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| la parte di Maschera Rossa a me piacque tanto. Veniva detto all'inizio del libro - sfrutta il "chi cerca trova" qui nel forum - che gli Awl avevano la mania di rapire bambini letheri per renderli loro protetti e/o ostaggi. maschera Rossa è un ostaggio, e il padre suo continuo a perseguitarlo perché è chiaro che veda in lui uno straniero; un possibile traditore che non può e non deve avere il controllo delle tribù ( "non sono degno più di chiunque altro a maneggiare queste armi Awl?" ). Difatti viene allontanato, quando Maschera Rossa chiede la riunificazione degli Awl sotto la sua sovrintendenza.
Anche io sono d'accordo sul trovare la rinascita di hedge un po' fastidiosa. Mi piace il personaggio e trovo persino emozionante il suo viaggio verso al refugium (parla con Imroth; vede il trono di ghiaccio), però, come per altri personaggi, lo avrei voluto morto definitivamente; idem i personaggi alla Brys Beddict o Kalam, visibilmente "raccomandati" per essere ripescati nei volumi successivi. Comunque capisco il discorso di chi voglia vedere più attivo un personaggio che magari non aveva ancora dato tutto tutto a livello narrativo.
Beak è uno dei personaggi letteralmente spartiacque della saga, forse uno dei più iconici. Penso sia impossibile dimenticarsi di lui, anche perché si configura come uno dei pochissimi davvero innocenti. Che paga il prezzo più grande in nome di un'amicizia non contraccambiata (i cacciatori) e di un amore platonico (Faradan Sort). Persino Hood accantona il protocollo per accoglierlo nel piccolo paradiso personale. È il giusto "riposo" concesso a un innocente che ha davvero dovuto patire troppo nel breve percorso di vita.
La morte di Trull è una delle più efferate e feroci: primo, avviene a tempo scaduto, quando oramai la cascata degli eventi si era fisiologicamente rallentata; e due, perché a commetterla è una volgarissima guardia di palazzo, mossa da intenti razzisti e capace solo di pugnalare alle spalle (come alla fine si rivelano individui di questo genere). Ricordiamo che trull sengar ha fronteggiato Icarium nel sesto e tenuto testa a Silchas Ruin in questo volume. È davvero amaro constatare che si possa morire in maniera stupida e con una giustificazione che non vada oltre le recriminazioni livorose di un omuncolo. È quasi un oltraggio a tutto il percorso fin lì sostenuto, ma la morte non guarda quello al momento del dunque. Ecco, un mio piccolo rimpianto di Malazah può essere racchiuso in questa parentesi, ove finalmente Erikson si sveste dai panni del "generoso" e interrompe definitivamente un percorso. Avrei voluto che ci fosse lo stesso per Duiker, Brys e un altro paio che non posso nominare.
Edited by Carsit - 1/8/2020, 06:59
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