Malazan Italia Forum

Anche questo e' finito

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bradon
view post Posted on 28/11/2016, 15:25     +1   -1




Ieri ho finito finalmente HoC. Come al termine di ogni avventura Malazan, resta un po' l'amaro in bocca e, quasi sempre, il motivo principale e' che voglio prendermi una pausa ma la saga mi spinge inesorabilmente ad andare avanti. Innanzitutto, apro il post sfatando un mito, anche se (come sempre in questi casi) i giudizi derivano da pareri puramente soggettivi: il finale non mi e' dispiaciuto, anzi!

Un'ennesima battaglia, dopo quella finale di Corallo nel precedente libro, da alcuni punti di vista sarebbe potuta risultare ripetitiva, ma non e' detto. Ad ogni modo, non sono dispiaciuto dal finale scelto da Erikson e, anche sforzandomi, non vedo come avrebbe potuto concludere (o lasciare in sospeso) alcune sottotrame presenti in questo libro.

Punto numero due. Mi piace leggere molto questi libri "in retrospettiva" poiche', bisogna ammetterlo, e' cambiato tanto. Non sono velocissimo nel leggere (ho iniziato i Giardini a inizio Giugno) tuttavia tralasciando la pazza voglia di ricominciare la saga, e' veramente cambiato tanto. Erikson ha iniziato Malazan scrivendo in un modo, e ad ogni libro il suo stile si evolve e si trasforma, questo mi colpisce tanto, perche' ha reso possibile dare ad ogni libro una tonalita' di colore diversa:
- i Giardini: si percepisce l'high fantasy e la complessita' di Malazan, e' uno stile ancora acerbo, preso come libro individuale sarebbe piaciuto a tutti, ma non sarebbe rimasto impresso.
- la Dimora: qui Erikson e' cresciuto tantissimo, ma non solo. A mio parere ha completamente ristrutturato il suo stile, dando una sfumatura completamente diversa all'opera. L'high fantasy e' scomparso, il military entra in gioco.
- Memorie: per quanto riguarda lo stile di scrittura, ho notato pochi cambiamenti in memorie, rispetto al libro precendente, ma ancora una volta cambia tutto, cambia il tipo di fantasy che scrive Erikson, ed e' uno dei punti di forza maggiori dello scrittore a mio parere, non sai che aspettarti. Tralasciando l'epicita' di Memorie, io ora inizio a chiederemi ad ogni libro cosa sto per leggere, un fantasy di tipo epico, high, military, o cosa? E qualunque esso scriva, combacia perfettamente nella saga!
- la Casa delle Catene: ho notato, ancora una volta, un'evoluzione nel suo stile di scrittura, non solo Erikson si legge piu' facilmente, ma buca letteralmente i personaggi, i significati celati tra le righe sono tantissimi, le sottotrame abbondano, Erikson sta crescendo ancora! E si sta veramente avvicinando all'ascendenza...

Ok, chiuso questo piccolo elogio all'evoluzione del nostro amato Erikson, voglio parlare del punto numero tre: Karsa Orlong.
Mamma mia, il Toblakai e' cresciuto tantissimo dall'inizio del libro ma non mi sarei mai aspettato quello che ha fatto nel finale. Vogliamo parlare di come ha ucciso Bidithal? Ma cio' che piu' mi ha lasciato di sasso e' il combattimento con i Deragoth. Quanti altri "umani" avrebbero saputo tener testa e sconfiggere i due segugi dell'Oscurita'? (Qui, parlandone, mi chiedo se gli altri 5 siano ancora imprigionati da qualche parte nel mondo Malazan e coma mai Rake non li controlla). Insomma, Karsa Orlong promosso a pieni voti. Se mi trovassi con una spada nel mondo Malazan preferirei trovarmi faccia a faccia con qualunque ascendente che con il Toblakai.

Punto numero quattro. Le sottotrame. Sono probabilmente il fattore piu' complesso di questo libro, quelle che si faticano a seguire. Sono davvero tante, alcune meno chiare di altro, ma e' incredibile come lo scrittore sia riuscito a far combaciare il tutto nel finale, a dare una risposta (su QUASI tutti i punti) durante la convergenza di Raraku. Seguire il libro non e' stato facile, i punti da tenere a mente sono stati tanti, ma ormai arrivato al quarto libro il lettore ci si abitua!

Punto numero cinque. Cotillon. Non so proprio cosa pensare di lui, in alcuni punti sembra essere molto piu' vicino ad un essere umano che ad un ascendente, sembra provare compassione ed agire a fin di bene, ma da altri punti di vista sembra essere il classico "burattinaio" che, con il suo amico Trono d'Ombra, cela trame e sottotrame, sfruttando altre persone per raggiungere i suoi scopi. (Qui l'abbiamo visto contrastare Bidithal e, indirettamente, il Dio Storpio nel prendersi il frammento dell'Emurlahn, ma la mano ad agire e' stata quella di Kalam). Insomma, prosso a pieni voti anche lui.

