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Hyperion, apologia della sopravvalutazione

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view post Posted on 3/7/2018, 06:29     +1   -1
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il sopravvalutatore

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Ho letto e incassato tutto. Termino il romanzo per dare un parere più esaustivo, ovviamente tenendo a mente tutti i punti da te toccati :adminpower:

Edited by Carsit - 3/7/2018, 14:35
 
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view post Posted on 3/7/2018, 12:16     +1   -1
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Ho paura che adesso ti metti ad incassare alla Rocky Joe in attesa del colpo d'incontro che inevitabilmente stende l'avversario, quindi mi preparo a riceverlo :asd:





P.s. off topic: qualcuno qui ha letto il manga di Rocky Joe? Io ricordo solo vagamente l'anime in onda ai bei tempi della mia infanzia ma mi dicevano che il fumetto era molto più profondo e alla fine lui persino muore :cry:

Edited by Taspache - 3/7/2018, 17:03
 
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Itanep
view post Posted on 3/7/2018, 14:38     +1   -1




CITAZIONE (Taspache @ 3/7/2018, 13:16) 
Ho paura che adesso ti metti ad incassare alla Rocky Joe in attesa del colpo d'incontro che inevitabilmente stende l'avversario :asd:





P.s. off topic: qualcuno qui ha letto il manga di Rocky Joe? Io ricordo solo vagamente l'anime in onda ai bei tempi della mia infanzia ma mi dicevano che il fumetto era molto più profondo e alla fine lui persino muore :cry:

Spiacente mai visto o sentito, però non farmi male :(

In ogni caso io concordo con te, Hyperion è un libro stupendo, Simmons è diventato uno dei miei autori preferiti dopo averlo letto.
Per cui non mi picchiare

(scherzo ovviamente) :lol:
 
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view post Posted on 3/7/2018, 16:00     +1   -1
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il sopravvalutatore

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In parte sto iniziando a capire il mio apprezzamento altalenante per Hyperion: Sileno e Weintraub, le uniche due storie che si focalizzano maggiormente sui personaggi e preferiscono i drammi quotidiani, rientrano maggiormente nelle mie corde e sono andati tranquillamente a segno; i racconti che vertono su un'escalation che conduce alla risoluzione del mistero - Duré, Kassad, Lamia - non trovano terreno fertile nel sottoscritto perché io per primo non amo un'impostazione narrativa di quel tipo.
Ah, bella la commistione noir-cyberpunk del racconto di Lamia, che finalmente dà uno spaccato maggiore dell'universo di "Hyperion". La storia in sé la trovo banale, ma immagino rientri in quella necessità di inserire gli stilemi classici della fantascienza d'azione con quel tipo di ambientazione (i riferimenti a Dick, in particolare "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?", si sprecano).
 
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wmanchester
view post Posted on 3/7/2018, 17:15     +1   +1   -1




Hyperion di autoconclusivo per me non ha niente, probabilmente Simmons era strafatto se ha detto che era pensato per esserlo
o magari si riferiva ai primi due, quello si
 
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view post Posted on 5/7/2018, 13:54     +1   -1
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il sopravvalutatore

