Malazan Italia Forum

Breve analisi del volume VII

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view post Posted on 9/12/2019, 12:45     +4   +1   -1
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Permettetemi di scrivere due parole su questo libro, adesso che l'ho concluso. Poche righe sull'esperienza complessiva: è stata la lettura che mi ha impegnato più tempo da quando ho avviato la saga, per tre motivi in particolare: aver prodotto i riassunti mentre leggevo, attività che ha richiesto una certa dedizione ; alcuni palesi difetti dell'opera, di cui parlerò più avanti; un lungo blocco del lettore durato mesi, il primo da quando ho iniziato con Erickson.

Una lettura iniziata quindi difficilmente, ma proseguita fluidamente nelle ultime settimane, fino alla sua conclusione. Ma passiamo alle mie impressioni, a caldo.
Venti di Morte parte con potenzialità straordinarie: ha un cast stellare, forse il più ampio fino a questo punto (tutti gli straordinari personaggi di Maree di Mezzanotte, cui si aggiungono Karsa Orlong e Samar Dev, Icarium e Taralad Veed, tutti i Cacciatori di Ossa con le loro importanti individualità, Onrack, Kilava, Ben, le tre sorelle, Kellanved e Cotillion, Toc e perfino Tool). Ha la più grande convergenza di storyline, maggiore di quella del volume precedente, e ha il vantaggio di partire dal punto di unione di due romanzi indimenticabili come il V e il VI volume.
Ci si dovrebbe aspettare, insomma, l'ennesimo capolavoro. Lo è stato? la mia risposta è no, ma non è una bocciatura.

Il romanzo a mio avviso parte bene, con alcuni capitoli lenti (e dovevano esserlo, perché bisognava descrivere le nuove caratteristiche del neonato impero e delle sue strutture sociali) ma originali: ho infatti trovato estremamente azzeccata l'idea di dipingere fin da subito gli oppressori Edur come oppressi. Il sistema socio-economico letheri è fin troppo radicato e solido per esser smosso dagli Edur, potenti dal punto di vista militare, ma barbari per tradizioni e istituzioni, inadeguati a gestire un mondo "avanzato". In tal senso, la superiorità del capitalismo sui valori arcaici dei popoli barbari è uno specchio della nostra storia.

Tuttavia, nonostante l'inizio originale e azzeccato, basta poco per avvertire i limiti del romanzo: un'eccessiva lentezza narrativa. Ma non è un'esclusiva questione di ritmo, non si tratta di un romanzo lento perché riflessivo, filosofico, o letterario (tutte caratteristiche che io apprezzo fortemente), bensì di una lenta sensazione di ridondanza delle sottotrame presenti. Per circa 2/3 dell'opera, costituiti in gran parte da tematiche di intrigo di palazzo, il romanzo procede stentatamente, tanto da darmi, per la prima volta dall'inizio della saga, la sensazione che Erickson abbia un pò "annacquato" le sue trame, dilungando volutamente capitoli che avrebbero potuto essere ben più succinti. Complotti, alleanze, controalleanze, patti, incontri, dialoghi che danno la sensazione di non sfociare in niente di concreto, e di ripetersi macchinosamente. Tutto ciò genera alcuni momenti di noia che personalmente, per me, sono stati un'autentica novità dall'inizio dell'avventura. Erickson dimostra, insomma, di non essere un maestro del complotto di palazzo, e questo volume sarebbe risultato migliore con qualche centinaio di pagine in meno.

Bisogna però dire che la situazione si risolleva e non poco nell'ultimo terzo di volume, con l'entrata in gioco dei Cacciatori di Ossa. Una linea narrativa che porta brio, ritmo e coinvolgimento nell'opera. Erickson riesce ancora una volta a creare un espediente narrativo bellico nuovo ( e ditemi se è semplice farlo, dopo 7 giganteschi volumi incentrati costantemente sul tema della guerra), grazie all'idea dell'invasione "silenziosa", fatta di imboscate, assalti, rapidi attacchi, avanzando la notte e dormendo di giorno, nascosti dalla magia di Mockra, in acque che si fanno sempre più torbide, movimentate e pericolose con l'avvicinarsi alla capitale. Innovativa e azzeccata, la storyline dei fanti di marina Malazan è senza dubbio la più ispirata del romanzo.

In generale però è tutto il romanzo che aumenta il proprio valore avvicinandosi al finale, un finale che mi ha positivamente sorpreso. Le linee narrative si incastrano e si chiudono in una grande convergenza, con un sapore di epico e conclusivo che Maree di Mezzanotte ( e ora capisco il perché) non mi aveva lasciato. Non è un finale all'altezza dei volumi II, III e VI, ma è un ottimo finale. Finale che, pulizia narrativa, atmosfere e compiutezza a parte, regala il pathos di molte scene tragiche, che obbligano il lettore a salutare alcuni dei personaggi più importanti della saga: Fear, Rhulad, Trull, Kettle, Toc.
L'autore si conferma un gran maestro quando c'è da scrivere di perdita, di sofferenza, di sconfitta, di tormento e maledizione. Mai banale, mai forzato, mai stereotipato.

