Bene che ti sia piaciuto! Erikson con Venti di Morte si riconferma nuovamente anche se personalmente non è tra i miei preferiti della saga. Come hai detto te molte trame prendono una direzione ben precisa e la cosa più importante del volume sono i rapporti tra i vari protagonisti che mutano e si evolvono.
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Personaggi stupendi si alternano in questo settimo volume, a parte la storyline di Maschera rossa salvata solo da Toc Anaster a mio avviso.
Maschera Rossa è un personaggio, che alla prima lettura, mi era piaciuto molto e poi totalmente scaduto per la fine che ha fatto. Successivamente l'ho rivalutato parecchio, perché grazie a lui scopriamo un sacco di cose a livello di ambientazione e soprattutto i rapporti tra i vari popoli. Inoltre Erikson ci ricorda che per quanto ognuno di noi abbia degli obiettivi, solo pochi ci riescono.
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Mi hanno toccato profondamente diversi rapporti tra i personaggi, Trull e Onrack come su Maree, Seren Pedac e il suo gruppo "male assortito", Hedge fantasma con Ben e poi con Fid, tutti i cacciatori di ossa e il sacrificio di Beak (veramente tanto forte come scena), Udinaas e suo figlio Rud...davvero tanto pathos.
Concordo con te, tutti questi personaggi tra di loro creano un sacco di emozioni. Beak è l'esempio di come Erikson riesca a farti piacere un personaggio in pochi passaggi e poi ti ritorce tutte le emozioni.
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Karsa mi ha confermato che è troppo troppo forte e nessuno lo può piegare, nemmeno quel maledetto Dio Storpio che mi sta proprio sulle scatole. E i suoi corteggiamenti alla strega sono divertenti quanto assurdi. Icarium anche se appare poco è sempre incisivo con la sua sola presenza.
Karsa è uno dei personaggi che più è evoluto da quando l'abbiamo visto la prima volta. I suoi dialoghi sono uno spasso e ti divertirai molto a leggerli anche nel prossimo libro.
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Theol imperatore e Janath come sua moglie sono una bellissima conclusione per la sua storyline, davvero piacevole da leggere. Adoro Theol e l'incontro con l'Aggiunto e i cacciatori (raccontato attraverso un personaggio che a me piace un sacco, Lostara Yil) è stato davvero breve ma intenso.
Per me le storyline di Tehol, l'Aggiunto e i cacciatori sono tra le più belle del libro.
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Rhulad Sengar e la sua fine che doveva esserci per forza alla fine di questo volume perchè me lo aspettavo e si capiva, sono state di una tristezza infinita e insieme alla sua morte quella di Trull è stata mille volte peggio...ma davvero è morto Trull???non ci posso credere!
Sui due fratelli si potrebbero spendere fiumi di parole. Rhulad è secondo me uno dei personaggi meglio tratteggiati della saga. All'inizio lo odi, per il suo modo di fare, il suo egoismo e la sua "infantilità". Poi con il tempo e le sue morti ripetute, lui matura e si inizia ad empatizzare molto con la sua situazione. Quando Karsa lo uccide ci siamo sentiti tutti un pò sollevati per lui.
La morte di Trull invece è stata una pugnalata al cuore, non me l'aspettavo proprio e ancora mi dispiace per lui.
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Il senso della Storyline degli Shake?
Come detto anche da pelleossa, la storia degli shake avrà senso. Sarà molto importante negli ultimi due libri, ma solo alla fine si capirà l'importanza della loro situazione.
Ora ti aspetta I Segugi dell'Ombra, uno dei libri che più divide i lettori Malazan. Si torna nella familiare Darujhistan, con molti personaggi che ami. Ma sarà un libro molto diverso da quelli che ci sono stati fino ad ora. E' molto riflessivo e filosofico, almeno per il 90% del libro. Una prima parte lenta che in genere definisco la "quiete prima della tempesta", in quanto le ultime 150 pagine sono un turbinio di eventi e di emozioni incredibile. La più grossa convergenza di tutta la saga e rimarrai così
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