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Ho terminato ieri Hyperion. Il mio voto definitivo è di 3/5, convertibile in un 6,5.
Non ho apprezzato la deliberata, nonché volontaria, scelta di procrastinare tutta la gestione del mistero ai volumi successivi: il finale, checché ne dicano molti, non è autoconclusivo né esaustivo.
L'intero racconto del Console l'ho trovato debole e adornato di un afflato poetico malriuscito, ma là potrebbe essere anche un limite di traduzione; poi taccio sul riassuntino di tre pagine in cui lo scopriamo spia degli Ouster, poi doppiogiochista, poi triplogiochista, poi il TecnoNucleo sta tramando qualcosa, mentre lo Shrike non presidia le tombe ma è contenuto al suo interno.
Insomma, è partito uno spiegone atomico in cui butta dentro tutto quello non detto in precedenza e non ci si capisce più 'na cippa.
Il finale con loro che cantano e rimembrano "Il mago di Oz" è da salami stagionati in testa.
Quindi finale da bocciare e gestione del background fin troppo avara e furba - queste cose, mi spiace, le faccio pagare.
Note positive?
Sileno: la sua storia e l'incomunicabilità dell'artista con il mondo - si veda il rapporto con gli altri pellegrini - è resa meravigliosamente e tocca l'apice nel toccante momento in cui la sua risata si tramuta in pianto e ammette che nella stesura dell'opera lui non voglia cambiare il passato per trasmettere sensi di colpa, ma cantare il futuro con la speranza a fare da araldo per coloro che verranno (momento bellissimo e non citato da molti amanti della serie).
Weintraub: storia bella, toccante e che delinea con precisione chirurgica la necessità della partecipazione nell'esercizio affettivo (forse è la storia più bella dell'opera).
Padre Loyt e Lamia: del primo ho amato gli sprazzi introspettivi di Padre Duré (riportati nel gruppo di Malazan), mentre il racconto dell'investigatrice, finalmente, omaggia il cyberpunk alla P.K.Dick con un'ambientazione futuristica, cupa, che puzza di fritto e con la capillare presenza di attività giapponesi (vedere "Blade Runner" per conferma).

Non penso di andare avanti perché la scrittura di Simmons non è nelle mie corde perché troppo discontinua rispetto al contenuto gestito e in alcuni momenti non mi è sembrata all'altezza dal punto di vista introspettivo, ma sono contento di aver letto l'opera e ringrazio tutti voi per il suggerimento :)
 
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view post Posted on 5/7/2018, 16:23     +1   -1
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P.s.: ovvio che non è autoconclusivo, uff però, è aperto e fine a se stesso, non doveva per forza spiegarti lo Shrike e compagnia bella, cavolo e si che siamo sul forum di Malazan qui.

Ultimo racconto aveva deluso pure me e son d'accordo, mi aveva infastidito pure che terminasse con quello.

Non è assolutamente Cyberpunk alla Dick, Dick non è cyberpunk Carmine, ne può aver ispirato la nascita in alcuni punti ma non è assolutamente cyberpunk, è approssimativa come affermazione, anche se del film ne han fatto un manifesto del genere il libro di Dick non è cosi come il film.
Può essere che il cyberpunk, anzi quasi certo, ha preso qualcosa da Dick e sopratutto dal film di Scott come dicevo, ma il cyberpunk che tanto ha influenzato film e opere, vedi Matrix, Strange Days, Nirvana, Johnny Mnemonic, Minority Report o Total Recall etc etc per restare su quelli più evidenti, ma un poco tutta la sf da fine 80 in poi è debitrice al genere, ha un solo nome e l'autore di riferimento è William Gibson, è lui a cui chiunque deve fare riferimento se si parla di cyberpunk.
Vedi Neuromante e Monna Lisa Cyberpunk ;)
 
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view post Posted on 5/7/2018, 17:22     +1   -1
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Sì, infatti il riferimento che ho subito ravvisato è la Los Angeles piovosa e umbratile che si scopre all'interno di "Blade runner", non all'interno della controparte letteraria "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?", romanzo che differisce molto dal film: Scott, difatti, cattura il soggetto principale, ma lo spoglia di tutte quelle connotazioni politico-sociali presenti all'interno del libro di Dick.
Il film mi sembra tranquillamente ascrivibile alla corrente cyberpunk; e poi uscì circa 6-7 anni prima dell'uscita di "Hyperion", ergo sospetto un omaggio doveroso da parte di Simmons.
Eventuali altri autori antesignani di un sottogenere non li posso conoscere per ovvi motivi anagrafici (rimango giovine) nonché per il differente retaggio: mi scuso per le eventuali inesattezze.
Sì, Gibson lo conosco di nome e tra i titoli in lista non ho quello da te citato, che è sicuramente il più importante, ma "La notte che bruciammo Chrome".
Sono un amante dei racconti e penso che partirò da quello; inoltre ho in lista "L'antologia di fantascienza-le meraviglie del possibile".

