Malazan Italia Forum

Il senso dell'epica

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lettoreignorante
view post Posted on 14/2/2016, 13:03     +1   -1




Apro questo thread perché si sente parlare spessissimo dell'epicità di Erikson, più che mai riguardo a Memorie. Ho finito di leggerlo da qualche giorno e mi sono interrogato a riguardo.

C'è sicuramente il senso più immediato dell'epica nelle grandi scene di massa, nelle enumerazioni di eserciti di migliaia e addirittura di centinaia di migliaia (numerazioni su cui è pure facile scivolare: sconfitti gli eserciti regolari, intorno a Capustan restano accampati duecentomila-Tenescowri-duecentomila... che fine fanno?). Ci sono assedi, ci sono prese di città, ci sono esodati e rifugiati. Personalmente, al momento, la cosa che mi ha colpito di più è stata la Catena dei Cani... sia perché è una situazione del tutto inedita nel panorama fantasy, sia perché è quella che resta immutata nelle guerre del nostro tempo, sia per la complessità di piani umani che coinvolge (cittadini, nobili, servi, soldati), sia per la molteplicità di eventi che impone (tappe forzate, scaramucce leggere, vere battaglie). La nota scena della casa zeppa di cadaveri a Capustan, ad esempio, è sicuramente un'immagine d'impatto, ma quando si hanno potere divini è facile da dipingere... insomma, basta che lo scrittore cali l'asso del deus ex machina.

Personalmente, pur apprezzando queste scene, il senso dell'epica l'ho avvertito in maniera molto più viva intorno a figure singole che portano il peso della situazione. Come lo sono List e Coltaine nella Catena, così qui ho trovato inarrivabile la figura di Itkovian. C'è l'Itkovian intrepido comandante che comanda una delle scene più drammatiche (la compagnia di esplorazione e il primo incontro con i "demoni" avvistati fuori città). C'è l'Itkovian che tenta di guidare disperatamente le Spade Grigie pur avvertendo l'ineluttabile sfaldamento di una compagnia ormai allo sbando. C'è l'Itkovian finale che trova un nuovo senso per la sua missione attraverso un gesto così impavido da stordire gli dèi stessi. Ecco, a me questa epica declinata al singolare colpisce molto più a fondo, resta incisa dentro. L'epica delle schiere c'è, la sento forte, ma non altrettanto forte. Forse perché, come pare abbia detto Stalin, «la morte di un singolo è una tragedia, la morte di migliaia una mera statistica».
 
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view post Posted on 14/2/2016, 14:05     +1   -1
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credo tu stia guardando a malazan con troppi tecnicismi
 
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alextm
view post Posted on 15/2/2016, 12:03     +1   +1   -1




Io credo che sia anche una cosa abbastanza soggettiva, dipende anche molto da quale filone sei più preso e interessato. A costo di andare contro corrente ti dico che la vicenda della catena dei cani non l' ho trovata così memorabile come molti sostengono. Il personaggio di Coltaine è memorabile, la gestione di tutta la "carovana" lo è in egual misura ma in alcuni momenti l' insieme pecca di realismo (so che dire una cosa del genere di un fantasy può sembrare stupido, ma sono i passaggi logici a non tornare). Attraversano praticamente un continente, vincendo battaglie in sproporzionata inferiorità numerica usando come escamotage la frettolosità e l' incompetenza del comandate avversario. Quando tutto sembra perduto arrivano quelli della Trygalle a dare una nuova speranza e il tutto viene reso epico "solo"dalla tragica fine di Coltaine e compagni. In MOI per quanto ci siano delle pecche simili l' epicità è data dalle forze in campo, che sono per natura stessa del fantasy esagerate (nel senso buono del termine), vedesi la battaglia finale a Corallo per dire.Se whiskeyjack non avesse fatto quella fine, il livello del finale non sarebbe calato per nulla, sfido invece a dire lo stesso sulle vicende finali del secondo libro. Trovo Erikson un maestro nella caratterizzazione dei personaggi, anche quelli secondari come gli irregolari di Mott che ho adorato,e nella scrittura quasi non fosse un autore fantasy e per questo delle sbavature con tutta la carne al fuoco che c'è in ogni singolo romanzo glie la si può concedere.
 
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lettoreignorante
view post Posted on 15/2/2016, 16:47     +1   -1




CITAZIONE (alextm @ 15/2/2016, 12:03) 
Trovo Erikson un maestro nella caratterizzazione dei personaggi, anche quelli secondari come gli irregolari di Mott che ho adorato, e nella scrittura quasi non fosse un autore fantasy e per questo delle sbavature con tutta la carne al fuoco che c'è in ogni singolo romanzo glie la si può concedere.

