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Da rpg a romanzo: personaggi, chi ha scritto chi?

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view post Posted on 25/7/2020, 21:40     +2   +1   -1

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Mi sono avvicinato a questa saga leggendo di come tutto il materiale fosse stato creato per una campagna ad un gioco di ruolo e di come poi fosse stato trasposto in un romanzo/saga.

Personalmente ho subito notato una differenza di profondità fra alcuni personaggi principali ed altri secondari e come questa sia molto più marcata nel primo libro piuttosto che nel secondo.
Nei Giardini della luna troviamo alcuni personaggi secondari molto complessi, profondi e coerenti e degli "eroi" che sono delle semplici macchiette incarnanti l'esatto banalissimo stereotipo della propria classe. penso a Crockus, Rallik Nom, Murillo e Coll: Ladro ribelle, assassino tormentato venuto dalla strada, bardo incestuoso, guerriero alla ricerca di rivalsa.

Se li paragoniamo a Tool, Lorn, Paran, o lo stesso Fid cui basta esser descritto in due scene secondarie per lasciare un segno, non reggono il passo.
Lo stesso Kruppe, a mio avviso il personaggio giocante uscito meglio, non regge il paragone con Baruk o Anomander Rake.

Guardando con gli occhi di un master abituato a scrivere NPC epici e coerenti per dei giocatori pigri, non posso che sorridere all'idea di Erickson con 4 amici al tavolo:

"allora che vuoi giocare?"
"sarò un assassino"
"Dai dimmi qualcosa di più"
" Sono cupo e senza scrupoli ma tormentato e farei di tutto per gli amici"
"..."

oppure:
"Allora qual'è il piano per entrare alla festa?"
"Mi scopo la padrona di casa!"
"..."
"..."
"vabbè.. tira sto dado e vediamo se funziona"

L'idea che mi sono fatto è che le differenza fra primo e secondo libro non siano completamente imputabile alla maturazione dell'autore ma in parte anche al fatto che il primo sia stato effettivamente "giocato" quindi in parte scritto da giocatori pigri e meno ispirati dell'autore, che poi ha cercato di trasporli caratterizzandoli un pochino meglio.

Dal secondo libro invece sembra aver preso in mano completamente la situazione. La narrazione ha dei tempi migliori e i personaggi vengono sviluppati completamente da lui.

Cazzo se mi sarebbe piaciuto prendere parte ad una partita del genere!

Edited by Carsit - 26/7/2020, 14:06
 
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view post Posted on 26/7/2020, 15:07     +1   -1
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Idem la tua ultima frase e sono anni che ci penso :rolleyes:

Da quel poco che sappiamo pare che Erikson sia stato più autore di alcuni personaggi e delle storie presenti nella saga, mentre Esslemont del mondo e di gran parte del Background, i personaggi a volte da quel che dicono pare quasi se li siano scambiati, Anomander lo giocava Erikson ma nonostante questo poi al momento di scriverlo ha dovuto farlo in terza persona, e credo sia l'unico, perché non si sentiva adeguato a capire e scrivere in prima persona un personaggio di tale portata.

Per il resto devi sapere che Erikson e Esslemont hanno sempre dichiarato di essersi giocati quasi tutte le avventure e i personaggi della saga, in effetti anche nei Giardini non puoi, e per quel che mi riguarda è la prima cosa che ho notato dalle prime pagine, non avere l'impressione di un grande background che gira tutto intorno alle vicende, e non sto qui ad elencare tutto, ma T'Lan Imass, Impero e aggiunto, Tiste Andiii con la Progenie della luna che da dove arriva sta cosa volante, Anomander e la sua spada e perché una spada del genere, il Tiranno Jaghut, le vecchie battaglie, i vecchi trascorsi dell'esercito e Kruppe con la sua dimensione onirica, per la miseria che bel personaggio Kruppe e quanto assomiglia a certi miei vecchi pg mezzi matti e quanto mi sarebbe piaciuto giocarlo al meglio e la Guardia Cremisi etc etc etc.
Insomma se sei un vecchio DM come me e che badava alla coerenza e credibilità puoi avere un idea del genere di BG altrettanto coerente che deve esserci sotto, impressionante, e come dicevo quella è la prima impressione che ho avuto leggendo GOTM, doveva per forza esserci sotto un gran lavoro e tante, tante, tante storie.

Devi tener presente poi, ma forse lo sai già, che i Giardini è comunque nato quasi dieci anni prima del resto della saga e cioè dalla Dimora in poi, tra le altre cose e per curiosità pare che la Dimora dovesse essere il terzo libro e non il secondo, in più è nato quasi come un libro script per eventuale trasposizione televisiva o cinematografica e per Erikson che eseguiva scavi archeologici in giro per il mondo era stata di certo una passione secondaria o sogno in prospettiva quello di diventare scrittore a tempo pieno, già dalla Dimora vedi che migliora nella scrittura e gestione delle trame, i Giardini però hanno anche un certo tipo di fascino naif che non era del tutto male in fondo, e la sua capacità come scrittore dalla Dimora in poi e quindi quasi dieci anni dopo i Giardini e via via di anno in anno sarà un crescendo continuo nella saga, cosi come sarà un gran crescendo la consapevolezza, magari non immediata ma con riflessioni e riletture, di tutto il background costruito ... te ne accorgerai.

