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| Ieri notte mio fratello si è messo a giocare con mame32, l'emulatore dei giochi arcade che furono in voga negli anni '80.
Più precisamente, il gioco in questione era "The King of the Dragons", picchiaduro a scorrimento orizzontale improntato su un rodato impianto fantasy, compreso anche l'apporto non indifferente del gioco di ruolo.
Il boss del terzo livello è un (relativamente) piccolo drago sputafuoco che si chiama Wyvern.
Siccome il nome mi diceva qualcosa, ho cercato su Wikipedia e ho scoperto che la traduzione di tale nome è viverna: drago (non sputafuoco) di dimensioni minori, di solito contraddistinto da un uncino velenoso al termine della coda.
Può essere considerato segno di sventura o, in un senso più ampio, preludio di un sovvertimento politico.
Quindi Erikson ha inserito il concetto di progenie bastarda per giustificare le dimensioni minori (il Loqui Wyval è abbastanza piccolo rispetto ai draghi), ma al contempo ha onorato la leggenda del wyvern/viverna.
Erikson birichino!
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