| Ciao, come da titolo sono finalmente riuscito a finire i Cacciatori di Ossa!
"Finalmente" non perchè mi sia pesato anzi, ma perchè ho avuto un periodo pieno di impegni (tipo la nascita di una figlia...) che non mi hanno permesso di procedere nella lettura come voluto.
Ma ecco una serie di punti che mi hanno toccato:
- Erikson credo sia diventato veramente bravo a scrivere. Ma bravo bravo. Uno dei primi capitoli, con Apsalar che arriva in città dopo aver attraversato territori desolati e devastati dalla peste fasciata di stoffe e, ancheggiando, passa indisturbata davanti alle guardie e si ristora finalmente in una locanda è un paragrafo scritto magnificamente. Mi sembrava di essere lì, imbambolato nel vedere Apsalar sfilarmi davanti;
- La parte di prologo con la liberazione di Dejim Nebrahl;
- I deragoth e i Segugi dell'Ombra, incredibile la scena di caccia viste dalla mente del T’rolbarahl, un essere con una coscienza in comune in molteplici corpi;
- Y'Ghatan è un capitolo che potrebbe essere per molti scrittori un libro a sè stante. C'è tutto, Leoman ormai sfiduciato dal culto del vortice e dai suoi fanatismi che decide di sacrificare tutti i suoi accoliti in cambio della distruzione del nemico, un assedio che si trasforma in battaglia in ogni vicolo e successivamente in un inferno, Corabb che si rifiuta di abbandonare il suo posto e preferisce rimanere a combattere, la disperazione e la voglia di rimanere vivi, la fuga disperata strisciando sotto le rovine della città, al buio, affidando la propia vita all'istinto di sopravvivenza di un topo, per poi ritrovare la luce, la vita, la libertà e la rinascita come cacciatori di ossa;
- La peste con tutta la sua devastazione e la morte di Dujek, il gran pugno dell'impero che muore (umanissimo) non in un campo di battaglia ma lentamente, piegato dalla malattia. Ma nonostante questo riesce a lasciare il comando ad un uomo di fiducia, affidandogli le vite dei suoi soldati, la sua famiglia;
- Paran che finalmente inizia a prendere coscienza dei suoi poteri uccidendo Poliel, piegando Soliel e stringendo patti con Hood in persona;
- Ben e Apsalar li metto assieme, fortissimi e sempre meglio caratterizzati. Appaiono all'ultimo secondo a salvare la situazione e ogni volta le pagine volano;
- Bottle, anche lui sembra moooolto forte, solo più "grezzo", come se la sua magia fosse di tipo più istintivo e innato, come delle sensazioni. Ma mi piace molto, con il controllo sugli animali e la grande empatia che sviluppa con essi;
- Mappo e Icarium. Fino ad ora non mi aveva mai conquistato la sottotrama di questa sfortunata coppia, ma in questo libro vengono separati, e Mappo che è stato tormentato dal dubbio e dai rimorsi capisce quale è finalmente la cosa giusta da fare, e cerca di ritrovare il suo amico. Toccante;
- Gli intermezzi comici sparsi qua e là, cioè ogni volta che Trono d'Ombra, Iskaral Pust o il suo mulo aprono bocca;
- L'orgoglio di Karsa;
- Tavore, che durante il libro si sente finalmente il Pugno del Quattordicesimo esercito, capisce di comandare i SUOI uomini, e l'esercito la riconosce come proprio comandante. Sono certo che I cacciatori di Ossa avranno ancora molto da dire nei prossimi libri;
- Erikson ci mette anche davanti a scelte difficili, come l'impero che sceglie di scatenare il popolo contro gli Wickan in modo da potersi appropiare delle pianure e coltivarle per prevenire una sicura carestia. E poco dopo Cotillion che manda in una guerra impari i bambini di Minala. Erikson ci fa detestare Mallic Rel ma compatire Cotillion anche se in realtà le scelte di questi due personaggi sono molto simili: il sacrificio di pochi per la salvezza di molti;
- KALAM e il VIOLINISTA! Qui non scrivo niente, dovrei ricopiare tutto il capitolo 23...
E ancora tante cose che mi sono rimaste impresse, e che devo ritornarmi a leggere prima di passare a Venti di Morte.
So che ha poco senso mettersi a fare classifiche ma è anche il bello dei forum perciò: BH fino ad ora è il libro che giudico il migliore. Assolutamente!
E poi ho le idee chiare, una volta finita la saga una rilettura è d'obbligo!
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. Altri avrebbero potuto perdersi e farne uscire un quadro confuso con tutta quella carne al fuoco. Lui no, tiene saldamente in mano il timone e tutto scorre via alla meraviglia (naturalmente con i relativi misteri eriksoniani che però ormai sono il suo marchio di fabbrica)