chiamata “La Caduta di Malazan”, scritta da Steven Erikson e tradotta in italiano dalla casa editrice Armenia.
I commenti a questo ciclo semi-sconosciuto sono entusiastici. Alcuni dicono che sia l'unico in grado di tenere testa alle “Cronache del Ghiaccio e del Fuoco”, altri hanno elevato Erikson al ruolo di divinità protettrice della buona scrittura. Quelli che l'hanno letto si chiedono perchè Hollywood si ostini a presentare film epicamente mediocri quando la parola epicità è stata riscritta da Erikson e elevata a santità.
Imbaldanziti da tanti buoni commenti, vi fiondate su wikipedia per reperire informazioni sul primo libro della serie Malazan, “I Giardini della Luna”. Scoprite così che esiste una versione italiana in corso di traduzione. Le copertine non sono il massimo, ma avete visto di peggio. La trama è accattivamente e le recensioni su Amazon sono promettenti. I pochi che bocciano la serie non vi impediscono di sperare di aver trovato un nuovo mondo tutto da gustare e da esplorare. I libri sono in copertina rigida, quindi molto cari. Poco male, avete il fantasy nelle vene e vi siete abituati a come le case editrici italiane trattano il genere.
Ricontrollare il tutto, ci ripensate ancora una volta e alla fine cliccate sul tasto COMPRA, sperando di aver fatto un buon acquisto.

Se state leggendo questo articolo vuol dire che siete approdati sul sito italiano dedicato ai libri Malazan. Come tutti i fan-site, quale credete sia la risposta se chiedete: “Mi consigli la lettura del tuo autore preferito?”. Nessuno apre un sito/blog/forum su un autore se non gli piace enormemente. La risposta sarà ovvia.
Non in questo caso.
Voglio essere sincero con voi: ci sono fortissime probabilità che brucerete “I Giardini della Luna” prima di averlo terminato. Nella remota ipotesi che riuscirete a terminarlo, il seguito, “La Dimora Fantasma”, vi darà il colpo di grazia, nonostante ci sia una delle storyline migliori di sempre del genere fantasy. Solo una manciata arrivano al terzo libro della serie, e quelli abbastanza coraggiosi da arrivare al quinto volume cadono come mosche dopo averlo iniziato.

Se siete sfiduciati da quello che ho scritto, potete tornare a leggere gli unicorni di Martin con la mia benedizione. I libri Malazan non sono tomi da leggere per passare il tempo. Sono libri da studiare, da odiare e da amare. Sono libri a cui dovrete dedicare ore allo scopo di decifrare la trama della storia, apprezzare i personaggi e leggere le l0.000 pagine che compongono le 10 storie del “Libro Malazan dei Caduti”.

Volete una lettura veloce e spensierata? Leggete altro.

Volete una lettura in cui l'autore spieghi ogni mistero del suo mondo? Leggete altro.

Volete una storia in cui l'adolescente di turno salvi il mondo? Leggete altro.

Volete una storia in cui buoni e cattivi siano distinti dal colore degli abiti che portano? Leggete altro.

Volete una storia che abbia la profondità del vostro pavimento e l'acume del vostro criceto quando vi fissa chiedendo il cibo? Leggete altro. E soprattutto badate al vostro criceto.

Volete leggere la migliore saga fantasy mai creata? L'avete trovata!


Dopo questo eccesso di fanboysmo inusuale da parte mia, passiamo alle cose serie. Di seguito vi elenco e spiego 10 delle principali caratteristiche dei libri Malazan di Steven Erikson. Vi consiglio di leggerle PRIMA di acquistare la serie e soprattutto PRIMA di iniziare a leggerla. Se sarete preparati potrete vincere la sfida, perchè di questo si tratta. Se sarete preparati potrete raggiungere quei pochi eletti che hanno letto e apprezzato Erikson.
Purtroppo nel nostro mondo l'originalità e la genialità non sono ben viste, specialmente fra gli artisti. Se uno scritto è originale, geniale e UNICO, verrà deriso e criticato da chi non lo capisce. L'invidia è un boccone amaro da digerire.



