Malazan Italia Forum

Luke Skull-Antonie Rouand. Che ne pensate di loro?

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view post Posted on 27/11/2016, 21:50     +1   -1
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Soldato

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Salve ragazzi sono nuovo in questo forum ma ho visto che ve ne intendete molto di Fantasy. Volevo sapere se qualcuno di voi ha letto La via della collera di Rouand e La compagnia della spada di Skull e commentarli o criticarli insieme anche se ancora le saghe non sono complete. Personalmente trovo più maturo come trame e intrecci Skull ma carente di emotività mentre molto più emotivo Rouand ma troppo lineare cioè senza sotto trame anche se devo fargli le lodi per come è stato capare di ribaltare totalmente il punto di vista dell' intera storia. Tirando le somme direi di preferire Rouand anche se Skull ha parecchi lati positivi. Detto questo ovviamente entrambi sono come due bambini se paragonati a Erikson che sarebbe il nonno :hail:
 
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view post Posted on 27/11/2016, 23:07     +1   -1
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Io non li conosco, ma sto seguendo molto meno le uscite del genere rispetto a qualche anno fa, mi affido a suggerimenti di amici perchè oramai nella fantasy vado su autori che già conosco o su chi di cui leggo recensioni particolari, siano positive o "strane", se poi sono un poco il solito grimdark alla Abercrombie e compagnia devo dire che non mi attirano molto.

Comunque me li segno, se mi dici che son buoni, o anche discreti, libri che valgono la lettura e la spesa li tengo d'occhio, ma sono opere prime da quanto ho capito e magari aspetto qualche loro libro più avanti e anche qualche giro di recensioni.
 
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view post Posted on 28/11/2016, 01:51     +1   -1
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Allora parti dal presupposto che sono libri che di solito uso per spezzare fra i libri delle saghe importanti perché secondo me è sia un bene avere un occhio al futuro per capire chi potrebbe evolversi in qualcosa di interessante, e sia mi torna comodo per non fami venire a noia anche la saga più bella. Detto questo Skull lo sconsiglio per molti aspetti mentre Rouand ha abbastanza carte in regola per diventare importante. Comunque vale la pena di leggerli giusto per alleggerire un attimo dalla tempesta di emozioni trame e intrighi data da Erikson. Comunque secondo me la Trilogia della prima legge di Abercrombie non sarà malaccio, ma è solo una sensazione :thumbup:
 
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view post Posted on 28/11/2016, 11:41     +1   -1
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Rouand l'ho letto circa un anno fa e non mi era dispiaciuto, anche se non mi aveva particolarmente colpito. Dovrei rileggermelo anche perché non mi ricordo quasi nulla di quel libro e per me è decisamente strano.
Skull invece non l'ho mai letto, in rete molti lo hanno giudicato mediocre, poi non so se è vero. Ma se dici che merita ci faccio un pensierino.
Abercrombie è un altro di quegli autori che mi piace però non fino in fondo. I suoi libri sono belli, scrive bene, bei personaggi, belle le scene d'azione ma la trama è molto ridotta e anche l'ambientazione non molto approfondita. Dei libri che ha scritto sicuramente la serie della Prima Legge è quella più famosa, ma io personalmente ho apprezzato più i libri singoli autoconclusivi. Li ho trovati più completi.
 
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view post Posted on 28/11/2016, 11:56     +1   -1
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No Skull non vale nemmeno i soldi spesi. Ancora devo trovare la forza di leggere il secondo ma per me il risultato non cambierà. Non c'è profondità dell'introspezione psicologia sui personaggi, almeno non a livelli decenti. Descrizioni sterili, invenzioni narrative come gli oggetti incantati degli "aumentatori" poco sfruttati nella loro potenzialità. In generale sembra di leggere un cartone animato per ragazzi ma lascio sempre il beneficio del dubbio e spero si migliori. L'unica cosa che mi ha parzialmente soddisfatto è l'intreccio narrativo e le diverse storie nel continente.
 
