Considerazioni di fine libro

il quarto è un volume più tranquillo, molto interessante ed iniziano nuove trame, non succede molto per gli standart di erikson ma passato quello il quinto è moooooolto bello seguito dal sesto che è a livello di memorie secondo me.

Memorie spiega tanto, e il lettore ha modo finalmente di unire tutti i puntini (o quasi). Molte parti abbozzate o accennate dei primi due libri diventano più chiare e una buona parte delle trame iniziate con i Giardini trovano una conclusione. Questo terzo libro ti dà un senso di appagamento ed epicità molto difficili da replicare, ma Erikson comunque ti stupirà in positivo più volte.





Gruntle è un personaggio che prende molto in Memorie e avrà ulteriori sviluppi nei prossimi libri. Itkovian, come hai detto te, è meno appariscente, meno d'azione, tuttavia regala emozioni come pochi. Personalmente uno dei personaggi che più mi hanno colpito nel libro.


Erikson con le storie di amicizia è davvero bravo, è uno dei suoi punti di forza. In futuro troverai altre coppie memorabili e verranno approfondite molto quelle che hai già visto. In primis Mappo e Icarium.


Anche qui Erikson ci mostra tanti tipi di condizioni umane e relativi effetti.
Poi prima dell'assedio di Capustan ti trovi questa citazione:
Se potete, cari amici, non sopravvivete a un assedio.
Ubilast (il Senzagambe)


Oltre a queste scene c'è ne un altra in particolare che mi è sempre rimasta impressa del libro. Quella in cui Ben lo Svelto gioca a carte al tavolo con Kruppe e non si capacita che lui riesca sempre, in qualche modo, a vincere.
Trovare qualcuno che riesca a mettere così in difficoltà Ben non è poco


Le storie d'amore non sono il punto forte di Erikson, tuttavia quella tra WJ e Korlat è stata presentata meglio rispetto a Paran e Tattersail nei Giardini.


La storyline di Mhybe, alla prima lettura, viene oscurata molto rispetto a tutte le altre. Personalmente la loro storia mi è piaciuta molto di più in rilettura.
Lady Invidia è, a modo suo, adorabile.


Capustan probabilmente è il miglio assedio scritto su un libro fantasy, quello di Corallo è più veloce, forse per tenere il ritmo narrativo alto e anche per non fare un tomo già abbastanza lungo.


Come scritto sopra, è dura essere all'altezza di Memorie di Ghiaccio. Il prossimo libro è quello che soffrirà di più in quanto è un libro di passaggio e non ha l'epicità di Memorie. Comunque il quinto e sesto libro personalmente ci si avvicinano molto a Memorie.

Edited by Dolph Slash - 22/5/2017, 15:01

Urgh non li ricordo questi episodi, domani mi ripasso i punti.

Dovrebbe chiamarsi Munug e sarà richiamato in altre parti della saga, compreso l'ultimo volume. Non risulta essere una figura principale, ma non va dimenticato perché la saga di Erikson vive di questi piccoli dettagli

A quello si lo ricordo bene, come dice Carsit poi ricompare pure

Verissimo, Malazan è godibilissimo anche e grazie a questi particolari, magari secondari, come i raccontini della vita militare, i siparietti comici per smorzare, le amicizie, anche quella che stava per nascere tra Anomander e WJ ad esempio e che racconta bene a differenza forse di come latita nelle storie d'amore, ma sopratutto nell'inizio delle storie d'amore perché quella tra WJ e Korlat non è proprio male.

Insomma si sono d'accordo, ovviamente non poteva essere altrimenti, con quello che scrivi.

Non posso che essere d'accordo con tutto quello che hai scritto.
Personalmente Memorie è un capolavoro, a partire dai due splendidi prologhi.
Già nella prima metà con la battaglia di Capustan si raggiungono livelli che non ho trovato in nessun'altra saga fantasy. Non esagero nel dire che l'Assedio di Capustan sia il più bello (o uno dei più belli, gli altri sono entrambi in Malazan) che mi sia capitato di leggere.
Il libro è un crescendo continuo di emozioni che termina con Corallo. Le parti emotivamente forti sono parecchie. Oltre a quelle classiche come i die assedi, la fine degli Arsori, la morte di Wj e a alle altre che hai citato

possiamo citarne a decine.
Come non dimenticare il sacrificio fatto da Itkovian nei confronti degli Imass. Personalmente quel punto lì mi ha devastato emotivamente.


Io, alla prima lettura, dopo Memorie ho fatto una pausa di 2/3 settimane. Non riuscivo a leggere niente. Mi sentivo svuotato.
Mi raccomando non commettere l'errore di leggere la Casa delle Catene pensando (o sperando) che sia un altro Memorie di Ghiaccio, perchè rimarresti inevitabilmente deluso. E' un libro bello, ma è molto molto diverso. Per cui leggilo quando ti senti mentalmente pronto di affrontare una sfida nuova e soprattutto diversa.