10 CARATTERISTICHE DELLA SAGA MALAZAN



1) Complessità
Immaginate la saga fantasy più complessa che abbiate mai letto. Moltiplicate per 10 e avrete il coefficiente di difficoltà di Malazan.
Più di 300 personaggi, 6 continenti, 3 storyline principali che si svolgono su altrettanti continenti, decine di storie, una decine di razze non umane, decine di etnie umane, svariati tipi di magia e una storia che si dipana per più di 300.000 anni, anche se si focalizza in 2/5 anni e, non dimentichiamocelo, per leggere l'intera saga vi dovrete gustare più di 10.000 pagine di lettura.
Se questi numeri vi spaventano leggete altro. Se vi attirano siete ad un buon livello di illuminazione per apprezzare la saga Malazan.

2) Filosofia e profondità
Il fantasy in Italia è riconosciuto essere un genere per bambini. C'è ancora la vecchia concezione del fantasy in cui l'eroe adolescente parte per sconfiggere il cattivo (rigorosamente vestito di nero), salva il mondo e sposa la principessa. La colpa non è solo da imputare ai lettori disinformati, ma anche alle case editrici che di certo non valorizzano il nostro genere preferito, basti vedere gli scempi che fanno con le traduzioni. Una cosa su cui però i detrattori hanno ragione, è che il fantasy non sia un genere profondo. La maggior parte delle tematiche sono le stesse dei film Disney che guardavo 10 anni fa e anche le nuove proposte, molto più cupe, non si può dire che per prima cosa abbiano lo scopo di diffondere un messaggio.
Tutto questo è cambiato con l'arrivo della serie Malazan. Steven Erikson, anche se è riluttante ad ammetterlo, è un filosofo. Si pone domande esistenziali e cerca di arrivare a delle risposte. Alcune riescono incredibilmente bene, ad esempio i dubbi sul sistema capitalistico, altre meno, ma la cosa fenomenale è che questi discorsi sono integrati perfettamente con le vicende in corso nel libro.
Lasciatemelo dire: non sono un fan della filosofia. Steven Erikson è riuscito nell'impresa di farmela piacere e soprattutto di farmi porre quelle stesse domande a cui i personaggi Malazan cercano di dare delle risposte, molte volte invano, perchè per molte questioni non esistono risposte chiare e oggettive. Alcune volte Erikson esagera con la filosofia a discapito delle vicende dei libri, ma nel complesso sono completamente soddisfatto di aver partecipato a questo “dialogo” con l'autore. Tengo a precisare che Erikson non è quel tipo di autore che cerca di inculcarti a forza le sue convinzioni. Lui fa le domande e i personaggi cercano le risposte. Alcune volte queste risposte sono in completa contraddizione, altre volte si completano a vicenda.
Se dovessi scegliere la caratteristica principale della saga Malazan, quella che la rende differente da tutte le altre del genere, sarebbe senza dubbio questa: la massiccia presenza di filosofia e profondità.

3) Tragedie
Ve lo dico fin da subito: se volete che l'ammmore prevalga sempre leggetevi i paranormal romance. In Malazan i finali positivi sono rari e molte volte, se riuscirete a farvi catturare dalla storia, vi ritroverete con le lacrime agli occhi. Queste 10 storie raccolte nel “Libro Malazan dei Caduti” sono classificabili come tragedie. Molti personaggi principali moriranno, preparatevi al peggio.

4) Retrospettiva e riletture
Alla prima lettura è matematicamente impossibile riuscire a cogliere tutti i plot twist, i dettagli e la bellezza della scrittura di Erikson. Tante volte, senza l'aiuto di altri lettori, non ci riuscirete nemmeno con 2 o 3 riletture dell'intero ciclo. Per questo ho aperto il forum, così riusciremo a darci una mano a vicenda.
Per apprezzare al meglio i libri Malazan dovrete valutarli in retrospettiva. Ad esempio una volta letto il terzo libro dovrete ripensare al primo e aggiornare le vostre valutazioni. Una volta letto il quarto dovrete rivalutare il secondo e così via.
Quelli di Erikson non sono libri creati per essere capiti alla prima lettura. Se volete entrare veramente nel mondo Malazan dovrete rileggere i romanzi. Se non lo farete vi perderete un sacco di roba.

5) La Timeline non è importante!
Nel corso della lettura del ciclo troverete dei riferimenti alle date interne del mondo Malazan, espresse prendendo come riferimento il Sonno di Burn (una divinità).
DIMENTICATELE!
Sia Erikson che Esslemont, i due autori del ciclo, hanno fatto una confusione immane con le date. Alcuni eventi hanno una data palesemente sbagliata, altri non posso essere avvenuti ad una distanza di tempo come indicata nel testo.
Dimenticate tutte le date.
Quello che importa è ciò che è avvenuto prima, quello che sta avvenendo adesso e quello che accadrà in futuro. Il QUANDO questi fatti avvengano è irrilevante. Non fatevi distrarre da piccolezze del genere e ve lo dice uno che di solito è un maniaco della timeline. In Malazan è di secondaria importanza, punto.

