| Capitolo 22
Gaskaral Traum, guardia del corpo scelta da Bivatt per proteggere il sovrintendente Brohl Handar, salva l’uomo dall’ennesimo attentati alla sua tenda, il settimo in totale, uccidendo l’assassino. Si tratta di uomini di Letur, che Gaskaral aveva intercettato uno per uno.
Il pugno Keneb e i suoi 600 uomini raggiungono gli squadroni superstiti nel villaggio. I Malazan riuniti, seguiti da centinaia di Edur ad incalzarli, riprendono quindi la marcia verso l’ultima tappa, la vicina Letheras. Giunti in una vasta vallata bruciata dai nemici, scorgono finalmente l’esercito letheri, enormemente numeroso, e pronto a sterminarli.
Inizia la battaglia tra Bivatt e Maschera Rossa sull’antico fondale marino. I K’Chain Che ‘Malle, nascostosi durante la notte sotto il fango del campo di battaglia, colgono di sorpresa i due maghi letheri intenti a preparare la loro magia, uccidendoli sul colpo. I Letheri, frastornati, attaccano. Nel frattempo una truppa guidata da Natarkas,pur contravvenendo agli ordini di Maschera Rossa, assalta le retrovie Edur, ma l’assalto si rivela fallace, perché l’intera compagnia viene colpita sul fianco dai lanceri a cavallo della Rosa Blu, e disintegrata. Natarkas trova la morte.
Intanto, i Malazan raccolti a testuggine osservano un immenso muro magico generarsi dai maghi letheri che li attendevano, grazie ad un rituale intessuto da settimane. Ad un tratto, gli Edur di Hanradi che avevano spinto i nemici fino a quella trappola, si rendono conto di essere stati traditi, e di essere essi stessi in trappola: quell’inesorabile muro magico travolgerà anche loro.
Beak accende tutte i canali che possiede per creare una cupola protettiva attorno ai Malazan. Il Violinista, accortosi che gli Edur inermi si erano avvicinati per cercare protezione, esce dalla cupola e li invita a farsi avanti. Beak decide di proteggere anche loro. L’ondata magica si abbatte, e devasta tutto ...ma la cupola di Beak resiste, pur richiedendo il sacrificio dell’eroico mago. Nel regno di Hood, il Dio stesso lo accoglie. Hanradi si arrende ai salvatori, e il Violinista concede a lui e ai suoi Edur la libertà di tornare nei loro lontani villaggi, a nord.
Nel frattempo, la flotta di Tavore sbarca in prossimità di Letheras.
La battaglia di Q’uson Tapi era diventata un caos multiforme, con i soldati di entrambi gli schieramenti impantanati nel fango del fondo marino, ad uccidersi l’un l’altro. Le cose sembrano però andare meglio ai letheri. Masarch viene ucciso. In maniera de tutto inaspettata, mentre Maschera Rossa cavalca verso Bivatt, il condottiero viene dilaniato e poi ucciso dai suoi K’Chain Che Malle, che subito dopo si allontanano.
Gli Awl sono ormai decimati, quando Toc vede un’armata lontana avvicinarsi. Consegna a Torrent i bambini, ultimi superstiti Awl, e sfreccia arco alla mano verso i soldati letheri che giungevano per sterminarli e concludere la battaglia. Eroicamente, Toc Anaster, un tempo chiamato Toc il Giovane, cade tra le armi dei nemici, dopo aver scagliato ogni sua freccia, senza sbagliare un colpo.
Torrent giunge in prossimità degli stranieri, che si scopre essere i Barghast Faccia Bianca venuti da Genabackis, e guidati da Tool, dalla sorella Kilava e dalla moglie Hetan, figlia del vecchio capo clan ormai morto. L esercito si era nascosto in Tellan, e aveva osservato l’intera guerra, dalle sue origini, compreso il massacro delle spade grigie, in cui Tool pensava di aver perso l’amico. Animato dalla sete di vendetta, era giunto per uccidere Awl e Letheri responsabili di quella carneficina. Quando Tool scopre che Toc era rimasto vivo fino ad allora, e aveva appena perso la vita eroicamente sotto il suo sguardo, il dolore esplode nel suo cuore. Intanto Hetan, togliendo la maschera cremisi dal volto del cadavere di Maschera-Rossa, si rende conto che quest’ultimo è in realtà un letheri.
Bivitt e Brohl Handar capiscono che la morte per mano dei Barghast è ormai imminente, e si salutano con un eroico augurio di morte onorevole.
Venitt Sathad, a Drene, mentre continua il tumulto della guerra civile, pugnala a morte Letur Anict.
|
