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Hyperion, apologia della sopravvalutazione

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view post Posted on 2/7/2018, 09:03     +1   -1
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il sopravvalutatore

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Ho abbondantemente superato la metà di "Hyperion", opera pluripremiata - Hugo e Nebula a valanga - nonché punto di riferimento per gli amanti della fantascienza, gruppetto di stoici a cui io non posso essere ascritto per differente retaggio.
Niente, sto trovando l'opera sì interessante e tutto sommato ricca di spunti, ma forse troppo furbetta - passatemi l'aggettivo - nel prendersi i propri tempi per approdare a poche certezze di worldbuilding.
Un paio di giorni fa ho avuto un piccolo dubbio e sono andato a leggermi la fine del volume per risolvere un sospetto che mi attanagliava da un po': c'avevo preso.
Non nego che un finale di quel tipo non rientri proprio nelle corde; di più, mi demotiva nell'andare avanti.
Certo, i racconti del poeta e dello studioso sono oggettivamente belli perché affrontano con differente approccio di stile tematiche davvero agli antipodi, ma la lentezza esasperante dei primi due racconti, soprattutto quello del generale, non mi invogliano a proseguire all'interno del ciclo.
Mi suggerite di andare avanti? Oppure i volumi successivi sono inferiori a questo?

P.S. I momenti di crisi di fede del caro Padre Duré, quelli che ho portato sul gruppo di Malazan, mi sono sembrati i migliori per intensità emotiva (caratteristica che il più delle volte non riesco proprio a percepire da Simmons).
Non riesco a provare trasporto con la sua scrittura; e dire che il traduttore, Gaetano Staffilano, ci mette molto del suo per restituire la prosa in un italiano ragguardevole.
 
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wmanchester
view post Posted on 2/7/2018, 10:35     +1   +1   -1




Almeno il secondo va letto per forza, il primo è praticamente l'introduzione dei personaggi e della storia (inoltre il secondo libro non è più un insieme di racconti come questo)
 
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view post Posted on 2/7/2018, 10:43     +1   -1
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il sopravvalutatore

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Quindi la qualità dell'opera rimane alta anche con il secondo volume? Dai, spero di ritrovare un po' di motivazione.
 
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Itanep
view post Posted on 2/7/2018, 11:23     +1   -1




CITAZIONE (Carsit @ 2/7/2018, 11:43) 
Quindi la qualità dell'opera rimane alta anche con il secondo volume? Dai, spero di ritrovare un po' di motivazione.

Assolutamente si.
Una curiosità: cosa sei andato a vedere sul finale?

p.s. ottimo che hai aperto il topic :cheers:
 
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view post Posted on 2/7/2018, 13:02     +1   +1   -1
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il sopravvalutatore

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Ho scoperto adesso che la mia foto profilo è stata cambiata. Il ragno di Wario Land 3 <3

SÌ, alla fine mi sono sincerato del fatto che Il volume non mostrasse uno sviluppo narrativo e che scegliesse di far approdare i membri del pellegrinaggio alle Tombe, senza far vedere altro.
Praticamente lo Shrike, il culto e tutte le illazioni sulla Redenzione Finali sono spostate di peso nel secondo volume: il primo libro è un grosso biglietto da visita, ecco.
 
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Itanep
view post Posted on 2/7/2018, 14:25     +1   -1




Esatto.
Hai già letto il racconto del professore con la bambina?
 
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view post Posted on 2/7/2018, 14:28     +1   -1
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il sopravvalutatore

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Il kindle mi segnala 40 minuti per terminare quel racconto. Sì, più di metà l'ho letto e penso sia il migliore assieme a quello del poeta.
 
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Itanep
view post Posted on 2/7/2018, 14:39     +1   -1




è uno dei miei preferiti.
A me è piaciuto molto anche quello di kassad comunque
 
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view post Posted on 2/7/2018, 14:45     +1   -1
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il sopravvalutatore

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Quello di Kassad non l'ho trovato efficace perché si focalizza molto sulla parte action e non "penetra" con dovizia il personaggio principale, intento solo a intrattenersi con Moneta e prendere con leggerezza scelte pesanti come l'abbandono del codice Bushido (regressione della guerra al ventesimo e ventunesimo secolo).
Boh, mi è parso proprio un racconto d'azione, con discese nel pruriginoso, che non aggiunge quasi nulla all'economia di "Hyperion". Magari in futuro il racconto acquisirà valore, ma al momento è quello che ho trovato più debole e verboso :(
 
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Itanep
view post Posted on 2/7/2018, 14:56     +1   +1   -1




A me è piaciuto proprio per la virata action.