Erickson fa cadere un impero le cui fondamenta economiche, sociali, politiche, amministrative erano costruite su pilastri d'oro, a causa dell'opera devastatrice di Tehol, che abbatte quei pilastri. Il capitalismo trionfa, è vero, ma ci sono dei limiti alla corruzione che l'oro e la bramosia del potere possono raggiungere senza portare a tragiche conseguenze. La storia è fatta di pagine che si cancellano per essere riscritte. Le cause di tale cancellazione, per Lether, stanno nella sua profonda essenza e nella cecità di un imperatore folle, lontano dalle sue origini e della sua gente, deviato dalle menti bramose e suicida dei burocrati letheri. Il collasso di due popoli corrotti, l'uno dal caos, l'altro dall'oro, è benedetto dalla loro unione. Rhulad, folle come il caos e vestito d'oro, cade. La stirpe Sengar cade. I sogni di conquista degli Edur cadono. I vili Patriottisti cadono. L'impero dei letheri cade, sotto il furore dei suoi stessi cittadini. In questo contesto di morte e distruzione, i Cacciatori di Ossa, complici, fanno il loro trionfale ingresso. E Tehol, sovrano illuminato e innalzato da un popolo rinnovato, si prepara a far sorgere un nuovo sole sulla cenere.

Questo è Venti di Morte. Un ottimo romanzo, con alcuni evidenti difetti di ritmo e fluidità narrativa, che non raggiunge i livelli dei romanzi migliori della saga, ma che si conclude come deve concludersi, lasciando un buon sapore nella bocca di un lettore esigente: il lettore della più grande epopea fantasy mai scritta.
 
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view post Posted on 9/12/2019, 12:51     +1   +1   -1
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Davvero una bella esposizione. Concordo sul fatto che il volume serbi in sé una miriade di sottotrame e forse troppi intrighi di palazzo, alcuni dei quali, complice la convergenza finale, sembrano manovrare così tanto da spegnersi nel nulla.
"Cambiare tutto per non cambiare niente", anche se non saprei attribuire la paternità di questo detto. Penso di non dover aggiungere altro, nonostante il volume mi sia piaciuto tantissimo per tutta la sua durata.
 
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view post Posted on 9/12/2019, 15:45     +1   -1
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CITAZIONE (Carsit @ 9/12/2019, 12:51) 
Davvero una bella esposizione. Concordo sul fatto che il volume serbi in sé una miriade di sottotrame e forse troppi intrighi di palazzo, alcuni dei quali, complice la convergenza finale, sembrano manovrare così tanto da spegnersi nel nulla.
"Cambiare tutto per non cambiare niente", anche se non saprei attribuire la paternità di questo detto. Penso di non dover aggiungere altro, nonostante il volume mi sia piaciuto tantissimo per tutta la sua durata.

Si, se non sbaglio tu ad una prima lettura (non so se sia tuttora così) lo avevi valutato superiore a Maree. Non mi trovo d’accordo con questo, ma devo dire che il finale di questo libro mi è piaciuto molto più del finale di Maree, e come si evince dal topic, molti aspetti del romanzo mi sono piaciuti.

Maree a mio avviso è più pulito, ha una architettura narrativa grandiosa e profonda introspezione nella caratterizzazione dei personaggi, Edur in primis. In Venti di Morte ad esempio mi è mancato questo. Solo Rhulad a mio avviso mantiene una caratterizzazione eccelsa. Il meglio degli altri importanti personaggi si è visto in altri volumi. Tuttavia, ottimo romanzo.
 
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view post Posted on 11/12/2019, 10:02     +1   -1
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Hai fatto davvero un ottima analisi! Concordo anche sul confronto con Maree che è in rapporto è più equilibrato e completo, tuttavia il finale bollente del settimo vince.
Concordo anche sul fatto che i finali più belli siano quelli della Dimora, Memorie di Ghiaccio e i Cacciatori di Ossa, almeno per i primi 7 volumi.
Ora sono molto curioso di avere una tua analisi dell'ottavo volume (quando lo avrai letto ovviamente) dato che è il libro più dibattuto di tutta la saga.
 
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view post Posted on 11/12/2019, 16:25     +1   -1
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Aggiungo una piccola postilla alla tua - ottima - riflessione: il settimo volume è uno di quei volumi che in rilettura guadagna molto di più. Sono tanti i dettagli che fungono da "ponte" tra i primi sei libri e gli ultimi tre. Sono rimasto oggettivamente sconvolto dalla miriade di dettagli, insinuazioni, suggerimenti e richiami mimetizzati all'interno della storia.
 