6) Epic-military fantasy
Molti approdano su Malazan dopo aver letto ASOIAF di George R.R. Martin, trovandosi in astinenza di saghe fantasy dalla qualità incredibile. In effetti la mia valutazione è che il trio Erikson, Martin e Tolkien rappresenti il pinnacolo del fantasy moderno. Siate però consapevoli che tra ASOIAF e Malazan le differenze sono notevoli. Innanzitutto in Malazan esistono molte razze non-umane intelligenti, mentre una delle caratteristiche di ASOIAF è la presenza dei soli umani nel mondo. Ok non è proprio vero, ma gli umani rappresentano la base dell'opera e così sempre sarà. In Malazan abbiamo diversi punti di vista delle razze non-umane. Tra le altre voglio ricordare: i T'lan Imass, i Tiste, i Forkrul Assail, i K'Chain Che'Malle e i Jaghut. Tutte hanno caratteristiche uniche che le allontanano da qualsiasi cosa mai creata nel fantasy. Alcune prendono ispirazione da altri autori, ma sono state comunque modificare per renderle originali. Già dopo qualche pagina l'impressione che i Tiste siano gli elfi della situazione morirà.
Altra caratteristica dominante nella saga è la forte presenza di magia e soprannaturale. In Malazan le divinità sono reali, non parti della mente umana. Alcune volte si mischiano, con effetti devastanti, nelle faccende dei mortali. La magia è largamente presente nel mondo e il principale sistema magico è quello dei Canali/Warren. In alcune parti dello scritto la magia avrà un ruolo fondamentale nelle vicende, ma il testo si manterrà sempre ad un alto livello di realisticità, grazie alla capacità di Erikson come scrittore.
Infine non posso non citare la componente Military Fantasy derivata da Glen Cook. In Malazan i soldati rivestono un ruolo fondamentale nelle vicende e in cambio ricevono una caratterizzazione unica da parte di Erikson. Dopo aver letto i libri Malazan saprete quali sono i gruppi militari migliori di sempre nel genere fantasy.

7) Il primo libro è il peggiore
Di solito il primo libro di un autore è, per svariati motivi, il migliore che scriverà nel corso della sua intera vita. Nel genere fantasy ci sono alcune eccezioni, ma in generale questa regola resta ancora vera al giorno d'oggi.
Steven Erikson, come al solito, non si poteva affiancare alla massa. Il suo primo libro “I Giardini della Luna” è il peggiore della serie. Anche applicando il metodo della retrospettiva e delle riletture (come ho scritto sopra) non arriverà al livello di qualità straordinario dei suoi sequel. Se escludiamo il primo romanzo, tutti gli altri mantengono una qualità costante per tutta la serie. Alcuni possono piacere meno per via di personaggi meno amati, ma il livello resta altissimo fino al decimo libro. Non fatevi scoraggiare da un primo libro che inizia sbattendovi in mezzo al mondo Malazan senza spiegarvi nulla e finisce in modo ancora più nebuloso. Ricordatevi che la lettura di questi libri è una sfida, siete pronti a vincerla?

8) Il Mondo
Il mondo Malazan, chiamato ufficiosamente “Wu” dai fan per un gioco tra i due autori, è un elemento importante tanto quanto trama, personaggi, misteri e scrittura. E' senza dubbio il più grande world-building della storia del fantasy, ma si sa che quantità spesso non fa rima con qualità. Dopo aver letto quasi tutti i libri Malazan, posso dire che solo l'Arda di Tolkien con la sua Terra di Mezzo è migliore di Wu. Le caratteristiche che ho scritto in questo elenco sarebbero da dimenticare se il contesto della storia non si svolgesse in un mondo così reale, vivo e variegato. Wu è per me una delle più grandi conquiste del genere umano, uno spazio immaginario in cui trasportare e incatenare l'incauto lettore. E' il motore dell'intera vicenda e riserverà notevoli sorprese. Vi invito ad esplorarlo e a darmi le vostre impressioni. Non esiste nessun altro mondo così grande, dettagliato e intrigante nel genere fantasy. Siete pronti ad entrarci? Attenzione, causa dipendenza!

