-Ma Erikson non è considerato fantasy e quindi serie B proprio per queste distinzioni?
-King che citi stanco della querelle, credo proprio quella nata intorno al 2000 di cui poi linko un articolo che aveva fatto parlare molto se lo ritrovo, non si è autodefinito, e da una parte ha fatto bene dall'altra assolutamente no imho, un artigiano invece che un artista della narrativa?
E che se ne dica per me lo è perché appunto l'arte nella narrativa è far immedesimare il lettore e creargli emozioni, oltre a farlo pensare ovvio ma non con libri del cavolo che un editore/critico ti dice che appartengono alla Letteratura, ahhh che bel termine per fregare la gente, i lettori che già leggono poco poi vogliono farlo da radical-chic e da snob e ci capiscono nulla per colpa di autori/libri che nemmeno in cesso aprirei, ma fa nulla si sentono ok perché stanno leggendo letteratura mica narrativa
-Ma statisticamente anche la cosidetta literary fiction non è altrettanto piena di roba scadente? Cavolo è stracolma anche se ora ci vanno giù meno pesante nel definirla tale, e l'intervento delle Le Guin del 2014 l'ho messo anche per indicare quello.
Il problema del fantasy invece sono proprio i critici snob cosi come gli editori, al solito in prima linea, e gli autori scarsi o comunque che gli danno retta, se definiscono che il fantasy sia quello cosa vuoi che facciano gli autori? Vedi le porcate in Italia di qualche anno fa ad esempio dove alle critiche si rispondeva che quello era fantasy e quindi che cosa dovevamo aspettarci?
Proprio gli autori che accettano sia definita arte, vera letteratura delle porcate solo commerciali che si girano in giro con parole da soloni spesso a caso e con tono da sapienti e finti intellettuali.
Per questo King ha rifiutato di definirsi artista e preferisce farsi chiamare artigiano, ma cosi facendo non si risolve la questione, lui vi ha dato solo un calcio, quante idee poi ci sono in parecchi di questi cosidetti libri di vera letteratura?
Spesso, come detto prima girano intorno alla medesima idea, ma con la differenza che se uno è realista e scrive cavolate con una sola idea a detta loro è sempre superiore a uno che scrive fs con mille idee, non sta succedendo tutti i giorni in Italia? Vai da un amico/a che legge Volo e digli che tu leggi fs e vedrai come ti guarda con aria di sufficienza, e tutto è colpa di questa distinzione stupida.
Ma il punto se mi rispondi cosi è che non mi sono ben spiegato, riprovo, hai ragione a dire che il libro fatto bene possiamo considerarlo letteratura ma è sbagliato farlo specificando solo quel termine e usando quei requisiti per farlo, in quanto si crea o si torna a creare una divisione che fa comodo agli snob, agli editori e agli autori realisti scadenti che spesso nemmeno meritano la pubblicazione.
Ogni genere è letteratura quando merita e Erikson rimane, qualsiasi cosa tu dica, narrativa fantasy, quindi io lo chiamo narrativa fantasy o, se proprio vogliamo quel termine, letteratura fantasy, ma è un termine che hanno fatto molto svalutare quello di letteratura cosi come quello di artista e pittore e altre categorie pur di proporre e vendere ciofeche.
Non sono d'accordo che un libro debba avere "uno spessore filosofico, morale, introspettivo, sociale, politico tale da renderlo "eterno"" se poi quello spessore me lo danno bluffando e usando un termine/definizione fatto apposta per vendermi cacate oscure, e leggendolo la gente si bea di quella definizione annuendo su cacate perché sono letteratura, come ad esempio:
"
I gradini da salire sono trentasei, di pietra, e il vecchio li sale lento, con circospezione, quasi li raccogliesse uno ad uno per spingerli al primo piano: lui pastore, loro animali miti. Modesto è il suo nome. Serve in quella casa da cinquantanove anni, ne è dunque il sacerdote. Giunto all'ultimo gradino si ferma davanti al largo corridoio che si allunga senza sorprese al suo sguardo: a destra le stanze chiuse dei Signori, cinque; a sinistra sette finestre, spente da scuri di legno laccato. È l'alba, appena. Si ferma, il vecchio, perché ha una sua numerazione da aggiornare."
