| Io penso che Heboric avesse rifiutato prima il ruolo come destriante, conoscendo il suo carattere eclettico.
Comunque i passi li ho riletti.. qualche dubbio c'è in effetti... non so, va molto ad interpretazione. Li incollo qui.
"… Si allungano… si allungano… Cos’è questo rumore? Dove sono? Un milione di esseri… che urlavano, precipitando in una morte terribile. Oh, avevano percorso il tratto oscuro per tanto tempo, privi di peso, vedendo avanti a sé quell’enorme… vuoto. Che, indifferente ai loro litigi, alle loro dispute feroci, li inghiottiva. Completamente. Poi, dall’altra parte, una rete di potere che si estendeva, qualcosa di avido, qualcosa di sempre più forte; e il viaggio assunse, di colpo, un carattere violento, convulso. Un mondo, al di sotto; tanti andarono persi, allora. E, al di là, un altro, stavolta più vasto… «Oh, ascoltaci, così tanti… annientati. Montagne ridotte in polvere, rocce rotolanti nell’oscurità, nubi accecanti che scintillavano nell’aspra luce del sole… e ora, questo mondo bestiale che riempie la nostra vista… è casa nostra?» «Siamo giunti a casa?» Si allungano… mani di giada, grezze, polverose, non ancora lucidate in un sinistro splendore. Ricordo… dovevi morire, Treach, non è così? Prima di ascendere, prima di diventare un vero dio. Dovevi morire prima. Sono mai stato il tuo Destriante? Quel titolo mi è mai appartenuto? C’era bisogno che fossi ucciso? Si allungano… queste mani, queste mani sconosciute, inconoscibili… come posso rispondere a queste grida? Questi milioni nelle loro prigioni frantumate… li ho toccati, una volta, polpastrello contro polpastrello, li ho toccati, oh… le voci… «Questa non è la salvezza. Semplicemente, moriamo. La distruzione…» «No, no, sciocco. A casa. Siamo giunti a casa…» «L’annientamento non è la salvezza. Lui dov’è? Dov’è il nostro dio?» «Te lo dico io, la ricerca è finita!» «Su questo non c’è dubbio.» Ascoltatemi. «Ritorna! Quello di fuori… il fratello!» Ascoltatemi, vi prego. Io… io non sono vostro fratello. Non sono nessuno. Credevo… Destriante… lo sapevo per certo? Mi hanno mentito? Destriante… be’, forse; o forse no. Forse abbiamo sbagliato tutto, tutti quanti. Forse persino Treach ha sbagliato. «Ha perso il bene dell’intelletto!» «Lasciatelo perdere… guardate: la morte, una morte terribile, sta arrivando…» «Pazzo? E allora? Preferisco ascoltare lui che chiunque altro di voi. Ascoltate, ha detto, e così farò.» «Ascolteremo tutti, idiota… non abbiamo scelta, giusto?» Destriante. Abbiamo sbagliato tutto. Non capite? Tutto ciò che ho fatto… non può essere perdonato. Non potrà mai essere perdonato… lui mi ha rimandato indietro. Persino Hood… mi ha rifiutato, mi ha rigettato indietro. Ma… è tenue, sta calando, sto cedendo… «Cedere, cadere, che differenza c’è?» Si allungano. «Che cosa?» Le mie mani… le vedete? Tagliate; ecco cos’è successo. Le mani… tagliate. Liberate. Io non posso riuscirci… ma loro sì, credo. Non vedete? «Parole senza senso.» «No, aspettate…» Non Destriante. Scudo-Incudine. Si allungano… guardatemi, tutti! Si allungano! Guardate le mie mani! Guardatele bene! Si allungano… si allungano verso di voi! Loro… si… allungano…" "Si allungano… sì. Verso di me. Vicine, sempre più vicine. Non fate caso al dolore. Non durerà. Lo prometto. Lo so, perché ricordo. No, io non posso essere perdonato. Ma voi, forse, sì; forse questo posso farlo, se pensate che sia necessario… non so… sono stato io a sbagliare, a toccare… là nel deserto. Non capivo, e Baudin non avrebbe mai potuto immaginare cosa sarebbe successo, come sarei stato marcato. Marcato, sì; ora lo vedo. Marcato per questo, per questo bisogno. Mi sentite? Più vicino… vedete l’oscurità? Lì, è lì che io sono. Milioni di voci, che piangevano, gridavano; voci piene di desiderio… le sentiva… Ah, dei, chi sono io? Non riesco a ricordare. Solo questo è vero. L’oscurità che mi circonda. Noi, sì, tutti voi… possiamo aspettare tutti qui, in quest’oscurità. Non fate caso al dolore. Aspettate con me. In quest’oscurità. E le voci, le milioni di voci, col loro bisogno vasto, insopportabile, corsero verso di lui. Scudo-Incudine, che avrebbe assunto il loro dolore su di sé, perché ricordava un simile dolore. L’oscurità le catturò; fu in quel momento che Heboric Mani-Spettrali, Scudo-Incudine, comprese una terribile verità. Non si può, realisticamente, ricordare il dolore."
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