Infine, non posso fare a meno di parlare, ancora una volta, di coloro che piu' mi hanno sconvolto emotivamente negli ultimi mesi: gli Arsori di Ponti. L'abbraccio finale tra Ben, Kalam e Fiddler mi ha toccato profondamente, cosi' come le loro reazioni quando sono venuti a sapere di Whiskeyjack. Ora non so cosa succedera', alcuni Arsori sono ancora in vita, ma da qualche parte ho letto che in questo romanzo sono state poste le basi per la nascita dei Bonehunters, d'altronde la canzone Tanno parlava anche della loro rinascita, insomma ho tanti dubbi sul futuro di questi personaggi, che sicuramente ricopriranno sempre un posto nel cuore.

Ora mi appresto ad iniziare una pausa forzata, e sinceramente non so quanto durera', ma presuppongo che massimo due settimane e apriro' Maree. Come sempre.
 
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view post Posted on 28/11/2016, 15:49     +1   -1
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Tieni a mente una cosa quando leggerai Maree: Il tradimento della fiducia mette inevitabilmente in atto un processo di degenerazione catastrofico. Detto questo a Karsa servirebbe un Mappo Trell della situazione anche se probabilmente non lo ascolterebbe come non ascoltava i suoi compagni,che infatti sono stati la chiave di volta della sua evoluzione.
 
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bradon
view post Posted on 28/11/2016, 16:02     +1   -1




QUOTE (Adaephon Delat @ 28/11/2016, 15:49) 
Tieni a mente una cosa quando leggerai Maree: Il tradimento della fiducia mette inevitabilmente in atto un processo di degenerazione catastrofico. Detto questo a Karsa servirebbe un Mappo Trell della situazione anche se probabilmente non lo ascolterebbe come non ascoltava i suoi compagni,che infatti sono stati la chiave di volta della sua evoluzione.

Effettivamente in termini di ascolto e "educazione" Icarium e' qualche passo avanti rispetto a Karsa, dubito che il Toblakai ascolterebbe. :asd:
 
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view post Posted on 28/11/2016, 16:27     +1   -1
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Vabbe è già tanto che ha le vocine in testa :thumbup:
Che poi detta seriamente sono le anime dei suoi compagni infuse nella spada di selce.
 
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view post Posted on 28/11/2016, 17:04     +1   -1
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Ieri ho finito finalmente HoC. Come al termine di ogni avventura Malazan, resta un po' l'amaro in bocca e, quasi sempre, il motivo principale e' che voglio prendermi una pausa ma la saga mi spinge inesorabilmente ad andare avanti. Innanzitutto, apro il post sfatando un mito, anche se (come sempre in questi casi) i giudizi derivano da pareri puramente soggettivi: il finale non mi e' dispiaciuto, anzi!

Due settimane per una pausa vanno più che bene, i libri Malazan sono belli densi ed è meglio "digerire" bene tutto quello che è successo nel libro prima di cominciarne uno nuovo. Senza contare il fatto che così l'avventura della saga ti durerà di più, e secondo me fai bene ad andare "piano" con la lettura in modo da poterti gustare per bene ogni singola pagina.

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Un'ennesima battaglia, dopo quella finale di Corallo nel precedente libro, da alcuni punti di vista sarebbe potuta risultare ripetitiva, ma non e' detto. Ad ogni modo, non sono dispiaciuto dal finale scelto da Erikson e, anche sforzandomi, non vedo come avrebbe potuto concludere (o lasciare in sospeso) alcune sottotrame presenti in questo libro.

Per il finale io concordo in parte, nel senso che ti lascia un po' così. Non essendoci stata una "vera" battaglia l'anticlimax si fa sentire nel libro. Però da un altro punto di vista ho apprezzato molto questa scelta di Erikson che non si è ripetuto con un altro finale alla Memorie di Ghiaccio.

