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| Sul Dio Storpio non mi pronuncio: è oggetto di discussione dell'intera saga nonché fulcro centrale di questo volume.
Questione Kallor: è un umano, come hai constatato, la cui longevità viene ottenuta attraverso "metodi particolari"; e la maledizione triplice che si porta dietro impedisce alla figura sia di ascendere che di preservare una sorta di giovinezza (non è di gradevole aspetto, stando alle descrizioni). Attenzione: Kallor è mortale, ma longevo. Sì, quello che hai detto circa l'interazione con Brood e Rake è corretta (oggetto di questo volume).
Esatto, gli dei antichi venivano nutriti con veri e propri sacrifici, più che con preghiere e culti a loro dedicati. È proprio il sangue a risvegliare K'rul nel tempio, se ricordi. K'rul è benevolo di per sé; il problema è dato dal fatto che gli Dei Antichi traggono poteri dalla via del sangue, un modus operandi che con il tempo ha lasciato spazio a pratiche più "civilizzate" come appunto l'erigere templi dedicati, preghiere e culti. Se ci pensi bene, nel nostro passato non era raro offrire sacrifici agli Dei per accogliere la loro benevolenza (mi vengono in mente gli aztechi, ma sulla storia sono un cane e taccio per carità di patria).
Questione Primo Impero: è appannaggio dei T'lan Imass, il cui focus sarà anch'esso oggetto di questo volume. Il Primo Impero fasullo, quello di cui hai letto nel secondo volume tramite le prospettive di Felisin ed Heboric, è una società di soletaken e d'ivers rappresentata dell'Imperatore Dessimbelackis, anch'esso mutaforma. La follia di quell'evoluzione - Il mutare forma è più sostenibile da razze come i Tiste e T'lan Imass - ha portato a una follia capillare e profonda, il cui unico rimedio drastico è stato il massacro indiscriminato perpetrato dai T'lan Imass (Primo Impero). I T'lan Imass considerano quel gesto come un atto di misericordia. Anche qui ne saprai di più in questo volume.
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