Di Simmons mi piacciono molto le descrizioni di armamenti ed equipaggiamenti militari, riesco quasi a sentire i suoni dei caricatori, dei pulsanti e leve che vengono azionati.

Comunque si, in futuro il racconto acquisirà parecchia importanza, soprattutto (ma non solo) per la figura di Moneta
 
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view post Posted on 2/7/2018, 17:15     +1   -1
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CITAZIONE (Carsit @ 2/7/2018, 14:02) 
... il primo libro è un grosso biglietto da visita, ecco.

Ma anche no, da quel che sapevo Hyperion doveva essere un unico libro, il resto è venuto per il successo avuto, e anche per quello ai tempi mi ero fermato sentendo puzza di manovra commerciale, che ora mi si dica da più parti che i seguiti meritano mi fa piacere e li riprenderò appena posso ma i seguiti non pregiudicano quel che è Hyperion in se.

Non capisco davvero queste classificazioni e il voler cercare il pelo nell'uovo proprio dove non bisogna cercarlo, non è questo quello che si deve criticare al libro Carsit, è assurdo continuare a dire che non sia un bel libro a se stante e finito.

Hyperion è un romanzo finito, con un finale aperto come tantissime altre opere vecchie e nuove e future che siano, cosi era nelle intenzioni di Simmons e cosi era stato premiato e accolto favorevolmente in tutto il mondo.

Come dire ora che Dune non lo sia perché ne han fatto vari seguiti etc etc etc (finisco con etc altrimenti mi dilungo troppo ;))
 
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view post Posted on 2/7/2018, 17:27     +1   -1
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il sopravvalutatore

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Infatti la mia tesi è opposta: preso come libro a sé non lo trovo né esaustivo né così profondo nelle tematiche affrontate (se non per brevi sprazzi).
Rispetto all'accoglienza favolosa che ha ricevuto mi aspettavo davvero molto di più; e poi il fatto che nasca come opera autoconclusiva non mi fa migliorare l'opinione verso l'opera, il contrario.
Che devo dire? La trovo molto prolissa e inconcludente.
Buon romanzo sì, ma davvero molto al di sotto delle aspettative che mi ero fatto.

Piccola precisazione: il racconto di Sileno e di Weinstaub - sicuro avrò sbagliato il nome - mi sono piaciuti e hanno provveduto a migliorare di molto l'opinione che mi ero fatto con i primi due racconti.

Altra precisazione: il finale aperto, perché di quello si tratta, è evidente che serva per lasciarsi aperte delle porte per dei seguiti che vadano più a fondo.
Posso credere che l'intenzione di Simmons fosse l'opera unica, ma non mi si venga a dire che la comprensione dell'universo creato sia accessibile con la lettura di questo singolo tomo.
(Ovviamente il tono è placido, non sono arrabbiato .)
 
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Itanep
view post Posted on 2/7/2018, 17:39     +1   +1   -1




Come opera autoconclusiva mi sembra un po' monco.
Faccio davvero fatica a credere che le sue intenzioni erano di non proseguire la trama (almeno con il secondo).
 
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view post Posted on 2/7/2018, 17:48     +1   -1
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il sopravvalutatore

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Come ho detto da altre parti, mi sembra più ascrivibile a un ottimo esperimento letterario che omaggia la fantascienza e spazia su più registri e tematiche per ravvivare la forza immaginifica intrinseca a un genere comunque importante.
Da quel punto di vista "Hyperion" è ottimo; come romanzo, come opera a sé, non lo è troppo.
Ribadisco, sempre che ce ne sia il bisogno, che l'autore è competente, preparato e sa scrivere di mestiere: l'opera è interessante e gli spunti sono troppi affinché possano essere circoscritti in uno spazio piccolo. Quindi ben vengano i tre seguiti che, come detto qui, abbandonano l'impostazione a racconti e si tramutano in romanzi a tutto tondo (scelta corretta).
 
