Ho notato solo oggi questo topic sui manga
Ho letto un po' i post precedenti e mi trovo in parte d'accordo con l'opinione che siano "letteratura adolescenziale"
Li ho letti soprattutto dai 15 a 20 anni e adesso ne leggo più solo uno settimanalmente (One Piece), mentre altri li ho lasciati in stand by causa tempi lunghi (li cito più sotto)
Il problema generale che mi sento di affibbiare a questo genere riguarda il progredire della storia.
Ci sono infatti manga che partono in quarta, con idee originali e interessanti, ma che piano piano perdono la proprio forza e finiscono per diventare noiosi (o altri addirittura cadono nel ridicolo). Come se gli autori pensassero, in fase di concepimento, solo alla parte iniziale della storia, mentre la progressione verrà pensata di settimana in settimana.
In alcuni casi gli autori sono anche obbligati dall'editore ad allungare la storia per via delle ottime vendite.
Tra quelli che ho letto (alcuni citati in post precedenti):
- Claymore: parte con un'idea carina, giunge al climax che non cito per non fare spoiler, dopodiché viene allungato riproponendo alcune situazioni fino a renderlo noioso. Verso il finale compare un grosso colpo di scena e dopo poco il manga finisce abbastanza celermente, di fatto non approfondendo il colpo di scena
- Death Note: prima parte molto buona, fino allo scontro tra Kira e L. Dopo, quando compaiono N e Mello, lasciamo perdere. Il problema di questo manga sono i personaggi: Kira e L dipinti come geni, tutti gli altri invece si comportano come completi idioti
- Liar Game: thriller psicologico. Di fatto lo si può suddividere in fasi corrispondenti ai vari giochi. Anche qui, primi giochi ben ideati, poi vanno in calando fino al finale che ora come ora nemmeno ricordo, pur avendolo finito di leggere nemmeno 2 anni fa'. Deve essere stato proprio bello
- Bloody Monday: ha un po' lo stesso difetto di Death Note. Protagonisti (ovviamente adolescenti) super geni e capaci di tutto, mentre gli altri personaggi abbastanza idioti (meno che in Death Note però!). Riletto la prima "stagione" giusto qualche mese fa' e l'ho trovato proprio adolescenziale (un aggettivo migliore non mi sovviene) e con scelte narrative talvolta discutibili e/o ridicole
- Naruto: parte bene, sebbene il protagonista mi stesse fin dall'inizio sulle bolas, ma dopo un evento in particolare, che avviene addirittura nella prima parte, inizia a scivolare nel degrado. E nel finale, da manga sui ninja diventa dragon ball
- One Piece: il manga che sto ancora seguendo e continuerò a farlo finché morte non ci separi (cit.). Secondo me in assoluto il miglior shonen, scritto da un autore (Oda) che ha e continua ad avere (seppur in numero minore) belle idee. Purtroppo non è esente da difetti: è un manga perbenista (difetto insito nel genere shonen), ha difficoltà a gestire molti personaggi importanti nella stessa scena, qualche scelta narrativa poteva essere pensata meglio.
Inoltre è uno dei miei più grossi rimpianti, perché se l'idea di fondo fosse stata sviluppata in modo più serio e adulto (anche sotto forma di libro e non di manga) secondo me ne sarebbe uscito un capolavoro. Se penso a One Piece scritto da Erikson...
- Detective Conan: se escludiamo i capitoli dedicati ai Giovani Detective, che fanno cascare le balle, la storia principale è interessante e prende il lettore. Inoltre i vari delitti con ricerca della soluzione alla Sherlock Holmes sono davvero ben scritti (visto anche il numero). I problemi sono principalmente due: il lettore deve entrare nella sospensione dell'incredulità, non tenendo conto che gli adulti credano ciecamente alle deduzioni di un bambino delle elementari; l'altro problema è che i capitoli dedicati alla storia principale sono pochissimi, quindi la storia procede in modo lentissimo e possono passare tanto tempo tra i vari capitoli. Motivo per il quale per il momento l'ho messo da parte
- Battle Royale: manga tratto dall'omonimo libro. Io li consiglio caldamente entrambi, in base ai propri gusti. Il manga, se non ricordo male, dà un po' più di backstory sui personaggi, però aggiunge anche dei poteri "mistici" ad un paio di personaggi, che comunque non vanno a cambiare la storia
- Sun ken rock: questo è un manhwa (manga coreano). Bella la prima parte che narra della formazione di una gang "in Armani"
I problemi sono: eccessivo fan service pornazzoso (addirittura l'autore stravolge la vita del protagonista per poter dedicare un intero volume, se non di più, a ciò); la narrazione subisce una fortissima accelerata, ingiustificata e insolita per il ritmo che aveva fino a quel momento, negli ultimi volumi (probabilmente perché l'autore voleva iniziare un altro manga, tra l'altro ambientato nello stesso mondo)
- The breaker: come sopra, anche questo è un manhwa. Parla di arti marziali e scuole di arti marziali che sembrano più delle gang. L'ho trovato abbastanza carino, se non fosse che l'autore abbia deciso di punto in bianco di prendersi una pausa. In teoria dovevano essere 2 anni, in pratica avrebbe dovuto ricominciare ad ora
- Hunter x Hunter: mai l'avessi iniziato. È un bel manga, sebbene le ultime saghe fossero tutt'altro che eccellenti. Il problema è uno: l'autore. È pigro come pochi. Di punto in bianco capita che smetta di scrivere e possono passare anche secoli prima che esca un nuovo capitolo, salvo poi fare un'altra pausa
- Shonan Junai Gumi, GTO & co.: questi probabilmente li conoscerete già, però io li consiglio caldamente. Ogni volta che li rileggo mi sale un'ondata di nostalgia