Beh, assolutamente d'accordo! Quello che intendevo è proprio che trovo molto più pulita la sua "epicità" declinata al singolare. In fondo cosa sarebbe l'Iliade senza la "caratterizzazione di un personaggio" come Ettore? ^_^
 
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view post Posted on 15/2/2016, 18:15     +1   -1
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Ettore?
E basta?
Ma l'Iliade è piena cavoli.
E Aiace che è forse la miglior figura, per carattere e tragedia di tutta l'Iliade in contrapposizione ad un Ulisse quasi sua nemesi? E appunto Ulisse, e Achille, e etc?
Anche la figura di WJ, e altri, è epica in Moi per alcune sue scelte, che poi Itkovian superi un poco tutti è vero.

Ma ... l'epicità di Moi è superiore di molto, ma molto, alla Dimora e alla catena dei cani e lo è per il suo insieme generale, è un libro scritto quasi esclusivamente a quello scopo, epicità e battaglie e singoli episodi e tanta tanta roba.

Dico solo una cosa, trovatemi una battaglia in tutta la fs mondiale pubblicata finora che stia alla pari dell'assedio di Capustan, io non ne ho trovate e vi garantisco ho letto quasi tutto, sono aperto a consigli e letture varie consigliatemi pure ma non credo ne esista una nemmeno lontanamente paragonabile, e facciamo finta di scordarci tutto il resto, anzi poi qualcosa magari lo ricordo.

Cioè Itkovian lo abbiamo già detto ma tutti e 3 quelli delle spade grigie sono figure epiche, la morte del comandante e spada mortale tradito e dove addirittura Hood appare di persona a prendersi la sua anima, l'altro come si chiamava, Karnadas, che si sacrifica per Itkovian, e poi i soldati di Treach con lo stupro di Stonny e Gruntle e i combattimenti sotto lo stendardo del bambino, aldilà della casa piena di morti che io ho trovato quasi solo un esagerazione dove non serviva, ma sono tutti episodi di singoli oltre ai massacri delle migliaia.
Poi le scelte e la figura tragica di WJ appunto, i dilemmi di Anomander, lo scontro con i Kccm e ... sempre nel medesimo libro la battaglia di Coral che da sola poteva fare la fine di un libro di qualsiasi altro autore fs, e Toc il giovane con la sua amicizia con Tool e poi le sue torture con la Matrona kccm, e poi di sicuro dimentico altro.
Perfino la Maybe, che tanti criticano, è un bel tentativo di Erikson di dipingere l'epicità delle madri e delle donne, per la maggior parte anonime ma che si sacrificano e danno la loro vita per amore, non è del tutto riuscito ma lo scopo è quello ed è da ammirare Erikson anche per queste piccole cose.

Insomma certo che l'epicità la fanno per la maggior parte i singoli individui e i singoli episodi, lo vediamo nell'Iliade, mica ca§§atine, che appunto citi, e in Moi ce ne sono a quintali di episodi e personaggi, ma è tanto più epica inserita in un contesto generale di tale portata e ... si cavolo diciamolo, anche di tale qualità.
La catena dei cani è un gran bel racconto e alla fine la si potrebbe appunto anche ricordare quasi come una ballata eroica, ma Moi è tutto un libro epico e scritto a parere mio con quel preciso scopo.

Si Erikson è di molto superiore a tantissimi scrittori contemporanei anche secondo me, che magari questi ultimi sono pure di quelli che sbeffeggiano, come pochi anni fa in una trasmissione di libri, la fantasy, ma che si leggano cosa scrive questo tizio e poi si leggano le loro cavolatine banali :sisi:

Sry il wot <_<


Edit:
CITAZIONE (pelleossa @ 14/2/2016, 14:05) 
credo tu stia guardando a malazan con troppi tecnicismi

Anche io di solito vado di lettura veloce senza trattenermi su "esaminazioni" varie, queste cose in genere si sentono già a pelle nella lettura, senza riferimenti al tuo nick :lol:, però poi ripensandoci escono e il forum serve ed è un ottimo strumento anche per questo no? ;)

Edited by Taspache - 15/2/2016, 18:46
 
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lettoreignorante
view post Posted on 16/2/2016, 16:58     +1   +1   -1




Ciao Taspache, grazie per questa risposta ampia e complessa!