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view post Posted on 2/7/2018, 23:12     +1   +1   -1
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CITAZIONE (Carsit @ 2/7/2018, 18:27) 
...
Posso credere che l'intenzione di Simmons fosse l'opera unica, ma non mi si venga a dire che la comprensione dell'universo creato sia accessibile con la lettura di questo singolo tomo.
(Ovviamente il tono è placido, non sono arrabbiato .)

L'intenzione era quella a meno che lui abbia raccontato frottole ai tempi.

:facepalm: Ma non hai finito il libro non puoi giudicare sulla comprensione dell'universo creato, a quello son più dedicati gli ultimi due racconti.
Porcamiseria dividimi la Gioconda in due, va be quadro a caso Hyperion non è cmq la Gioconda, e poi vedendone una parte mi dici manca di profondità è incompleto e bla bla ...
Il worldbuilding invece è una delle cose meglio riuscite a mio avviso del libro, e giudicato anche in base allo stile di questo, l'espansione terrestre e i vari mondi, l'organizzazione con le varie caratteristiche e l'isolazionismo che hanno preso le varie nazioni/etnie/sette etc una volta sul loro bel pianetino e abbandonata la terra, nella quale invece si puntava, e si doveva farlo ovviamente, sulla socialità e integrazione.


CITAZIONE (Carsit @ 2/7/2018, 18:27) 
Come ho detto da altre parti, mi sembra più ascrivibile a un ottimo esperimento letterario che omaggia la fantascienza e spazia su più registri e tematiche per ravvivare la forza immaginifica intrinseca a un genere comunque importante.

No :disgust1:
Non è assolutamente un esperimento, non ha nulla per esserlo, e non serviva affatto Simmons per ravvivare il sense of wonder della sf di quegli anni, tanto è vero che le citazioni ad altri autori e opere sono palesi, ad esempio nel penultimo racconto, quello della tipa e del "Keats" per intenderci, i rimandi e l'omaggio al cyberpunk e a Gibson è stra-evidente, oppure alla space opera dell'ultimo racconto, alle analisi sul futuro della chiesa e delle religioni presenti in tanta sf nel racconto del prete etc

CITAZIONE (Carsit @ 2/7/2018, 18:27) 
Da quel punto di vista "Hyperion" è ottimo; come romanzo, come opera a sé, non lo è troppo.

Se dici che è ottimo come romanzo lo è pure come opera, perché un romanzo di genere quello è e basta.
Guarda che strano, come opera a se è stato premiato con l'Hugo e un altro premio che non mi risulta sia il nebula ma posso sbagliarmi, e se pure l'Hugo negli ultimi anni si sia svalutato secondo alcuni, i riconoscimenti dati non sono quasi mai totalmente criticabili in negativo.

E basta con sta storia del monco il primo volume o vi porto una pletora di titoli con finale aperto ma ve ne ho già dato un esempio, ma pure Malazan in parte, e cosi ogni buona opera non è mai completamente finita, alcune lo sono di più altre lasciano il "e vissero felici e contenti", tante in particolar modo sono più aperte ma hanno soddisfatto l'intento del libro e dell'autore, è una moda commerciale il fare seguiti, e capisco bene ogni autore che la attua in quanto farei la medesima cosa, meglio che ci pensi subito l'autore che tanto se non li fa lui i seguiti ci pensano ugualmente i figli, o chissà chi ne prende i diritti, a farne danni e guadagni.

CITAZIONE (Carsit @ 2/7/2018, 18:27) 
Ribadisco, sempre che ce ne sia il bisogno, che l'autore è competente, preparato e sa scrivere di mestiere: l'opera è interessante e gli spunti sono troppi affinché possano essere circoscritti in uno spazio piccolo. Quindi ben vengano i tre seguiti che, come detto qui, abbandonano l'impostazione a racconti e si tramutano in romanzi a tutto tondo (scelta corretta).

No anche qui, vi stanno rovinando tutte ste merdate di trilogie e decalogie e porcamiseria non sapete più giudicare un romanzo che vi lascia in sospeso.