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view post Posted on 28/11/2016, 21:14     +1   -1
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Non vorrei attirarmi le ire di fans vari ma ... Abercrombie è troppo sopravvalutato secondo me, odi ad Abercrombe in ogni dove, credo sia uno di quei casi tanto famosi perché tanto parlati, ho ancora a noia alcuni suoi pezzi di trama e personaggi poco sfruttati e ripetitivi.
Se questi due sono Grimdark stile Abercrombie e anche inferiori ... be li lascio volentieri li dove stanno allora, almeno finché non ne sentirò parlare meglio.
Ci sono tanti autori e libri meritevoli e da leggere, e non necessariamente sempre fantasy o puramente fantasy.

P.S.:
CITAZIONE (Dolph Slash @ 28/11/2016, 11:41) 
Rouand l'ho letto circa un anno fa e non mi era dispiaciuto, anche se non mi aveva particolarmente colpito. Dovrei rileggermelo anche perché non mi ricordo quasi nulla di quel libro e per me è decisamente strano.

Se ricordi poco nulla Dolph vuol dire che ti ha lasciato proprio poco nulla, se ne evince il valore.
 
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view post Posted on 28/11/2016, 23:12     +1   -1
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Ma guarda io di Abercrombie non ho letto nulla quindi non esprimo commenti effettivi. Però devo dire che Rouand pur non avendo gli intrecci di Erikson ha uno stile di scrittura molto evocativo e charactters ben definiti e con psicologie dinamiche discretamente strutturate, se si tiene conto che è forse il primo libro che scrive. Quindi dico semplicemente di non buttar via un autore solo perchè non è a livelli di Erikson perchè come tutti sappiamo di lui ne esiste e ne potrà esistere soltanto uno. Semplicemente tenere un occhio alle avanguardie e valutarne i pro e contro lo trovo sia utile che avvincente.
 
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view post Posted on 28/11/2016, 23:54     +1   +1   -1

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ho letto i due volumi di Skull e che dire.... mediocre è la definizione corretta. I volumi si lasciano leggere ma di originale non c'è quasi nulla,anzi qualche scopiazzatura è anche molto evidente. Sinceramente non mi sento di consigliarlo,non se prima non si sono letti tanti autori più meritevoli...
 
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view post Posted on 28/11/2016, 23:55     +1   -1
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E si l'ho fatto per anni, ma spesso, spessissimo oramai, le "avanguardie" strombazzate ti fanno gettare soldi e tempo, lo so, seguo il genere da ... troppo :rolleyes:

Comunque il grimdark non è avanguardia, non è di già roba vecchia ma non è di certo nuovo, e non sto criticando il sottogenere in sè, e ci mancherebbe in parte anche Malazan è Grimdark, ma la qualità del libro/autore, figurati che sto leggendo roba degli anni sessanta per dire in questi giorni.

Ma non butto via nulla io, e appunto nemmeno i 10/15 euro per un autore ancora non pronto, se fossero esordi come quello di Scott Lynch allora è un altro discorso, ma per quello ho scritto che li aspetto a prove migliori o cmq meglio recensite, ma tutto questo non mi tratterrebbe dal fatto che se li trovassi in giro da qualche amico etc una sbirciata o mezza lettura gliela darei.

Ripeto c'è tanto da leggere che ne valga il tempo e la spesa, il mio di tempo invece è sempre di meno <_<

EDIT: Ma se sei appassionato fallo ovviamente, non sto criticando te o il modo, l'ho fatto per anni, troppi, pure io :rolleyes:
Magari sto sbagliando io ora e quell'autore invece mi sarebbe piaciuto, vorrà dire che lo recupererò, ma vado anche molto a periodi e stati d'animo nelle letture.