9) Misteri irrisolti
La tendenza attuale del fantasy è di spiegare per filo e per segno tutti i misteri che incontrerete nel corso della lettura della saga. Questi misteri manterranno il lettore incollato alle pagine del libro che, in cambio, si aspetterà una spiegazione adeguata alle cose che gli hanno fatto spendere soldi e ore in compagnia di quel determinato autore.
In Malazan dovrete preparavi: i misteri irrisolti, anche dopo 10 libri, restano di più di quelli che l'autore ci spiega. Erikson e Esslemont ci forniscono tutti i dettagli per tirare le somme e farci una teoria personale su un mistero, ma non riveleranno la verità. Se questo ha fatto felici migliaia di persone sui siti di tutto il mondo per discutere delle più disparate teorie, sarà uno schiaffo in faccia a chi si aspettava chiarezza nelle spiegazioni. Non aspettatevi una risposta su tutto. Costruite le vostre teorie e discutetele con gli altri fan, rileggete i libri e modificatele, ma non fatevi illusioni per cose che, ancora una volta, sono di secondaria importanza rispetto alla magnificenza dell'opera. Se non capite qualcosa vuol dire che non dovete ancora capirlo. Oppure non dovrete capirlo mai.

10) Spazio alla fantasia!
Pensate alle scene d'azione dei vostri libri preferiti. Scommetto che in molti le azioni vengono descritte passo per passo. Ad esempio: “Tizio impugna l'ascia, la alza, la cala in un fendente sull'avversario, arretra, para, schiva, colpisce, uccide”.
Una cosa del genere. Fedele alla natura misteriosa dei libri Malazan, Erikson è un autore molto più vago. Vi darà il senso del combattimento, ma non vi dirà, generalmente, come si svolgerà di preciso. Dovrete lasciare briglia sciolta alla vostra fantasia per colmare le lacune che non ci vengono descritte.
Questo modo di pensare va esteso a tutte le componenti dei romanzi Malazan, non solo alle scene d'azione. Ho detto sopra cosa bisogna aspettarsi dai misteri, ma anche per la crescita dei personaggi dovrete colmare voi le lacune. In parole povere DOVRETE USARE IL CERVELLO NELLA LETTURA. I libri Malazan non sono letture da intraprendere a mente occupata o quando, seduti in spiaggia, osservate le bellezze che vi circondano. Con la vostra fantasia completerete i dettagli che Erikson non si è degnato di mostrarci. All'inizio questo modo di pensare è faticoso e meccanico, perchè di solito gli scrittori amano imboccare il lettore come fosse un neonato. Erikson per contro si fida del lettore, sa che è una persona intelligente e non ha bisogno del più misero dei dettagli per farsi una propria idea di quello che sta succedendo. Arrivati ad un certo punto della serie, questo modo di pensare diventerà automatico e vi chiederete perchè non l'abbiate mai trovato in altri libri. La risposta è semplice: perchè bisogna essere dei Maestri della Scrittura per poterlo usare con successo. Steven Erikson ci è riuscito. La domanda è: sarete dei degni lettori e accenderete il cervello e l'immaginazione durante la lettura? Spero di si, perchè in caso contrario vi consiglio di leggere altro.

Edited by Taspache - 1/7/2021, 16:38
 
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view post Posted on 27/7/2013, 16:40     +1   -1
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Articolo molto bello!! Mi sono divertito un sacco a leggerlo :asd:
Erikson purtroppo è poco conosciuto in Italia e molti di quelli che si avvicinano a Malazan senza essere ben preparati poi non continuano la lettura. Leggendo su diversi forum è piano di utenti che dicono di avere letto I Giardini della Luna e poi di aver abbandonato la lettura e molti di questi stessi utenti se vengono poi coinvolti da fan della serie e ben preparati spesso diventano a loro volta fan. E' una cosa che non ho mai visto con nessun altro autore.
Io stesso prima di iniziare a leggere la serie ci ho riflettuto parecchio e le prime 200 pagine sono state alquanto ostiche da leggere, ma grazie ai commenti molto positivi trovati in rete, sono andato avanti. Mai stato più felice :asd:
Per quanto mi riguarda è la miglior serie fantasy scritta!!
Tra l'altro ho riletto I Giardini della Luna meno di un anno fà e quelle stesse pagine (che ritenevo molto confusionarie) le ho trovate bellissime. Più rileggo Erikson più mi piace.
 
