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Le Introduzioni ai "Giardini" - PROLOGO 1

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view post Posted on 22/9/2013, 11:40     +1   +1   -1
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Bonecaster

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All'inizio di ogni capitolo dei libri Malazan si può trovare una poesia, un proverbio, un detto popolare, riproduzioni di altri testi, canzoni, poemi epici e scorci sul passato.
Ho deciso di riportare le “introduzioni” anche qui sul blog, perchè le ritengo importanti sia per il nuovo lettore, sia per i veterani. Al loro interno farete alcuni piacevoli scoperte sul mondo Malazan e sono sicuro che riuscirete ad apprezzarle anche se le poesie non sono il vostro forte.
Sotto alla versione tradotta in italiano è presente la versione originale in inglese della stessa introduzione.
In questo articolo copriremo l'introduzione n°1 al PROLOGO de “I GIARDINI DELLA LUNA”.
Possibili SPOILER per chi non ha letto il capitolo corrispondente.

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I Giardini della Luna – Prologo 1


Ora che le ceneri si sono raffreddate, apriamo l'antico libro.
Queste pagine sporche d'olio raccontano la storia dei Caduti, di un impero sconvolto, con parole prive di calore. Il focolare si è spento, il suo bagliore e le scintille della vita sono solo ricordi davanti agli occhi che si offuscano – che disposizione ha la mia mente, che sfumatura hanno i miei pensieri quando apro il Libro dei Caduti e respiro a fondo l'odore della storia?
Ascoltate, allora, le parole che aleggiano su quel respiro. Questi racconti narrano di noi, ancora e ancora. Noi siamo la storia rivissuta, e questo è tutto, e non avrà mai fine.

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Now these ashes have grown cold, we open the old book.
These oil-stained pages recount the tales of the Fallen,
a frayed empire, words without warmth. The hearth
has ebbed, its gleam and life's sparks are but memories
against dimming eyes – what cast my mind, what hue my
thoughts as I open the Book of the Fallen
and breathe deep the scent of history?
Listen, then, to these words carried on that breath.
These tales are the tales of us all, again yet again.
We are history relived and that is all, without end that is all.
 
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view post Posted on 22/9/2013, 13:24     +1   -1
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Le poesie iniziali sono una delle cose più "snobbate" dei libri di Erikson, e purtroppo devo ammettere che (soprattutto all'inizio) anche io non ci davo più di tanto peso perché magari pensavo non c'entrassero molto con il testo. Invece mi sono dovuto ricredere in fretta perché anche se la poesia non è strettamente legata alla trama che si sta leggendo in quel momento, aiuta a rendere ancora più vivo il mondo creato da Erikson. Spesso mi hanno aiutato a capire certi avvenimenti passati, a volte anche per capire in che direzione voleva andare lo scrittore.
 
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view post Posted on 22/9/2013, 15:55     +1   -1
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Bonecaster

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Certe volte contengono spoiler pesantissimi anche su libri successivi, ma per un nuovo lettore resta molto difficile capirli se non sa dove andrà a parare la trama. Nei volumi finali ci sono dei veri e propri capolavori poetici, almeno, dal basso della mia ignoranza in materia mi sono piaciute un sacco :asd:
 
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view post Posted on 22/9/2013, 18:36     +1   -1
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CITAZIONE (Unexist @ 22/9/2013, 16:55) 
Certe volte contengono spoiler pesantissimi anche su libri successivi, ma per un nuovo lettore resta molto difficile capirli se non sa dove andrà a parare la trama. Nei volumi finali ci sono dei veri e propri capolavori poetici, almeno, dal basso della mia ignoranza in materia mi sono piaciute un sacco :asd:

Per gli spoiler me ne sono accorto nella rilettura (che per il momento è a Maree di mezzanotte). Solo che se li leggi per la prima volta non ne capisci subito il valore.
 
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3 replies since 22/9/2013, 11:40   581 views
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