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I Riassunti di "Maree di Mezzanotte" - CAPITOLO 8

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Itanep
view post Posted on 31/12/2018, 11:53     +3   +1   -1




Scena 1
I fratelli Sengar sono partiti per la missione di recupero del manufatto affidatagli dal re stregone.
Con loro c'è Theredas, un guerriero dal volto sfregiato, e suo fratello Midik.
Si trovano ai margini dell'enorme distesa di ghiaccio e vi si inoltrano. Sebbene sia completamente piatta e non si veda nessuno per chilometri, si sentono stranamente osservati, inoltre sopra di loro c'è un baldacchino di ghiaccio [non ho capito sta cosa del baldacchino].
Dopo alcune ore di cammino si imbattono in un profondo e largo crepaccio che decidono di superare passando dal fondo.

Scena 2
Sul fondo si rendono conto che l'intera distesa di ghiaccio si trova appoggiata su quello che un tempo era il letto di un mare. Il sale ha eroso il ghiaccio creando numerose grotte. Gli esploratori trovano un sentiero battuto alcuni giorni fa e decidono di seguirlo.

Scena 3
Seguendo il sentiero arrivano a uno spiazzo sormontato da una grande volta di ghiaccio al cui centro c'è un rozzo altare di pietra con offerte votive intorno. La cosa però più impressionante però è una parete di ghiaccio in cui si trovano imprigionate numerose creature bestiali perfettamente conservate. Alcuni cadaveri si sono liberati dal ghiaccio scioltosi e si trovano riverse ai piedi della parete in decomposizione.

Scena4
Il gruppo torna indietro lungo il sentiero e si accampa per la notte, uno dei membri della spedizione è lievemente preoccupato di aver profanato con la semplice presenza l'altare trovato il giorno prima.
In ogni caso scalano l'altro versante del crepaccio e riprendono il cammino. Trovano alcune enormi impronte di lupo nella neve, capiscono quindi che qualcosa abita la pianura ghiacciata e si allertano ancora di più. Fear afferma che manca una giornata di cammino alla loro meta.

Scena 5
Si accampano nuovamente per un'altra notte e imbastiscono dei turni di guardia; quando Trull va a dormire nella tenda ha uno strano sogno in cui vede Mayen, la moglie di Fear, fare sesso con qualcuno nella foresta. Trull nel sogno è invidioso della donna [o forse dell'uomo che non vede in volto] e quando si risveglia è turbato dal sogno. Esce quindi dalla tenda e trova il fratello, Rhulad, addormentato durante il suo turno di guardia; la cosa lo fa arrabbiare e lo risveglia in malo modo apostrofandolo malamente. Fear si rende conto inoltre che degli estranei si sono introdotti nell'accampamento senza lasciare tracce visibili e hanno rubato loro tutto il cibo. Rhulad giura di non essersi affatto addormentato [sembra che neghi l'evidenza].

Scena 6
Il gruppo riparte ma Trull pensa che il comportamento del fratello Rhulad avrà delle ripercussioni su tutta la stirpe Sengar portandole disonore.
Raggiungono un alto pinnacolo di ghiaccio che svetta sulla pianura. Al suo interno trovano il dono che devono recuperare per il re stregone: una strana spada incastonata nel ghiaccio.
Per liberarla Binidas incanala degli spettri (magia Emurlahn) nella lancia di Trull che deve poi utilizzarla per colpire il ghiaccio. Trull è comunque dubbioso poiché teme il potere malefico della spada.
Nel momento del colpo e della liberazione della spda il gruppo viene improvvisamente attaccato da una moltitudine di piccoli uomini chiamati Jheck. Sono vestiti con pellicce e maschere bianche e utilizzano dei palchi di corna affilati come arma; con loro ci sono anche dei lupi giganti.
Dopo un breve scontro il gruppo Edur sembra in svantaggio ma interviene Rhulad che impugnando la spada magica appena liberata attacca e uccide diversi Jhek ma viene a sua volta trafitto da numerosi nemici, i quali evidentemente vogliono anch'essi impadronirsi della spada.
Poco dopo però, nonostante fossero vicini alla vittoria, i Jheck si ritirano in preda al panico.
Gli Edur si rendono conto che Rhulad è morto e Fear dichiara che è stato un eroe, anche se ha disobbedito agli ordini ricevuti dal re stregone che aveva loro proibito di toccare a mani nude il dono.
Tentano quindi di togliere la spada dalle mani irrgidite di Rhulad ma falliscono. Decidono quindi di impacchettare il cadavere insieme alla spada e riportarlo indietro così ad Hannan Mosag.

Scena 7
Richiudono Rhulad nei teli con la spada e ripartono a tappe forzate verso casa. Fear rivela a Trull dettagli sul sacrificio del fratello e ribadisce che verrà onorato come un eroe.

Scena 8
Iniziano il viaggio di ritorno, una violenta tormenta di neve si accanisce su di loro. Trull, che chiude la carovana a una ventina di passi, per il freddo intenso e le ferite riportate, dopo un giorno di cammino si rende conto di aver perso gli altri.
Mentre cerca di ritrovarli nella bufera viene ripetutamente attaccato da lupi e Jheck riuscendo sempre a uscire vittorioso dagli scontri. Egli è però convinto di essere in un sogno dato dalla febbre e in realtà il suo corpo starebbe congelando immobile nella neve.
Dopo un tempo indefinito però all'improvviso la tormenta cessa e si ritrova al di fuori della distesa di ghiaccio dove ci sono i compagni che lo accolgono in trionfo.

Scena 9
Il gruppo si accampa nuovamente, in attesa dell'arrivo di un gruppo di sciamani Edur in loro supporto. Nel frattempo Trull si rende conto di non aver vissuto un sogno ma di aver sconfitto davvero innumerevoli Jheck nella tormenta.
Alla fine è nuovamente turbato [è sempre turbato o preoccupato sto Trull, praticamente un piagnone] per il potere che stanno per consegnare a Hannan Mosag e rimpiange di non aver fallito la missione di recupero.
 
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