| Provo a risponderti nel merito del solo SECONDO VOLUME. Mappo e Icarium sono una coppia stranamente assortita del mondo di Malazan; forse non è sbagliato parlare della coppia di personaggi più misteriosa della storia.
Icarium è uno Jagh, ovvero uno jaghut mezzosangue che, in seguito alla auto-prigionia di Gothos all'interno dell'Azath, ha tentato di salvarlo: l'aggressione alla casa Azath, oltre a distruggere la stessa struttura e infrangere un canale (lascio a te scoprire quale, anche se nel romanzo si fa più di un cenno in merito), ha restituito un contraccolpo che ha disintegrato la memoria a Icarium. Egli, ora, vaga senza un preciso scopo; sa solo che deve raggiungere un determinato posto (non si sa se risolutore per gli eventi o comunque per il mondo Malazan) e lo stesso Mappo cerca di farlo desistere dal raggiungimento dalla meta con false piste (aiutato dalla memoria fallace del suo assistito). Il movente di Mappo, oltre dalla paura che l'ira di Icarium possa mettere a repentaglio il mondo, è anche e soprattutto foraggiato dalla sterminata amicizia che li lega. Al termine del volume, se ricordi, Mappo tradisce letteralmente il mondo non consegnando Icarium all'Azath (Gothos voleva sigillare per sempre il figlio). Agisce per egoismo verso gli altri per preservare la sua amicizia. Gothos, inoltre, afferma che gli Innominati - un misterioso gruppo di adepti/fanatici del culto azath, dedito al mantenimento delle strutture azath - hanno massacrato il villaggio Trell di Mappo e fatto ricadere la colpa su Icarium. Questo avrebbe dovuto esacerbare l'odio di Mappo verso icarium, impedendo che il primo sviluppasse sintonia/sinergia con il secondo, sino magari a perseguire degli interessi propri. Ti chiederai cosa c'entrino gli Innominati con Mappo/Icarium? Loro, semplicemente, cercano di mantenere stabile il reticolato delle Azath; il problema è che non sono né lungimiranti né posseggono così tante armi per poter arginare degli elementi così fuori dalla loro portata. Icarium, quindi, viene scortato da un collega perché quest'ultimo dovrebbe arginare i momenti di collera e cercare di controllarlo (non lasciarlo vagare da solo, insomma). Gli Innominati sono quasi dei custodi mortali delle Case Azath e il sistema magico in generale, vista la pericolosità di Icarium e la sua discontinuità mentale che lo avvicina pericolosamente al caos (antitetico rispetto alla rigidità strutturale del sistema magico). Peccato che gli Innominati il più delle volte facciano danni...
Dal libro si viene a sapere che Icarium lascia dei particolari macchinari in zone in cui passa; anche le città/società da lui deflagrate nei momenti d'ira - non si sanno bene i motivi di questa follia - vengono marchiate con la presenza di questi particolari marchingegni. Se non ricordo male, viene detto che questi "cosi" riescono a misurare il tempo e lo stesso Icarium, se ricordi il primo volume, è proprio depositario della suddivisione delle ere: l'orologio segnava il termine dell'era delle Cinque Zanne e l'entrata in quella delle Lacrime della Luna. Per questo passaggio, se hai il cartaceo del primo libro, recupera la parte iniziale di pagina 530; poi scorri a pagina 534 e 535: a cavallo tra le due c'è un piccolo focus sul personaggio. Chiaramente puoi riflettere un attimo sul termine dell'era e prosecuzione della prossima, giacché Rake e Baruk sottolineano come Icarium, essere millenario dispensatore di questi misteriosi doni, sia una sorta di tessitore del tempo capace di anticipare/prevedere sviluppi futuri.
Un'ultima postilla: sul mistero di Icarium non ti verrà detto molto, all'interno della saga. Alcuni dettagli saranno elargiti e dei collegamenti sarà possibile farli; però non ti aspettare una risoluzione totale, perché - posso affermarlo in quanto ho riletto molte parti - l'autore glissa deliberatamente il background del personaggio.
Edited by Carsit - 28/4/2020, 06:54
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