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Ganoes Paran
view post Posted on 4/8/2013, 20:32     +1   -1




QUOTE (Unexist @ 27/7/2013, 16:40) 
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Volete una storia che abbia la profondità del vostro pavimento e l'acume del vostro criceto quando vi fissa chiedendo il cibo? Leggete altro. E soprattutto badate al vostro criceto.

questo pezzo è fantastico roftl , anche tutto il resto... ma questo mi ha fatto morire!

decisamente malazan non è una lettura semplice e ringrazio Erikson per questo :cool: a ogni rilettura scopri nuovi particolari, i personaggi sono caratterizzati in modo da lasciar il giusto spazio all'immaginazione del lettore e i misteri... i dannati misteri irrisolti sono quello che preferisco...magari qualche rispostina ogni tanto non mi dispiace ma è più divertente farne delle teorie e discuterne insieme :)
 
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view post Posted on 5/8/2013, 20:33     +1   -1
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Bravo, bell'artico, quoto quasi tutto.

Io dopo anni in cui continuavo a dare consigli su letture fs ho smesso categoricamente di darli, tutti a tutti e tranne a pochi do un solo consiglio che è appunto Malazan :asd:

Di solito li preparo un poco, non cosi bene come fai tu qui nell'articolo e anzi a quest punto li rimanderò qui a leggere se non ti spiace ;).
Comunque la cosa che dico sempre ora e che ho scoperto, rimanendo letteralmente a bocca aperta stile "ma porca la miseria ma questa è..." al 2° libro della saga, è che quella era davvero la fantasy, il tipo di fantasy, che mi sarebbe piaciuto saper scrivere, non Malazan ovvio ma l'insieme dello stile e delle storie di Erikson, al 3° libro ne ho avuto la conferma e credo di aver girato addirittura per giorni a bocca aperta.
Alcuni mi dicono che lo dico da anni anche per altri autori e libri, non è vero, per alcuni libri forse si ma per nessun autore ho mai pensato una cosa del genere, forse per quel particolare libro di quel dato autore ma mai sullo stile e sull'autore e mai con tante conferme ai libri successivi, e si che ero finito quasi con l'odiare il troppo epico e i maghi e magie troppo evidenti nella fs :omg:


Mi sono dilungato ma avevo postato solo per dirti bravo, bell'articolo ;)
 
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view post Posted on 5/8/2013, 21:18     +1   -1
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Bonecaster

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Grazie. La qualità costante dei libri di Erikson è una cosa veramente fuori dal comune. Qualsiasi altro autore, anche i migliori, ha i suoi alti e bassi. Erikson invece sforna ottimi romanzi in rapida sequenza.
 
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Tehol
view post Posted on 5/8/2013, 22:21     +1   -1




Una delle lamentele che si vedono più spesso in giro è "OH NO, nel libro X non si vedono i miei personaggi preferiti quindi fa schifo".
Tralasciando le emozioni vagamente omicide che mi suscitano tali commenti, un buon modo di affrontare la cosa per un nuovo lettore secondo me potrebbe essere di vedere la serie come 10 libri "stand-alone" ambientati nello stesso mondo che poi a un certo punto per caso si intrecciano. (che poi in effetti è esattamente quello che è).

Se avete la possibilità di leggere Crack'd Pot trail, uno dei personaggi è praticamente Erikson stesso che risponde (con insulti più o meno velati) a questo genere di critiche. :asd:

Una delle sue abilità più importanti come autore secondo me è il saper creare nei lettori delle aspettative false.
Cioè, tu lettore raccogli gli indizi che ti da ERikson col contagocce, formuli le tue teorie... e quando viene il momento le scopri tutte inevitabilmente sbagliate.
Questo diventa particolarmente evidente negli ultimi 3 libri della serie.
 
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view post Posted on 6/8/2013, 16:25     +1   -1
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CITAZIONE (Tehol @ 5/8/2013, 23:21) 
Una delle lamentele che si vedono più spesso in giro è "OH NO, nel libro X non si vedono i miei personaggi preferiti quindi fa schifo".
Tralasciando le emozioni vagamente omicide che mi suscitano tali commenti, un buon modo di affrontare la cosa per un nuovo lettore secondo me potrebbe essere di vedere la serie come 10 libri "stand-alone" ambientati nello stesso mondo che poi a un certo punto per caso si intrecciano. (che poi in effetti è esattamente quello che è).