Certo, ma è anche inutile dirlo cavolo, che il finale non è un finale ma si interrompe sul più bello, e proprio per quello e dopo aver esaurito i suoi intenti e il suo scopo, a mio avviso è un ottimo finale.
Io perlomeno non ho mai sentito il bisogno pressante di leggerne seguiti, ma siamo lettori differenti evviva le differenze se però non mi si dice che sia un romanzo monco.
Può anche essere stata una furbata di Simmons che aveva già in testa i seguiti e nel caso ha comunque fatto bene a finirlo cosi.

Il punto è che Simmons non è mai stato uno scrittore di sola fantascienza, se ben ricordo non vuole nemmeno essere definito cosi, in Hyperion la usa e come in altre sue opere sf dimostra di conoscerla assai bene, ma fa un po quel che gli pare e dato che è quel che è, e quindi anche un signor conoscitore di tanti generi e letteratura, lui prende spunto sulla struttura da altri libri, prende e mischia generi diversi, stili e costruzioni delle frasi differenti e usa il tutto per osservare e dire la sua della realtà, o semplicemente criticare quel che gli sta sulle palle, e diciamolo.

Lo stile ... ok, ma che palle però mi sembrava evidente e non sono mai entrato in merito.
Premetto che Simmons non è mai stato tra i miei autori preferiti proprio per il suo stile e alcuni suoi difetti, ma nonostante questo io il libro continuo a ritenerlo ottimo, quindi ovviamente per ragioni differenti dallo "stile", ma lo rileggerò prima o poi e vedrò meglio.
Insomma lo stile ... se dobbiamo giudicare solo dallo stile Hyperion probabilmente non ne uscirebbe cosi bene.
Simmons è sempre stato prolisso, anche quando ha scritto romanzi più di azione o horror si è sempre, diciamo, lasciato troppo andare, e proprio questo intendevo quando parlavo di scrittura semplice e fluida nella chat, ma non sono stato capito, il non complicare l'immedesimazione del lettore con notizie inutili oppure con troppe notizie e parole scritte.
Ad esempio, se riesco a darne un idea ma non sono un esperto di scrittura come si deve.
Scrivere: "Pippo camminava in una chiara mattina d'estate verso la villetta del suo amico Topolino, con le mani in tasca canticchiando allegramente tra se un motivetto stupido"
Oppure: "Pippo camminava in una chiara e assolata mattina d'estate sulla strada verso la villetta del suo amico Topolino che lo attendeva impaziente, teneva le mani in tasca e canticchiava tra se, felice e spensierato, l'ultimo motivetto alla moda che descriveva le peripezie di un oca con la coda di cavallo che voleva diventare scienziata di fisica teorica"
Non è la medesima cosa per il lettore, sia pure scrittura semplice in entrambi i casi la seconda è troppo "complicata"

Ma in Hyperion non è proprio quello il problema, o cmq non solo, come detto sopra ha cercato di usare stili e generi differenti e quindi anche tecniche differenti e questo può sembrare strano e di certo va a sfavore di una maggiore immersività, specie per chi non coglie cmq i vari tentativi e generi, o l'intento dello scrittore, o le varie citazioni o almeno l'intendere che l'autore stia citando e omaggiando e si stia cmq ispirando ad altro.
Nella totalità del libro a me questa cosa era parsa ben riuscita, l'idea in se e le idee presenti mi erano sembrate molto ben riuscite, la costruzione del libro e anche il finale mi erano sembrati molto ben riusciti e quindi alla fin fine un ottimo libro, ma quasi 30 anni fa ero un lettore differente, ripeto appena ho tempo cercherò di rileggerlo con tutti i seguiti.
Ma a quanto pare dato che cmq è osannato da più parti non sbaglio e non sbagliavo totalmente, non è tra i miei preferiti in assoluto cosi come non lo è Simmons tra gli autori, ad esempio "Un cantico per Leibowitz" per restare su quello che citavo a inizi discussioni e chissà perché ho in parte associato a "Hyperion" lo ritengo superiore, ma Hyperion imho è un gran bel libro, senza se e senza ma e pure cosi come è senza seguiti.
 
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