CITAZIONE (Taspache @ 15/2/2016, 18:15) 
Ettore?
E basta?

Tanto per fare un esempio ;)

By the way, uno dei grandi temi dell'Iliade è l'amicizia, e la storia di amicizia tra WJ e Rake mi ha colpito immensamente, perfino più del rapporto con Korlat. Rake è grande sempre, proprio perché misura ogni gesto, ma quando fa le cose più normali - tipo andare a una festa mascherato da se stesso o mentre offre un calice di vino da buon padrone di casa - ti lascia ancora più sconcertato.

CITAZIONE (Taspache @ 15/2/2016, 18:15) 
Dico solo una cosa, trovatemi una battaglia in tutta la fs mondiale pubblicata finora che stia alla pari dell'assedio di Capustan

Per la verità non sono un grande estimatore di scene di battaglia, e forse per questo con questo post ho voluto - senza nulla togliere alle scene di massa - mettere in primo piano l'epicità dei singoli. Ad esempio, epica è la comparsa di 800 Kccm fuori da Corallo e il loro infrangersi a ondate contro le armate di Dujek, ma molto più intenso - almeno per me - quel primo scontro uno-a-uno con Itkovian, che pare quasi di vederlo al rallentatore.

Ma torno a dirlo, anche se non sono un fan di war fantasy, Erikson riesce a farmi leggere centinaia di pagine di scontri senza che mi distragga un secondo.

CITAZIONE (Taspache @ 15/2/2016, 18:15) 
Insomma certo che l'epicità la fanno per la maggior parte i singoli individui e i singoli episodi

ma è tanto più epica inserita in un contesto generale di tale portata e ... si cavolo diciamolo, anche di tale qualità.

Ti do pienamente ragione. Se l'amicizia tra Wj e Rake fosse nata in tempo di pace a Darujhistan invece che sul campo di battaglia, cambiava tutto. Così è al tempo stesso l'amicizia tra due comandanti che non sanno se si rivedranno il giorno dopo. E questo vale per ogni gesto di ogni personaggio.

Scusate, non è che voglio fare il bastian contrario o quello che cerca il pelo nell'uovo, è che Erikson mi ha preso proprio perché si è imbarcato in una sfida immensa e ambiziosa dal punto di vista letterario, e allora mi piace farmi domande che non si limitano al "chissà cosa succederà adesso?". Se guardo anche alcuni punti che paiono meno riusciti non lo faccio per sminuirne l'opera (spero di non aver dato questa sensazione), ma per capirla meglio.

Questa risposta mi è stata preziosa.
 
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view post Posted on 16/2/2016, 21:28     +1   -1
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quello che volevo dire è che non serve andare molto a ricercarla l'epicità in malazan , è sempre presente , è sempre nell'aria , già dal prologo di memorie di ghiaccio , si ha a che fare con dei antichi , Kallor che a mio vedere è un Personaggio con la p maiuscola , maledizioni che dopo migliaia di anni ancora pesano sui personaggi , ed è solo il prologo....
 
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Leo-87
view post Posted on 16/2/2016, 21:46     +1   -1




Io onestamente non capisco che senso abbia dividere un'epicità "di massa" da una "singolare", non so nemmeno se possa esserci una tale differenziazione :asd:
Il punto, a mio avviso, è che Erikson riesce a creare e a caratterizzare dei personaggi davvero fantastici e indimenticabili (ma vi ricordate la soldatessa senza nome di Duiker? Far commuovere per un personaggio anonimo è roba da pochi!!) però, come ha detto Tas, se questi personaggi non fossero inseriti in quel determinato contesto non riuscirebbero a trasmettere tale epicità.
 
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lettoreignorante
view post Posted on 22/2/2016, 13:51     +1   -1




CITAZIONE (Taspache @ 15/2/2016, 18:15) 
Dico solo una cosa, trovatemi una battaglia in tutta la fs mondiale pubblicata finora che stia alla pari dell'assedio di Capustan, io non ne ho trovate e vi garantisco ho letto quasi tutto, sono aperto a consigli e letture varie consigliatemi pure ma non credo ne esista una nemmeno lontanamente paragonabile, e facciamo finta di scordarci tutto il resto, anzi poi qualcosa magari lo ricordo.

Due autori di war fantasy che ho pure omprato senza averli letti, perché non sono troppo patito del genere: David Gemmell e Harry Turtledove. Tu ha familiarità?

"La Leggenda dei Drenai" (1984) pare essere un classico ed è dedicato quasi interamente a un assedio.