Edited by Taspache - 29/11/2016, 00:10
 
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view post Posted on 29/11/2016, 00:08     +1   -1
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CITAZIONE
Ripeto c'è tanto da leggere che ne valga il tempo e la spesa, il mio di tempo invece è sempre di meno

Allora mi ritengo fortunato di essere ancora all' università e poter stare molto comodamente dietro al genere andando a spulciare nelle avanguardie che molto spesso sono delle :censored: giusto per avere qualche barlume di speranza.
CITAZIONE
ho letto i due volumi di Skull e che dire.... mediocre è la definizione corretta. I volumi si lasciano leggere ma di originale non c'è quasi nulla,anzi qualche scopiazzatura è anche molto evidente. Sinceramente non mi sento di consigliarlo,non se prima non si sono letti tanti autori più meritevoli...

:quoto: Trovo che il setting sia palesemente ricalcato da Martin. Se hai del tempo leggi Rouand che forse potrebbe anche incuriosirti
 
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view post Posted on 29/11/2016, 00:12     +1   -1

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CITAZIONE (Adaephon Delat @ 29/11/2016, 00:08) 
:quoto: Trovo che il setting sia palesemente ricalcato da Martin. Se hai del tempo leggi Rouand che forse potrebbe anche incuriosirti

me lo appunto ma tra libri già presi e altri in wish list la vedo difficile cominciare altra roba :lol:
per dire vorrei iniziare Sanderson, devo completare Moorcock (che personalmente adoro), iniziare le cronache del corvo di Barclay, finire death gate... :rolleyes:
 
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view post Posted on 29/11/2016, 00:44     +1   +1   -1
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CITAZIONE (Adaephon Delat @ 29/11/2016, 00:08) 
Allora mi ritengo fortunato di essere ancora all' università e poter stare molto comodamente dietro al genere andando a spulciare nelle avanguardie che molto spesso sono delle :censored: giusto per avere qualche barlume di speranza.

Si ma, se mi permetti di fare ancora un appunto, non state dietro tanto, o soltanto, alle mode del momento e in specie con autori che si scopiazzano a vicenda, o che inseriscono rapporti sessuali e violenze per fare un fantasy "adulto" mentre in effetti sono solo e quasi sempre espedienti/cavolate per stare dietro alla moda e per vendere, con trame discutibili e personaggi stereotipati o poco meno, quanti autori nuovi stanno emergendo che seguono questa moda oramai?
Troppi, ma di veramente nuovo e valido poco nessuno, o magari qualcuno ci sarà anche ma trattato a mo di Erikson fino a pochi anni fa e quindi nessuno lo conosce, o magari anche qualcuno di questi è bravo, non mi è del tutto dispiaciuto ad esempio Mark Lawrence con "Il principe dei fulmini", perlomeno nel primo volume che è l'unico che ho letto, e solo per come affronta la storia più che per la trama e i personaggi.

Insomma volevo dire, leggete anche qualche classico o qualche autore anche non nuovo ma che veramente lascia/ha lasciato un segno e è degno di essere pagato e letto, queste mode servono a poco se non giusto per qualche oretta a mo di cinepanettone natalizio, spero anche io che magari ne nasca un nuovo erikson ma se le recensioni riportano sempre le medesime cose è evidente che si stanno solo copiando sull'onda della moda del momento.


Ci sono ad esempio vari autori, anche italiani, che si vedono dover vendere i loro libri a pochi euro perché nessuno li supporta, e si fanno invece pagine web su ste trilogie della spada e dello spiedo e del re e regina di fuoco e acciaio spento con aceto e mostarda piccante delle 3 vie etc etc

Va be son un poco polemico se entro in argomento ...

Poi aoh, ognuno faccia come vuole che alla fine tutto fa brodo per imparare ed apprezzare un genere :sisi:


P.S.: Sanderson ad esempio merita, con i suoi difetti e per il fatto scriva troppo ma merita almeno una spesa e una lettura, e infatti è fuori da tutte queste mode, segue la sua strada, con le influenze avute ma con il suo stile e le sue idee.