Mi piace molto la tua ipotesi di Giardini della Luna come prima avventura giocata oltre che primo libro, potrebbe essere vera e sarebbe quasi da farne una domanda a Erikson :ahsisi:

Guarda proprio ieri sera rispondendo su un thread del nono volume avevo scritto una cosa che appunto da ex giocatore e dm scrivo da anni su Malazan:
CITAZIONE (Taspache @ 25/7/2020, 18:20) 
Insomma Malazan si conferma sempre più una saga di storie su storie che nascondono altre storie su storie, un background enorme, mi immagino quando tutto è nato dal gioco da tavolo quanto dovevano esserne immersi e affascinati Erikson e Esslemont

Quindi immagina quanto anche io avrei desiderato far parte delle loro giocate e costruzioni del mondo! ^U^

Edited by Taspache - 27/7/2020, 01:02
 
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view post Posted on 26/7/2020, 15:59     +1   -1
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Credo che anche il fatto che sia stato ideato in origine come script televisivo/cinematografico come è stato detto abbia inciso sui personaggi più anche il fatto che Erikson non era ancora uno scrittore a tempo pieno. Un esempio è la scena sui tetti con i sicari che la prima volta che la lessi mi diede proprio un taglio cinematografico con il rapido cambio di punti di vista.
Portando un altro esempio che Erikson aveva fatto in una intervista a lui e Esslemont che aveva pubblicato sulla sua pagina FB, nella stesusa del copione dei Giardini gli era stato suggerito di metterci mano per renderlo più appetibile per un potenziale pubblico. Tra queste cose l'inserimento di Crokus come personaggio con cui il giovane pubblico si sarebbe potuto identificare. Ma Erikson e Esslemont non l'avevano mai pensato fino a quel momento.

Io non ho mai partecipato ad una sessione di gdr ma dalle vecchie mappe e cartine che i due hanno utilizzato per le loro sessioni, i dettagli, i particolari, si capisce quanta passione ci abbiano messo per creare tutto questo background
 
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view post Posted on 26/7/2020, 16:17     +1   +1   -1
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Infatti mi pare che abbiano più volte detto che Crokus è uno dei pochissimi personaggi che non hanno mai giocato, e la cosa in effetti la si "sente" molto e non solo nei Giardini, rimane sempre un personaggio abbastanza piatto Crokus a mio avviso.

Edited by Taspache - 27/7/2020, 00:52
 
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view post Posted on 26/7/2020, 16:59     +1   -1
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Tra tutti i personaggi credo sia quello che si trascina a fatica più di tutti
 
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view post Posted on 27/7/2020, 08:58     +1   -1

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no non avevo letto niente di tutto ciò, sapevo solo che l'idea veniva dal materiale usato in un gdr.
Io la scena introduttiva di crokus l'avevo invece letta come un chiaro inseguimento alla dnd, in cui si corre, si superano/falliscono ability check, ogni tanto si schivano/subiscono colpi che l'inseguitore prova a lanciare, ogni tanto arriva la mano del DM a "salvare" il pupo Crockus da un colpo critico partito dal sicario (leggasi moneta di Opon).
E crockus mi dava l'idea dell'amico incuriosito dal gioco che si accolla a una avventura già partita; quindi un PG di primo livello aggiunto successivamente ad un gruppo di 4 giocatori di terzo/quarto livello che quindi hanno già il loro Patron (baruk) e le loro side quest aperte dalle scorse avventure (conflitti con la coorporazione dei sicari / rivendicazioni di Coll).
Nessuno mi leva dalla testa che Oponn rappresenti la proverbiale "imparzialità" del DM.

Quando si butta un pg di 1o livello in un avventura di 3o o 4o la difficoltà sta proprio nel mantenere un coefficiente di difficoltà adeguato per il gruppo evitando che il pupo vada giù al primo colpo, il tutto mantenendo una certa coerenza; non ci si può limitare a sparare sempre sul Tank o a ridurre i danni sul pupo, perchè appena perdi di coerenza qualcosa scricchiola nel mondo e perdi anche i giocatori... donare una moneta fortunata al pupo lo trovo un espediente geniale.
 
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view post Posted on 8/8/2020, 11:40     +1   +1   -1
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Si, il primo libro ha decisamente una struttura di quel tipo, stilisticamente come romanzo ha tanti difetti. Dal secondo in avanti Erickson prende le redini di una scrittura più convenzionale e diventa un vero romanziere, un ottimo romanziere. I libri da lì in avanti hanno una gestione del ritmo da manuale, così come la struttura narrativa, la costruzione dei personaggi, il posizionamento dei colpi di scena e i finali scelti.

I giardini sono un palese esperimento a metà tra un romanzo, un insieme di racconti, gioco di ruolo e sceneggiatura cinematografica. Il libro meno riuscito tra tutti, che però si fa apprezzare per la grande ambientazione e il profondo alone di mistero su cui si regge.
 
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