CITAZIONE (Taspache @ 14/11/2019, 21:46)
Vai, chiedi pure, anzi devi
Andiamo un poco OT, ma Mistborn come ti è sembrato?
Ciaoo Taspache
Grazie !!!
Vi chiederò subito... non prendetemi per una 'capra' se già un 'piccolo' dubbio mi assale.
Vengo subito al ''dunque'..nel Prologo (son messo male se già chiedo lumi così presto) a pag. 28 Felisin guardando sua sorella Tavore (diventata l'Aggiunto) pensa '
...Sorella Tavore, la scomparsa di nostro fratello ti ha offeso fino a questo punto? Quanto grandi le sue mancanze , per aver cercato questa riparazione? E poi, per rendere assoluta la tua lealtà hai scelto fra me e nostra madre per il sacrificio simbolico? Non hai capito che Hood stava a fianco di entrambe le possibilità? Almeno adesso la mamma sta con il suo amato marito...'
La domanda è la seguente, Tavore ha ucciso la loro madre (sua e di Felisin) e rendere schiava Felisin stessa per farsi benvolere dall'Imperatrice Laseen a causa della (e qui sta l'altro mio dubbio) 'scomparsa' del loro fratello - Ganoes - (che in realtà non è morto..ma ha disertato ribellandosi all'Imperatrice insieme agli altri Arsori di Ponti)? Leggendo il riassunto del libro che ho stampato per dissipare eventuali dubbi durante la lettura e confrontarmi alla fine di ogni capitolo non ho trovato chiarimenti in merito.
Cosa ne pensi? ho interpretato male il tutto?
In pratica la stagione del marciume è una specie di rivolta (ma non vorrei aver interpretato male ...dato che parla che questa stagione è stata seguita dalla pestilenza) usata dall'Imperatrice come mezzo per disfarsi della nobiltà, placare la rabbia e l'invidia delle classi meno abbienti in modo da avere il totale controllo della capitale dell'Impero, Unta ?
Interpretazione più o meno corretta o sto prendendo una colossale cantonata?
La Casata Paran, a parte il padre e la madre ormai morti, Ganoes è il maggiore, la sorella di mezzo è Tavore (diventata l'Aggiunto dell'Imperatrice) e Felisin la più piccola.
Ti ringrazio per l'aiuto.
Per la tua domanda OT
, su Mistborn .
Piccola premessa, come avevo scritto durante la mia presentazione qua sul forum, io sono 'nato' accanito lettore di SF e al fantasy mi sono avvicinato tramite B. Sanderson (prima lettura trilogia dei Reckoners) e poi di Mistborn e poi ho scoperto Malazan.
Sono , per quel poco che ho letto, due autori per me geniali e bravissimi , diametralmente opposti come stile di scrittura e di ambientazioni.
Sanderson...direi più classico come prosa e come impianto della narrazione, ti guida per mano, ti fa capire e chiarisce a poco a poco il mondo nel quale si svolgono le trame e i personaggi, ti introduce alla 'magia' del suo universo spiegandoti per bene come opera...Erikson è un 'pugno allo stomaco' (in senso buono , ovviamente...per me positivo), diretto, tratteggia personaggi e situazioni con pennellate di pura inventiva, non ti spiega la magia...la devi accettare e comprendere tu...lettore (come avevo letto nei vostri commenti che avevo visto prima di accingermi a leggere Malazan).
Per cui...due autori stupendi ma completamente agli antipodi.
Detto questo...il mio 'giudizio' sulla prima trilogia di Mistborn - Era 1 è più che positivo, grandi personaggi, grande introspezione dei vari attori presenti nella narrazione, per come li ha sviluppati, fatti crescere e maturare, geniale la creazione della magia (allomanzia, feruchemia..come vengono usati i poteri), le varie trame e sottotrame che hanno portato alla venuta del Campione delle Ere, un 'lento crescendo' (Rossiniano
direi..) della narrazione che ha portato ad un finale pirotecnico e (per me) 'commmovente' ...un inno alla vita come l'ho definito sul Gruppo di Sanderson su Facebook. Veramente bello !!! Mi è piaciuto tanto, una trilogia ambientata in un universo cupo e drammatico dove al suo interno si sono mossi personaggi di grande spessore e di grande umanità. Mi è piaciuta tanto l'introspezione e crescita di tre personaggi in particolare, Kelsier, Vin ed Elend con i loro dubbi, tormenti, atti eroici e....lo splendido Sazed. Mi mancheranno..
Se devo trovare un 'difetto' (ma solo per essere 'critici' a tutti i costi
) ...una leggera lentezza all'inizio del secondo libro. Ma riprende immediatamente dopo un centinaio di pagine il ritmo costante che porta ad (comune in ogni libro) ad un finale travolgente.
Ho forse esagerato con le lodi?
A me è piaciuto tantissimo .
A te come è sembrato ?
ancora tante grazie e un saluto
ciao
Mario