P.S. Se ricordi, ho criticato la chiusura di saga da parte di Erikson perché troppo avaro nel chiudere alcuni percorsi narrativi a mio parere indispensabili all'interno della storia. La stessa critica muovo a "Hyperion"; certo, quest'ultimo è il primo di una tetralogia e il mio scetticismo nasce più dal fatto che mi sia stato venduto - passatemi il termine - come opera autoconclusiva e definitiva.
Purtroppo divento molto acido e insopportabile quando scopro cliffhanger, finali tronchi, risposte perennemente rimandate in futuro, illazioni vaghe che eludono deliberatamente la verità e, più in generale, tutti quei temporeggiamenti per tenere sulle spine il lettore.
Questo è uno dei motivi per cui non vedo quasi mai le serie televisive, purtroppo ancorato a un modus operandi non distante da quello descritto qui sopra.

P.S x2 Comunque, per chiudere, capisco perfettamente i punti di forza dell'opera e sono contento che la maggioranza dei lettori abbia trovato una storia meritevole di lettura.
Alcuni sprazzi dell'opera mi hanno conquistato e almeno 2-3 momenti penso che non li dimenticherò (Padre Duré, Sileno e Weintraub).
 
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wmanchester
view post Posted on 5/7/2018, 19:34     +1   -1




CITAZIONE (Taspache @ 5/7/2018, 17:23)
P.s.: ovvio che non è autoconclusivo, uff però, è aperto e fine a se stesso, non doveva per forza spiegarti lo Shrike e compagnia bella, cavolo e si che siamo sul forum di Malazan qui.

Ultimo racconto aveva deluso pure me e son d'accordo, mi aveva infastidito pure che terminasse con quello.

Non è assolutamente Cyberpunk alla Dick, Dick non è cyberpunk Carmine, ne può aver ispirato la nascita in alcuni punti ma non è assolutamente cyberpunk, è approssimativa come affermazione, anche se del film ne han fatto un manifesto del genere il libro di Dick non è cosi come il film.
Può essere che il cyberpunk, anzi quasi certo, ha preso qualcosa da Dick e sopratutto dal film di Scott come dicevo, ma il cyberpunk che tanto ha influenzato film e opere, vedi Matrix, Strange Days, Nirvana, Johnny Mnemonic, Minority Report o Total Recall etc etc per restare su quelli più evidenti, ma un poco tutta la sf da fine 80 in poi è debitrice al genere, ha un solo nome e l'autore di riferimento è William Gibson, è lui a cui chiunque deve fare riferimento se si parla di cyberpunk.
Vedi Neuromante e Monna Lisa Cyberpunk ;)

Beh un conto è lasciare aperte storyline secondarie e/o non spiegare la provenienza di qualche personaggio, un altro invece è lasciare proprio la storia principale a metà (anzi all'inizio o quasi :lol: ). Questo non vuol dire che Hyperion predo da solo sia brutto o altro, ci mancherebbe.

Per quanto riguarda il cyberpunk invece sono assolutamente d'accordo, tra l'altro proprio ora sto leggendo la trilogia del ponte di Gibson, carina ma Neuromante rimane sempre il mio preferito.

CITAZIONE (Carsit @ 5/7/2018, 18:22) 
La stessa critica muovo a "Hyperion"; certo, quest'ultimo è il primo di una tetralogia e il mio scetticismo nasce più dal fatto che mi sia stato venduto - passatemi il termine - come opera autoconclusiva e definitiva.
Purtroppo divento molto acido e insopportabile quando scopro cliffhanger, finali tronchi, risposte perennemente rimandate in futuro, illazioni vaghe che eludono deliberatamente la verità e, più in generale, tutti quei temporeggiamenti per tenere sulle spine il lettore.
Questo è uno dei motivi per cui non vedo quasi mai le serie televisive, purtroppo ancorato a un modus operandi non distante da quello descritto qui sopra.