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Punto numero due. Mi piace leggere molto questi libri "in retrospettiva" poiche', bisogna ammetterlo, e' cambiato tanto. Non sono velocissimo nel leggere (ho iniziato i Giardini a inizio Giugno) tuttavia tralasciando la pazza voglia di ricominciare la saga, e' veramente cambiato tanto. Erikson ha iniziato Malazan scrivendo in un modo, e ad ogni libro il suo stile si evolve e si trasforma, questo mi colpisce tanto, perche' ha reso possibile dare ad ogni libro una tonalita' di colore diversa:
- i Giardini: si percepisce l'high fantasy e la complessita' di Malazan, e' uno stile ancora acerbo, preso come libro individuale sarebbe piaciuto a tutti, ma non sarebbe rimasto impresso.
- la Dimora: qui Erikson e' cresciuto tantissimo, ma non solo. A mio parere ha completamente ristrutturato il suo stile, dando una sfumatura completamente diversa all'opera. L'high fantasy e' scomparso, il military entra in gioco.
- Memorie: per quanto riguarda lo stile di scrittura, ho notato pochi cambiamenti in memorie, rispetto al libro precendente, ma ancora una volta cambia tutto, cambia il tipo di fantasy che scrive Erikson, ed e' uno dei punti di forza maggiori dello scrittore a mio parere, non sai che aspettarti. Tralasciando l'epicita' di Memorie, io ora inizio a chiederemi ad ogni libro cosa sto per leggere, un fantasy di tipo epico, high, military, o cosa? E qualunque esso scriva, combacia perfettamente nella saga!
- la Casa delle Catene: ho notato, ancora una volta, un'evoluzione nel suo stile di scrittura, non solo Erikson si legge piu' facilmente, ma buca letteralmente i personaggi, i significati celati tra le righe sono tantissimi, le sottotrame abbondano, Erikson sta crescendo ancora! E si sta veramente avvicinando all'ascendenza...

Erikson migliora costantemente nella scrittura man mano che avanza la saga, però è anche vero che anche il lettore "matura" durante la lettura. All'inizio molti faticano con lo stile di Erikson poi con l'avanzare dei libri la situazione cambia. Capita poi, l'ho sperimentato personalmente, che quando inizi la rilettura i libri sono molto più "facili" da leggere. Il libro è sempre lo stesso ma è il lettore che è diverso.

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Ok, chiuso questo piccolo elogio all'evoluzione del nostro amato Erikson, voglio parlare del punto numero tre: Karsa Orlong.
Mamma mia, il Toblakai e' cresciuto tantissimo dall'inizio del libro ma non mi sarei mai aspettato quello che ha fatto nel finale. Vogliamo parlare di come ha ucciso Bidithal? Ma cio' che piu' mi ha lasciato di sasso e' il combattimento con i Deragoth. Quanti altri "umani" avrebbero saputo tener testa e sconfiggere i due segugi dell'Oscurita'? (Qui, parlandone, mi chiedo se gli altri 5 siano ancora imprigionati da qualche parte nel mondo Malazan e coma mai Rake non li controlla). Insomma, Karsa Orlong promosso a pieni voti. Se mi trovassi con una spada nel mondo Malazan preferirei trovarmi faccia a faccia con qualunque ascendente che con il Toblakai.

Karsa è evoluto in una maniera fantastica, ci viene presentato nella Dimora come il classico Barbaro. Anche qui Erikson si distingue trasformando il solito cliché in qualcosa di più.
Karsa è indubbiamente forte, ma fidati, c'è gente molto più pericolosa e forte di lui nel mondo Malazan. E non sono necessariamente Ascendenti.

CITAZIONE
Punto numero cinque. Cotillon. Non so proprio cosa pensare di lui, in alcuni punti sembra essere molto piu' vicino ad un essere umano che ad un ascendente, sembra provare compassione ed agire a fin di bene, ma da altri punti di vista sembra essere il classico "burattinaio" che, con il suo amico Trono d'Ombra, cela trame e sottotrame, sfruttando altre persone per raggiungere i suoi scopi. (Qui l'abbiamo visto contrastare Bidithal e, indirettamente, il Dio Storpio nel prendersi il frammento dell'Emurlahn, ma la mano ad agire e' stata quella di Kalam). Insomma, prosso a pieni voti anche lui.

Questa è una cosa che ho notato anche io, Cotillion (ma anche Trono d'Ombra), alterna momenti di umanità con altri in cui si avvicina più al modo di fare di un Ascendente. Quello che noi sappiamo è che entrambi sono Ascesi da "poco". Quanto ti cambia un evento del genere? Quanto tempo ci vuole prima di perdere ogni traccia di umanità? I caratteri che ci fanno a pensare a loro come dei "burattinai" senza scrupoli sono necessariamente caratteristiche non umane??

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Infine, non posso fare a meno di parlare, ancora una volta, di coloro che piu' mi hanno sconvolto emotivamente negli ultimi mesi: gli Arsori di Ponti. L'abbraccio finale tra Ben, Kalam e Fiddler mi ha toccato profondamente, cosi' come le loro reazioni quando sono venuti a sapere di Whiskeyjack. Ora non so cosa succedera', alcuni Arsori sono ancora in vita, ma da qualche parte ho letto che in questo romanzo sono state poste le basi per la nascita dei Bonehunters, d'altronde la canzone Tanno parlava anche della loro rinascita, insomma ho tanti dubbi sul futuro di questi personaggi, che sicuramente ricopriranno sempre un posto nel cuore.