...
"Allora sciamano via dalle stanze, senza mettersi panni addosso, neanche passando dal sollievo di un po' d'acqua sugli occhi, nelle mani. Con gli odori del sonno tra i capelli e nei denti, ci incrociamo nei corridoi, per le scale, all'uscita delle stanze, abbracciandoci come esuli di ritorno da qualche terra lontana, increduli per essere scampati a quell'incantesimo che ci sembra la notte. Dispersi dal sonno obbligato, torniamo a costituirci come famiglia e sfociamo a pian terreno nella grande sala delle colazioni come un fiume carsico adesso uscito alla luce, presagendo il mare. Lo facciamo per lo più ridendo."
Che cavolo di porcata è?
Si sta solo facendo seghe mentali con esercizi di stile ma è quasi privo di senso, lo fa da presunto narratore ma il lettore dove lo mette?
Da nessuna parte non lo considera proprio perché tanto lui fa letteratura e quel che scrive se non lo capisci sei scemo tu, lui non deve spiegartelo, che strano che questo metodo corrisponda molto ad altri "artisti" e "opere d'arte" alla moda del momento non è vero? A si ma lui ha anche una scuola di scrittura, finanziamenti statali etc e quindi è un vero artista e lo sai come ha risposto alle critiche piovute sul suo ultimo libro? Dicendo che lui non ha nulla da dire, non ha più intenzione di parlare con la stampa dei suoi romanzi...
Invece "materia di riflessione o studio, oggetto di discussioni che vadano al di la della conversazione sulla trama" mi può star bene, ma l'immedesimazione e la trama, la sostanza, ci deve essere per la miseria è la prima cosa per ogni scritto che non sia un saggio e la buona narrativa di genere la sostanza ce l'ha.
Cavolo cosa è Melville se non narrativa e nessuno lo filava ai tempi poveretto mentre poi è diventato letteratura, o Hemingway e via dicendo ne possiamo citare migliaia.
cit. tua:
CITAZIONE
Per me la distinzione tra letteratura e narrativa d'intrattenimento esiste eccome, e non è un concetto da snob. Per capirci, io adoro i libri di Stephen King che è uno dei miei autori preferiti ma non considero la sua opera letteratura, a parte qualche eccezione (come It)
Ma va bene se mi dici cosi ti propongo una cosa, trovami un romanzo definito come vera letteratura che non sia nato come narrativa d'intrattenimento
Ma ok da quello che contiene possiamo definirlo poi "vera letteratura" o "letteratura di qualità" questo credo tu intenda e sono d'accordo, ma non possiamo restringere dei generi a priori usando questi termini, non possiamo escludere la narrativa per quattro minchiate che ci inculcano dicendo che la narrativa di genere non è "vera letteratura" andiamo a dirlo a Melville che faceva la fame che ora la sua narrativa, o perlomeno Moby Dick ora è "vera letteratura".
O se vuoi diciamo vera arte e veri artisti ma poco cambia e l'impressionismo non è arte superiore all'espressionismo quando è arte ...
e King malgrado i suoi difetti e il suo scrivere come la gente parla è un vero artista per la maggior parte delle cose che ha scritto, e un Maestro imho per tanti autori venduti come "vera letteratura"
Link: Se avete voglia e tempo di leggerlo è molto interessante, è l'articolo che più di tutti, credo, fece esplodere la querelle in America ed è addirittura del 2001, ovvio qui da noi non se ne parlava e ci propinavano autori di "vera letteratura" come ...
>>> www.theatlantic.com/magazine/archi...nifesto/302270/<<<Leggilo Tir se puoi che parla anche di King
EDIT: ops sorry del wot e dei sicuri tremila errori e stile confusionario, ho fatto persino le due e mezza