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view post Posted on 11/12/2019, 23:01     +1   +1   -1
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CITAZIONE (Dolph Slash @ 11/12/2019, 10:02)
Hai fatto davvero un ottima analisi! Concordo anche sul confronto con Maree che è in rapporto è più equilibrato e completo, tuttavia il finale bollente del settimo vince.
Concordo anche sul fatto che i finali più belli siano quelli della Dimora, Memorie di Ghiaccio e i Cacciatori di Ossa, almeno per i primi 7 volumi.
Ora sono molto curioso di avere una tua analisi dell'ottavo volume (quando lo avrai letto ovviamente) dato che è il libro più dibattuto di tutta la saga.

Grazie Dolph! la Dimora e Memorie di Ghiaccio hanno un finale più epico, da lasciare a bocca aperta per la maestosità, mentre i Cacciatori di Ossa ha un finale di gran spessore letterario, per la brillante capacità che ha avuto Erickson di inserire inaspettatamente in un universo hight fantasy il tema del revisionismo storico, alla orwelliana maniera.

Il finale del settimo mi ha colpito per la sua pulizia nel dare una conclusione precisa e convincente alle tante sottotrame che rischiavano di perdersi per aria ( per l'impressione che mi avevano dato durante le prime parti del romanzo). Inoltre ha delle bellissime atmosfere.
Ho già iniziato Segugi, mi sta prendendo perché amo le atmosfere di quel continente, e mi ha già coinvolto il modo in cui sta sintetizzando i volumi 1 e 3. Curiosissimo di leggerlo tutto.

CITAZIONE (Carsit @ 11/12/2019, 16:25)
Aggiungo una piccola postilla alla tua - ottima - riflessione: il settimo volume è uno di quei volumi che in rilettura guadagna molto di più. Sono tanti i dettagli che fungono da "ponte" tra i primi sei libri e gli ultimi tre. Sono rimasto oggettivamente sconvolto dalla miriade di dettagli, insinuazioni, suggerimenti e richiami mimetizzati all'interno della storia.

Questa è una cosa che, se fosse come dici, me lo farebbe ulteriormente rivalutare in positivo, e non poco. E' una delle cose che più amo di questa saga, il "grande disegno narrativo" sempre sotteso e svelato attraverso piccoli indizi e chicche che passano sottotraccia alla prima lettura. Alcune di esse (per i passati libri) le ho colte a posteriori, ma la rilettura deve essere davvero iperstimolante.
 
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view post Posted on 12/12/2019, 10:38     +1   +1   -1
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CITAZIONE
Alcune di esse (per i passati libri) le ho colte a posteriori, ma la rilettura deve essere davvero iperstimolante.

Confermo, la rilettura di Malazan è qualcosa di unico.
Nella mia vita ho riletto anche altre saghe, ma è un "tornare in mondi che piacciono" o in altri casi "minestra riscaldata".
Con Malazan, la rilettura (l'ho fatto fino a Maree di Mezzanotte) è per certi versi migliore della prima volta. Ed è tutto più facile, ti chiedi anche come hai fatto a perderti certi dettagli durante la prima lettura.
Buon proseguimento con i Segugi dell'Ombra!
 
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view post Posted on 16/12/2019, 20:51     +1   -1
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CITAZIONE (Dolph Slash @ 12/12/2019, 10:38) 
Buon proseguimento con i Segugi dell'Ombra!

Librone :sisi:

Attento che parte lento e affronta vari temi e quindi, come ovvio con Erikson, molte storie e personaggi trasversali, per alcuni è anche troppo "impegnato" e pretenzioso per essere un fantasy, ovvio che io non sono d'accordo e per me è uno dei migliori tre della saga.
 
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view post Posted on 17/12/2019, 00:18     +2   +1   -1
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CITAZIONE (Taspache @ 16/12/2019, 20:51) 
CITAZIONE (Dolph Slash @ 12/12/2019, 10:38) 
Buon proseguimento con i Segugi dell'Ombra!

Librone :sisi:

Attento che parte lento e affronta vari temi e quindi, come ovvio con Erikson, molte storie e personaggi trasversali, per alcuni è anche troppo "impegnato" e pretenzioso per essere un fantasy, ovvio che io non sono d'accordo e per me è uno dei migliori tre della saga.

Non credo questo sarà un problema, io non cerco un fantasy di sola azione e avventura ...ho bisogno che ci sia della letteratura sotto, quindi le premesse mi ispirano. Ho già letto i primi capitoli e infatti mi sta piacendo molto!
 
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8 replies since 9/12/2019, 12:45   239 views
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