Gli Arsori di Ponti sono i miei preferiti, ogni volta che compaiono rimango incollato alle pagine.
Per i Cacciatori di Ossa dovrai aspettare il sesto libro, ma l'attesa merita decisamente.

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Ora mi appresto ad iniziare una pausa forzata, e sinceramente non so quanto durera', ma presuppongo che massimo due settimane e apriro' Maree. Come sempre.

Riallacciandomi al tuo discorso di prima sul tipo di libro che ti appresti a leggere (se è un High Fantasy, un military o altro) anche qui Erikson ti stupirà. Sfido io a trovare un altro autore che ti piazza come quinto libro un volume particolare (in senso positivo) come Maree di Mezzanotte. Che genere è?? Bella domanda. Lo potrei descrivere come un trattato filosofico (sulla differenza razziale, di sangue e tanto altro), con un bel po' di economia e camuffato da High Fantasy :B):
 
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view post Posted on 28/11/2016, 23:35     +1   -1
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Che genere è?? Bella domanda. Lo potrei descrivere come un trattato filosofico

Direi che ogni suo libro è permeato dalla Filosofia sia nella costruzione della storyline che negli stessi ragionamenti dei singoli, infatti a vedere bene ogni libro presenta uno o più characters "filosofi" con filosofie cambiano anche a seconda di chi sono. Ad esempio non è detto secondo me che la filosofia del Decaduto dio Storpio sia prettamente malvagia, infatti girando la cosa può anche andar bene che esso salvi i perduti dandogli un nuovo motivo di esistenza e quindi speranza; solo che poi vanno fatte tutte le accezioni del caso :nono: . Inoltre secondo me per la strutturazione della magia nelle sue possibilità come canali che sono mondi paralleli e mondi paralleli che sono punti nello spazio materiale e quindi in stretto legame mi ricorda molto la teoria delle P Brane in fisica teorica, che dite? :umh:
 
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bradon
view post Posted on 30/11/2016, 09:59     +1   -1




QUOTE (Adaephon Delat @ 28/11/2016, 23:35) 
QUOTE
Che genere è?? Bella domanda. Lo potrei descrivere come un trattato filosofico

Direi che ogni suo libro è permeato dalla Filosofia sia nella costruzione della storyline che negli stessi ragionamenti dei singoli, infatti a vedere bene ogni libro presenta uno o più characters "filosofi" con filosofie cambiano anche a seconda di chi sono. Ad esempio non è detto secondo me che la filosofia del Decaduto dio Storpio sia prettamente malvagia, infatti girando la cosa può anche andar bene che esso salvi i perduti dandogli un nuovo motivo di esistenza e quindi speranza; solo che poi vanno fatte tutte le accezioni del caso :nono: . Inoltre secondo me per la strutturazione della magia nelle sue possibilità come canali che sono mondi paralleli e mondi paralleli che sono punti nello spazio materiale e quindi in stretto legame mi ricorda molto la teoria delle P Brane in fisica teorica, che dite? :umh:

Guarda, non ricordo le teorie del tutto, M-brane incluse, anche se lessi parecchio a riguardo qualche anno fa, l'argomento mi ha sempre affascinato, ma sicuramente l'intuizione e' molto interessante! :sisi:

QUOTE
Riallacciandomi al tuo discorso di prima sul tipo di libro che ti appresti a leggere (se è un High Fantasy, un military o altro) anche qui Erikson ti stupirà. Sfido io a trovare un altro autore che ti piazza come quinto libro un volume particolare (in senso positivo) come Maree di Mezzanotte. Che genere è?? Bella domanda. Lo potrei descrivere come un trattato filosofico (sulla differenza razziale, di sangue e tanto altro), con un bel po' di economia e camuffato da High Fantasy :B):

Non mi sarei aspettato niente di meno da Erikson, sono molto curioso di iniziarlo.
 
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view post Posted on 30/11/2016, 11:27     +1   -1
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Guarda, non ricordo le teorie del tutto, M-brane incluse, anche se lessi parecchio a riguardo qualche anno fa, l'argomento mi ha sempre affascinato, ma sicuramente l'intuizione e' molto interessante!

Prova a leggere la wiki sulla Brane avendo in mente la costruzione della magia in Erikson, diventa più che interessante!
 
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7 replies since 28/11/2016, 15:25   202 views
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