Rettifico parzialmente la mia risposta data poco sopra.
Sì, Ruin in qualche modo cerca di sottrarsi dalla leadership naturale che degli Andi necessiterebbero: eventuali scontri di vedute con Rake ci sarebbero stati.
Se andiamo a pag 313 del suddetto volume, Crepuscolo spiega a Dapple che negli anni di prigionia passati con Ruin ha avuto possibilità di sondare i suoi pensieri più reconditi ed intimi.
Parrebbe che lui si lasci pugnalare perché comprende l'arrivo di un potere inaudito; un potere che corrisponde a questo regno (immagino Lether) e che avrebbe portato con sé Dei Antichi che si sarebbero opposti alla loro campagna di espansione.
Quindi Ruin non vuole appoggiare più l'alleanza con Scabandari perché capisce, semplicemente, di non essere all'altezza delle alleanze delle personalità divine che si sarebbero contrapposte a loro, in futuro.
Rake - prologo sempre del settimo volume - ammette di invidiare la statica pace di Ruin all'interno dell'Azath, che si è sottratto dalle tremende condizioni in cui verseranno gli Andi nei millenni a venire.
Quindi sì, il rapporto tra Rake e Ruin, quando si rincontreranno, non sarà particolarmente idilliaco.
Ah, poi non va dimenticato che Ruin aveva previsto le collisioni di forza future, nonché la precaria alleanza con Scabandari: non avverte minimamente gli Andi del pericolo (ancora: rifugge completamente il suo ruolo di condottiero), li lascia alla mercé degli Edur e si lascia seppellire nell'Azath.
Che personaggio Ruin, davvero ricco di sfaccettature.
Probabilmente guadagnerà moltissimo in rilettura