Di Turtledove, che era uno storico specializzato in storia bizantina, c'è il ciclo della Legione - una legione romana precipitata in un mondo parallelo e "adottata" dall'Impero di Videssos. Interessante, visto che l'Impero Malazan ricorda non poco quello romano per metodo bellico, strategico e politico.
 
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view post Posted on 22/2/2016, 19:17     +1   -1
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Gemmel l'ho sempre considerato un autore sottovalutato ma forse mi sbaglio visto che periodicamente si ristampa qualcosa di suo, forse perché ne vedo parlare poco, l'ho letto anni fa cosi come mi capitavano ogni tanto i suoi libri.
Ha alti e bassi ed è innegabile, ma alcuni valgono davvero la pena di una bella lettura, nei personaggi a volte ricorda Erikson nel senso di uomini con loro difetti, l'eroismo etc, inutile dire che ha scritto molto prima di Erikson, molto prima di Martin e di tanti altri, dico Martin perché Gemmel prima di lui ha levato tutto quello che era fantasy "extraumano" e ha incentrato i suoi libri su vicende medievali, di singoli ma anche di popoli con sciamani, re, eroi etc mettendo anche in pensione la famosa compagnia impegnata nella "cerca", quindi non è che Martin abbia inventato di sana pianta questo genere di fantasy come spesso si legge in giro ...
La leggenda dei drenai sarebbe il settimo del ciclo dei Drenai anche se credo sia il suo primo stampato in assoluto, non so nemmeno se li ho letti tutti non ricordo, ma imho questo merita una lettura, Druss è uno dei personaggi fs che dovrebbero essere conosciuti da ogni appassionato, anche le vicende di Waylander non erano male e lui un bel personaggio.
Lo sconsiglio sui suoi "storici", perlomeno io ho letto molti anni fa quello incentrato su Alessandro il Grande e sono rimasto abbastanza deluso, magia e miti a profusione, ma forse era un periodo in cui mi interessavo di quelle cose, il periodo greco etc, e volevo qualcosa di più storico e meno fantasy.
L'assedio presente in la leggenda dei drenai, è diverso e comunque molto inferiore alla battaglia di Capustan ma merita la lettura e Druss resterà in mente :sisi:

Turtledove ... ho letto "La legione perduta", perché ne sentivo parlare da anni e avevo letto non so dove che R.A.Heinlein gli mandò un telegramma alla sua prima pubblicazione, che pero non fosse "la Legione perduta", e boh non mi è piaciuto per niente, forse era il periodo in cui lo lessi e dovrei ritentare ma ne ho pochissimi ricordi se non di qualcosa abbastanza banale, scontato e in generale nettamente non all'altezza di molti altri autori.
 
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view post Posted on 23/2/2016, 11:56     +1   -1
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Io di Gemmel ho letto solo la leggenda dei Drenai che è il primo pubblicato, sto approfittando delle ristampe Fanucci perché erano diventati introvabili i suoi libri.
Il volume mi è piaciuto molto, non sembra neppure un libro scritto 20/30 anni fa. Scorre che è una meraviglia. Per il resto sono completamente d'accordo con quello che ha già scritto Taspache.
 
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lettoreignorante
view post Posted on 23/2/2016, 16:07     +1   -1




Grazie mille! Allora recupero "La leggenda dei Drenai" dal parcheggio e lo riposiziono tra le letture prossime. Probabilmente pre-Erikson non avrei digerito un volume di sola guerra. Turtledove invece lo lascio tranquillo tranquillo dove sta... :P
 
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view post Posted on 23/2/2016, 20:40     +1   -1
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CITAZIONE (Dolph Slash @ 23/2/2016, 11:56) 
Io di Gemmel ho letto solo la leggenda dei Drenai che è il primo pubblicato, sto approfittando delle ristampe Fanucci perché erano diventati introvabili i suoi libri.

Attento Dolph che è il primo pubblicato ma cronologicamente si piazza come settimo nella saga, va be che anche io li avevo letti sparsi.
 
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view post Posted on 24/2/2016, 10:21     +1   -1
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Si lo sapevo! Però ho deciso di leggere seguendo l'ordine di pubblicazione e non quello cronologico.
 
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view post Posted on 26/2/2016, 11:28     +1   -1
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Avete citato tanti episodi notevoli.
A me, però, ciò che fanno gli Arsoni di Ponti (o ciò che ne resta) durante l'assedio di Coral ha fatto venire e brividi.
 
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