Leggerai il secondo quindi (te lo ripeterò fino a che non lo farai o non mi bloccherai ovunque :shifty: )
 
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view post Posted on 5/7/2018, 19:38     +1   -1
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Lo leggerò in futuro, non subito. Promesso :)
 
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view post Posted on 5/7/2018, 20:29     +1   -1
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CITAZIONE (Carsit @ 5/7/2018, 18:22) 
Purtroppo divento molto acido e insopportabile quando scopro cliffhanger, finali tronchi, risposte perennemente rimandate in futuro, illazioni vaghe che eludono deliberatamente la verità e, più in generale, tutti quei temporeggiamenti per tenere sulle spine il lettore.
Questo è uno dei motivi per cui non vedo quasi mai le serie televisive, purtroppo ancorato a un modus operandi non distante da quello descritto qui sopra.

Si ma in questo sono d'accordo, anche io non seguo da anni le serie televisive anche se mi dicono e legga da più parti che molte meritano assai.
Non sono sospettoso se l'autore mi dice "bon questo è il libro, cosi lo finisco e finisce la storia" e poi lascia un finale aperto e se sopratutto io capisco le sue intenzioni e la sua idea del libro, infatti io l'ho letto quando non esistevano seguiti e non erano nemmeno annunciati, cosi come i premi che ha ricevuto sono stati dati in base a quello, il libro in se senza sapere di seguiti.
L'avrei letto magari ora sapendo dei seguiti l'avrei giudicato in base a quel sapere, e tu quello hai fatto e su quello fai poggiare una critica,

Io divento sospettoso se scopro che ci sono seguiti dettati dal successo e non annunciati/voluti prima, infatti poi non ho cmq mai affrontato i seguiti di Hyperion pur sapendo che in gran parte venivano apprezzati.
Ma poi chi lo sa se Simmons non aveva già in testa tutti i seguiti e la storia, penso di si se mi dite che meritano i successivi, e la sua dichiarazione di non aver pensato a scrivere seguiti per Hyperion era data dal suo rapporto con le vendite e/o l'editoria?



P.S.: Se ben ricordo in quella antologia dovrebbe esserci, e li lo scoprii, il racconto "Fiori per Algernon" o "Niente fiori per Algernon".
Poi l'autore ne ha fatto un intero libro e c'è stata anche una versione cinematografica intitolata "I due mondi di Charlie", consiglio tutti e tre a chi conosce certe problematiche o anche solo apprezza buone idee, buoni sentimenti e "poesia".
 
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view post Posted on 5/7/2018, 20:33     +1   -1
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il sopravvalutatore

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Sì, c'è quel racconto e so dell'esistenza del romanzo sviluppato da esso (Simmons lo omaggia all'interno della storia di Weintraub, se non ho capito male).
Quindi Gibson e Keyes entrano di diritto nella mia wishlist :)
 
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view post Posted on 5/7/2018, 20:51     +1   -1
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Non ricordo quell'omaggio di Simmons se c'è, controllerò se ne trovo il tempo, ma il racconto/libro di Keyes è molto più vecchio e non è che Keyes poi si sia ripetuto, è quasi sconosciuto come autore, ma "Fiori per Algernon" è un gioiellino imho, anche il film non era male ma è vecchio pure quello e non so se lo si ritrova da qualche parte.

*cancellato alcune frasi finali del libro che erano un possibile spoiler


Edit: Ho capito ora, va be portate pazienza io devo rimuginarci sopra un po a lungo alle cose, cosa intendevi con omaggio di Simmons a "Fiori per Algernon" ...
Bravo si :sisi: ... ne è senza dubbio ispiratore, io non avevo collegato la cosa ai tempi :facepalm:

Edited by Taspache - 5/7/2018, 22:43
 
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view post Posted on 6/7/2018, 04:42     +1   -1
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E l'idea di quel racconto penso che comunque vada ad attingere soprattutto a "Lo strano caso di Benjamin Button" di Fitzgerald - che ovviamente non ho letto.
Poi non so se Fitzgerald abbia attinto da altre parti per la stesura del suo romanzo :)

Edited by Carsit - 6/7/2018, 10:24
 
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Itanep
view post Posted on 6/7/2018, 09:13     +1   -1




Probabilmente ora verrò pubblicamente linciato ma io ho detestato Neuromante.
Non mi è piaciuto per niente
 
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32 replies since 2/7/2018, 09:02   499 views
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