Edited by Taspache - 29/11/2016, 01:11
 
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view post Posted on 29/11/2016, 10:34     +1   -1
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Taspache secondo me ora ti inca** per quello che sto per scrivere ma lo scrivo comunque. Secondo me un grimdark alla Martin è molto più vero rispetto ad un hight, perchè le divisioni non sono mai realmente nette in buoni e cattivi ma al contrario sono delle perenni sfumature di grigio. Che poi l'hight rispecchi molto più la tradizione di papà Tolkien su quello sono d'accordo.
 
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view post Posted on 29/11/2016, 14:10     +1   +1   -1
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E perché dovrei incavolarmi?
I miei post non sono una disamina del sottogenere, in questo caso il grimdark, ma più generici sulla qualità di un autore/libro e sulle mode del momento.
Ho già detto che pure Malazan è in parte grimdark, non ho nulla contro il genere ma contro questo proliferare di nuovi autori con trame scontate e che si gettano a mostrare rapporti sessuali e violenze gratuite solo per seguire una moda e per vendere, non certo per la loro qualità o quella del libro, sono gratuite poi perché sono ininfluenti sulla storia e la trama, sono messe li appunto e solo per metterle li, Martin non ha inventato nulla è solo furbo e sa scrivere per il pubblico quando vuole.
L'hight fantasy, tanto per dirti fino a 6/7 anni fa avevo categoricamente escluso l'hight da qualsiasi mia lettura tanto ero schifato da quello che girava, per il medesimo motivo avevo sempre rinviato Malazan e poi il medesimo Malazan mi ha fatto cambiare idea, ma non mi piace il 95% dell'hight che gira, mi fa schifo ed è solo un scimmiottarsi tra loro e con Tolkien davanti a loro, Tolkien suo malgrado ha fatto un grande danno al genere, ma non per colpa sua :sisi:

E non è che con lo scrivere di leggere i classici io intendessi Tolkien sia chiaro, non inviterei più nessuno a leggere Tolkien di questi tempi, e la divisione tra tutte le sfumature di bianco e nero non l'ha di certo inventata Martin, gente Martin non ha inventato nulla, ha solo fatto tre bei libri, gli altri sono brodo allungato, risvegliando un genere che sonnecchiava da anni nel Tolkeniano con gli autori più venduti che erano quelli che scimmiottavano appunto Tolkien, come ora il genere sembra avviato ad autori che scimmiottano Martin e il grimdark inutile, modaiolo e inserito solo per vendere, fino a poco fa regnava l'inutile urban per ragazzine adolescenti e gira ancora credo.

Con classici non intendevo solo la fs è ovvio, ma tutto il genere che possiamo inserire nel fantastico, e ci sta pure un certo Borges nel genere non vorrei dirlo, ci sono vari autori di science fiction e non di certo ultimi venuti che scimmiottavano, un certo Gaiman, Miéville, Wolf, qualcosa di Swanwick, persino in vari vecchissimi racconti di Wells si trovano trame più interessanti di quelle di questi autori, perlomeno lui cercava di dire qualcosa d'altro oltre al racconto fs/sf avventuroso in se e per se, Scott Card‎ non è puramente sciencefiction, King è quasi sempre meritevole pur con tutti i suoi alti e bassi, la Hoob è una che non segue mode e scrive bene, Anderson che però rende meglio nella sf imho, Donaldson un altro che cerca di inserire qualcosa di più di scenette per fare lettori, Gemmel in alcuni dei suoi è leggibilissimo etc etc e solo per restare nel settore più fantasy.

Insomma a me non interessa il sottogenere, ho perfino difeso l'urban alcune volte specificando appunto che il sottogenere non si ferma ai libri fatti per vendere alle ragazzine, ma interessa l'autore e il singolo libro, quindi se tu mi specifici che tra il bianco e nero esistono infinite sfumature che Martin rende meglio di Tolkien non hai seguito il mio discorso, tanto per dirti ho iniziato a leggere il Martin sf, che aveva vinto anche qualche premio per racconti sf, prima del 2000 e Asoiaf appunto in quell'anno.
Se poi credi che più una cosa è nuova più è avanguardia e moderna allora mi spiace ma stai prendendo dei granchi ;). Quasi tutti, non tutti ovviamente, questi autori di grimdark seguono solo una moda e non inventano e non fanno avanguardia, non sono in grado di inventarsi nemmeno storie nuove o nuovi spunti come fa Sanderson tanto per dire.

