| La Casa delle Catene subisce una fama negativa immeritata. Secondo molti lettori della saga (ma non tutti, ad esempio io) è uno dei peggiori fra i dieci. Però viene sempre giudicato rispetto agli altri romanzi di Erikson. Se si considera che, secondo il parere di molti, tutti i romanzi di Erikson sono molto sopra la media dei fantasy di altri autori, La Casa delle Catene resta un buon romanzo. Devi considerare che La Casa delle Catene: 1) viene dopo Memorie di Ghiaccio che è in assoluto uno dei migliori ed è totalmente epico (La Casa delle Catene no o, comunque, poco). Le aspettative erano quandi alte; 2) riprende la linea narrativa della Dimora Fantasma, altro romanzo molto epico e che è mediamente considerato molto bello, quindi altre aspettative; 3) per la prima volta Erikson dedica una lunga parte della narrazione (per di più le prime 200 pagine) a un solo personaggio, che il lettore non conosce. In realtà lo si conosce, ma con un altro nome. La cosa è insolita per Erikson e non lo farà più (a meno che non lo faccia nel decimo, che non ho ancora letto) e anche questo va contro le aspettative. Poi va detto che quello è uno dei personaggi più importanti dell'intera saga e, probabilmente, anche della saga che si svolgerà cronologicamente dopo; 4) viene messa tantissima carne al fuoco. Ma veramente tanta. Però questo rende il romanzo di difficile lettura. Tieni presente che i Cacciatori di Ossa, che ancora tu non conosci, ma che ricorderai a lungo, compiono le prime importanti imprese nell'omonimo romanzo (che è un signor romanzo), ma, di fatto, nascono qui. Io credo che La Casa delle Catene sia un romanzo che più di altri mette le basi per ciò che accadrà; 5) il finale, che ovviamente non ti rivelo, come hanno scritto un po' tutti e un po' ovunque, è anticlimatico. E questo forse delude molti lettori. Ma è anticlimatico, nella sua drammaticità, volutamente.
A me La Casa delle Catene è piaciuto moltissimo.
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