Se avete la possibilità di leggere Crack'd Pot trail, uno dei personaggi è praticamente Erikson stesso che risponde (con insulti più o meno velati) a questo genere di critiche. :asd:

Una delle sue abilità più importanti come autore secondo me è il saper creare nei lettori delle aspettative false.
Cioè, tu lettore raccogli gli indizi che ti da ERikson col contagocce, formuli le tue teorie... e quando viene il momento le scopri tutte inevitabilmente sbagliate.
Questo diventa particolarmente evidente negli ultimi 3 libri della serie.

Una persona al 10° libro non può dire così. Ancora non conosce Erikson?? Mi stupiscono e mi infastidiscono queste cose. Un lettore può rimanere spiazzato al secondo romanzo dato il cambio di continente e della maggior parte dei protagonisti, ma dal 5°libro, quando si cambia nuovamente, un vero lettore che ama Malazan può solo godere di una nuova sfida.
 
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Tehol
view post Posted on 6/8/2013, 16:47     +1   -1




X voleva dire libro a caso non libro 10 :asd:

Comunque mi riferivo per lo più ai nuovi lettori... se fai un giro su reddit o su forum fantasy in generale trovi una marea di gente che, aspettandosi magari una serie che segua sempre (o quasi) lo stesso gruppo di personaggi come Wheel of Time o A Song of Ice and Fire, bolla completamente qualunque libro in cui non appaiano i personaggi preferiti.

I cambi di ambientazione vengono a volte criticati come fossero peccati mortali della scrittura.

Spesso come critica viene presentato anche il fatto che Erikson intruduca nuovi elementi e personaggi fino praticamente all'ultimo capitolo dell'ultimo libro.
E' assolutamente vero che lo fa, ma io l' ho sempre vista come cosa positiva... ok, può essere difficile ricordarsi tutto, ma vuoi mettere la sorpresa dopo nove libri di scoprire che ci sono interi nuovi aspetti del mondo di cui non sai assolutamente nulla?
 
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view post Posted on 6/8/2013, 21:33     +1   -1
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Eppure è proprio cosi, mi ricordo alcuni mp e mail dai pochi amici che seguono la saga con proteste per il cambio netto nel 5° libro, e si che a me aveva entusiasmato, tra le altre cose di Maree di mezzanotte, anche questo ribaltamento dello scenario e l'ulteriore "evoluzione", se posso chiamarla cosi, della saga con appunto nuove terre e personaggi.

Non so ma credo sia un certo tipo di pigrizia nei lettori, il bisogno di essere imboccati, gli altri autori li accompagnavano troppo e Erikson li butta allo sbando e li mette alla prova?
Non mi spiego in altro modo che su maree di mezzanotte mi debba leggere queste critiche.
Ma se cosi fosse va bene allora, spero che Erikson li abitui a spremersi di più le meningi e ad allargare i limiti della loro immaginazione.

La critica che invece sopporto di meno io, è forse la più vecchia e più usata nei suoi confronti da chi non lo capisce proprio a questo punto, è quella della poca caratterizzazione o approfondimento dei suoi personaggi, e pure proprio dopo maree che è pieno di grandi personaggi ottimamente caratterizzati, certo anche in quello Erikson non ti imbocca mai, i suoi personaggi li fa uscire alla grande dai dialoghi, dai gesti, dalle loro storie, eppure anche dopo quel libro non ricordo dove mi era capitato di leggere sta stupidata di critica, li mi ero infastidito parecchio pure io :sisi:
 
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view post Posted on 10/8/2013, 21:07     +1   -1
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Bonecaster

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La critica ai personaggi di Erikson è diffusissima. Da parte mia posso dire che sono i pg più realistici di cui abbia mai letto, pur possedendo abilità sovraumane e alcuni non essendo nemmeno umani. Pe me è stata la prima volta che i personaggi di un prodotto di intrattenimento hanno superato il confine tra il media e il mondo reale. La letteratura fantasy è piena di grandi personaggi, ma secondo me si limitano ad essere personaggi, non persone realistiche. I dialoghi di Erikson sono eccezionali, molti lettori nemmeno se ne accorgono della sua bravura nei dialoghi. Non ha eguali nel fantasy in questo campo.
 