E c'è ancora maggiore avanguardia in tanti vecchi autori e libri di anni fa rispetto a questi.
Anzi li c'è ancora l'avanguardia, nei vecchi autori di punta, che pochi colgono perché pochi sono in grado di avere quelle qualità di autore, perché in questi autori modaioli del momento non c'è praticamente quasi nulla, se non le solite trame ritrite, i solito personaggi ritriti e il tutto solamente condito con scene inutili di violenza e sesso per fare "adulto" e grimdark e dare una parvenza di novità e modernità quando poi invece è solo roba mediocre, scontata e riverniciata per nuovo.
Non devi dire a me, sono nuovi, sono grimdark e dunque sono l'avanguardia, sono cazzate.
Esamina bene di cosa scrivono e come lo scrivono e che trame hanno, quali personaggi hanno, è tutta roba scontata e vecchia e per di più scritta pure male e solo riverniciata per nuovo con qualche scenetta ed intrigo, ma è roba che non porta nulla al genere, e intendo la fantasy, e tanto più al lettore.

Sry il wot ma non me ne accorgo mentre scrivo, comunque non preoccuparti che non mi incavolo mai :rolleyes: anzi mi piace discutere e nel flame da forum o social non cado più da anni ... almeno spero ;)
 
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view post Posted on 29/11/2016, 16:23     +1   -1
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Sulla una parte di quello che dici hai ragione però occhio che anche la critica stereotipata alle nuove uscite è un cliché. Non ho mai detto che esse sono avanguaridie tout court, ma almeno prima di giudicarle definitivamente ritengo sia giusto leggerle e giudicare personalmente senza influenze di sorta. Solo dopo aver fatto questo mi sento di poter criticare e in rari casi apprezzare un' opera nata dal sacrificio di qualcuno. Anche perché poi si finisce nell' accomunare alle proprie idee anche ciò che non si conosce realmente (non letto). Ad esempio nei due autori su cui era nato questo topic non esiste ne "sesso per fare grandi" ne violenze gratuite. Che poi la maggior parte non ha una storyline creata per esprimere un concetto maturo e serio ma per vendere (come nel caso di Skull) è un conto ma dal mio dire Skull è un modaiolo che vuol solo vendere incapace di infondere l'anima in un libro a
CITAZIONE
in questi autori modaioli del momento non c'è praticamente quasi nulla, se non le solite trame ritrite, i solito personaggi ritriti e il tutto solamente condito con scene inutili di violenza e sesso per fare "adulto" e grimdark e dare una parvenza di novità e modernità quando poi invece è solo roba mediocre, scontata e riverniciata per nuovo.

ne passa parecchio. Detto questo le sfumature di grigio nessuno le ha dovute inventare sono da sempre li dove sono cioè sotto gli occhi di tutti, in quanto intrinsecamente parte del genere umano, solo che ahimè pochi hanno la capacità di vederle e ancor di meno di riuscire a infonderle in un libro. Quindi quando si trova un profondo conoscitore delle dinamiche umane (Martin) l'unico atteggiamento qualificabile è il rispetto. Per quanto riguarda Tolkien proprio per i tempi che corrono dove i valori sono violentati e svenduti lo consiglierei veramente a tutti come lettura terapeutica guidata. Se veramente pensi che Tolkien sia solo Frodo Sauron gli elfi e i nani e presumi di poter giudicarlo in base a questo allora, giusto per rimanere in tema di granchi, stai cercando di svuotare un oceano con una conchiglia. Quasi sicuramente il tuo parere non sarà questo (almeno spero) ma sai com'è ribadirlo ogni tanto non fa mai male. ;)
 
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