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Tehol
view post Posted on 14/8/2013, 15:37     +1   -1




Si quella della caratterizzazione ha sempre infastidito molto anche me :/


Altra cosa strana è quella degli errori della serie.
Malazan HA qualche errore in giro (Il/la povero/a Orfantal che cambia sesso, l'età di un certo bambino nell'ottavo libro, un paio di date qua e la) ma saranno 4-5 AL MASSIMO in 10000 pagine.
Mi fanno ridere i post tipo OMGOMMGOMGOGMOMG ERIKSON SUCKS SO MANY ERRORZ!!!111!!!1One!!! , soprattutto quando poi fanno la lista di questi supposti errori e salta fuori che poi errori non sono, ma semplicemente cose che richiedono un attimo di interpretazione.
Tipo "Ma Fiddler in 10 anni invecchia tantissimo" ... eh si son passati solo dieci anni ma lui se li è fatti strisciando in una palude con i Mottcong nascosti ovunque.
C'è un po' la tendenza a fare il collegamento "non lo capisco"-> errore

(Ed Erikson non aiuta visto che spesso se la prende comoda a spiegare certe cose, come l'abilità "antimagia" di Tool)
 
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view post Posted on 19/8/2013, 10:10     +1   -1
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Oltre alle critiche già citate, qualcuno in qualche forum ha messo l'accento sul fatto che molti soldati fanno discorsi fin troppo filosofici e acculturati per il loro "status" voi che ne dite?
 
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Tehol
view post Posted on 19/8/2013, 10:17     +1   -1




Spiegato parzialmente in Crack'd pot trail: i discorsi filosofici non sono dei soldati ma del narratore, che usa la loro voce per esporre le proprie idee filtrate tramite punti di vista particolari o contrastanti.
 
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view post Posted on 19/8/2013, 18:27     +1   -1
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Bonecaster

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CITAZIONE (Dolph Slash @ 19/8/2013, 11:10) 
Oltre alle critiche già citate, qualcuno in qualche forum ha messo l'accento sul fatto che molti soldati fanno discorsi fin troppo filosofici e acculturati per il loro "status" voi che ne dite?

Oltre a quello già detto da Tehol aggiungo che di solito i soldati nel fantasy sono persone capaci di ammazzare la gente senza problemi. In pratica sono degli assassini.
Mi sembra molto più realistico che si pongano domande che un normale cittadino nemmeno si sogna la notte.
Detto ciò secondo me Erikson a volte esagera con la filosofia, specialmente negli ultimi libri.
 
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view post Posted on 19/8/2013, 22:43     +1   -1
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Non ho letto gli ultimi libri ma sul fatto del troppo filosofeggiare da parte di semplici soldati etc non vedo nessun difetto e mi pare una critica abbastanza stupidotta.

Il credere che solo chi abbia studiato filosofia, etica, etc etc, possa farsi certe domande è tristissimo, tanto più che la filosofia credo sia nata anticamente appunto dalle prime domande dell'uomo a se stesso sui temi più tristi della vita, la morte, il dolore, la miseria, e sui modi del vivere con gli altri, etica morale etc.
Che questi temi siano prerogativa di soli acculturati o presunti tali, non è cosi per fortuna, come dice bene anche Unexist certi tipi di vita "esperienze" non possono non portare i più propensi a porsi certe domande e non pensiamo neppure che tutte le migliori teste siano quelle diplomate tra tutta la popolazione mondiale.

Che poi quella di Erikson a volte sia troppo acculturata per certi personaggi forse si e forse no, forse si ma come dice Tehol credo sia netta la sensazione del narratore dietro, però senza quel filosofeggiare non sarebbe il Malazan che amiamo o no?
Forse no perchè in fondo di certi personaggi che "filosofeggiano" non sappiamo nulla o quasi della loro storia/vita.
E se non ricordo male da vecchie letture ci fu pure nella nostra storia un certo Socrate, e scusate se è poco ;), figlio di scultore e che nella sua giovinezza era un oplita greco, praticamente la fanteria corazzata, Socrate da soldato non si poneva certe domande?
Quanti altri esempi potremmo trovare a confutare certe critiche?

Mi riprometto però a fine lettura del ciclo, o meglio anche di rilettura ;), di ripensare e rigiudicare questa critica :sisi:


p.s.: sry il wt ed eventuali sbagli ma non me ne rendo mai conto di quanto escano lunghi e di quanto mi manchi la qualità di sintesi :omg:
 
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29 replies since 27/7/2013, 15:40   4554 views
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