| Scena 11
Wither trova Kettle e le chiede di salvare lo schiavo tramite il suo sangue, lei obbedisce.
Scena 12
Iron è malmesso e cerca disperatamente di prendere fiato per qualche secondo ma gli dei non gli danno tregua. Arriva Ublala che con l'enorme ramo colpisce più volte e mette fuori gioco uno dei Toblakai. Poi ne afferra un altro da dietro immobilizzandolo e stringendolo. Questo permette al Dichiarato di prendere coraggio, ignorare il dolore e continuare a combattere. Ne restano tre.
Scena 13
Bugg arriva sul luogo del massacro di Tehol, si incazza e per un attimo perde la ragione emettendo un ruggito potente. Tredici Edur implodono nel sentirlo e muoiono in malo modo. Rimane solo Theradas Buhn, colui che ha dato il colpo di grazia a Chalas, a cui Bugg rivolge queste parole: "Ti sto mandando a casa mia." Il guerriero scompare per apparire nel canale di Bugg, nell'acqua scura. La pressione lo ammazza.
Il servo si riprende, raccoglie il corpo di Tehol e se ne va.
Scena 14
Trull ragiona sul significato del potere, maestosamente rappresentato dai Letherii nell'Eterno Domicilio, un potere che da a quel popolo delle certezze. Lo stesso però che stanno per conquistare loro, gli Edur.
Rhulad si trova davanti alle porte del palazzo, negli occhi un velo di pazzia. Mosag si offre volontario per entrare per primo assieme ai K'risnan che trascinano due grossi sacchi di cuoio. Seguono i fratelli Sengar.
Scena 15
Il Primo Consorte appare a palazzo e comunica a Brys, sorpreso di vederlo tornare, la situazione in città. compresa la dipartita di Moroch. Poco distante il Ceda si alza in piedi e si sistema quando sente le porte aprirsi in fondo alla sala e i primi nemici avanzare. Turudal dice a Brys che Kuru Qan ha fatto un ottimo lavoro annientando il demone soggiogato dagli Edur e gli spiega che la posizione scelta dal mago non è affatto casuale: ha dipinto la mattonella sotto di lui che ora contiene tutti i poteri della Cedance alla quale potrà attingere.
Arrivano Mosag & co, tentano di scacciare il vecchio a parole, in risposta lui gli chiede di cercare il demone che ha incatenato nel mare. Il Re Stregone si incazza.
Inizia la battaglia magica e alla prima ondata i K'risnan muoiono. Resta solo Binadas e Fear cerca di spostarne il corpo svenuto per metterlo al riparo. Enormi poteri si scontrano e Mosag sta per avere la peggio quando mette mano ai sacchi che ha portato e da essi ricava una rinnovata energia distruttiva da contrapporre al vecchio Letherii.
Quando Fear si accorge che Mosag sta per soccombere, chiede disperatamente a Trull di lanciare la sua lancia contro il Ceda. Il giovane è attanagliato dai dubbi ma infine, spinto dal senso di responsabilità verso il suo popolo, scaglia la sua lancia in un colpo perfetto e micidiale, colpendo Kuru Qan al fianco. Questi cade lontano dalla mattonella dipinta che si frantuma. La battaglia si conclude.
Scena 16
Nel "tumulo" Wither e Kettle assistono alla comparsa di una figura scheletrica, con pelle cadaverica e lunghi capelli bianchi che si rivela essere il padrone di Wither ovvero Silchas Ruin. Questi chiede le spade a Kettle, procurate in precedenza da Brys Beddict.
Wither, un tempo Killanthir, Terzo Alto Mago della Sesta Schiera, un Tiste Andii, si offre per andare ad aiutare il Wywal nel tenere occupata la "cosa" che fino a poco prima imprigionava Silchas.
Scena 17
Corlo è esausto per lo sforzo di tenere a bada gli dei. Uno è messo male nell'abbraccio di Ublala. Il Dichiarato, nonostante le eccellenti abilità combattive, è allo stremo. Vede comparire una figura spettrale con una spada per mano - Silchas - perciò si distrae e l'avversario lo colpisce brutalmente. Nel frattempo sono arrivati anche Shurq e Harlest a dare battaglia. In pochi secondi è tutto finito. Il Tiste Andii si complimenta con Bars per le sue gesta e lo invita a rialzarsi. Di certo avrà trovato il modo di risanare le sue ferite e di guarire anche Ublala.
Scena 18
Sala del Trono, arrivano Rhulad e gli altri. Mosag, nonostante sia in ginocchio e privo di forze, sbeffeggia il Re Letherii mostrandogli il contenuto dei due sacchi di cuoio: il Principe Quillas e sua madre, la regina. Pieni di vesciche, lividi e rigonfiamenti, le dita mozzate, eppure ancora coscienti. Il Re Stregone dichiara di averli usati contro il Ceda, precisamente tramite "carne e sangue". Sono tutti scossi e orripilati da quella visione, tanto che l'Imperatore li fa portare via. Quest'ultimo invita Ezgara Diskanar a lasciargli il trono mentre il Primo Eunuco si avvicina al suo Re e gli versa del vino che egli beve in tre sorsi. Brys, il Campione, si frappone tra i nemici ed il sovrano, invitando Rhulad a battersi. Lo scontro avviene in un rapido e brutale scambio di colpi: l'Edur si scaglia con la sua spada troppo grande sull'avversario che schiva e attacca di conseguenza ferendolo. Brys perde le falangi di due dita, Rhulad la rotula e finisce a terra sulla schiena. Tenta di rialzarsi ma il Campione gli recide i tendini e muscoli delle spalle, del collo, della schiena e dell'addome.
Brys spiega che non ha toccato vasi sanguigni perciò non morirà dissanguato, deve restare in vita come gli ha saggiamente consigliato il Ceda.
L'Imperatore piange e chiede disperatamente ai suoi fratelli di essere ucciso. Fear e Trull si scambiano occhiate ma non sanno cosa fare, intanto Brys si versa il vino nel bicchiere usato poco prima dal Re. Trull in quel momento riconosce la somiglianza del Letherii con Hull Beddict e capisce si tratti di suo fratello. Nifadas siede a terra contro la parete, il Cancelliere tiene le mani sugli occhi in una postura strana, la Prima Concubina indietreggia, mentre l'Errante è scomparso.
Rhulad chiama ancora a gran voce: "Fear!" Ma il fratello se n'è andato. "Trull, uccidimi!" Il Sengar è attanagliato dai dubbi e dalla paura, abbandonato da Fear sul quale contava molto.
Trull si accorge delle strane pose del Re e di Nifadas e non fa in tempo ad avvisare Brys: ha appena bevuto l'intero contenuto del bicchiere. Poco dopo cade a terra avvelenato, così come Ezgara e il Primo Eunuco.
Avviene uno scambio di parole tra Trull e Mosag; il primo accusa il secondo di volersi impossessare del trono dato che Rhulad è messo male, impossibilitato sia a muoversi che a morire.
Scena 19
Tehol si sveglia con accanto Bugg in una cripta sotto il fiume. Tehol è guarito da tutte le sue ferite, occhio compreso, e sembra tutto meno che sorpreso nello scoprire che il suo servo si è scatenato contro i guerrieri che lo stavano per uccidere, e che lo ha guarito completamente. Bugg gli rivela di chiamarsi Mael, e gli chiede se vuole che cancelli i suoi ricordi legati a quella giornata assurda, ma Beddict rifiuta.
Bugg esprime la sua opinione sul quanto sia inefficace la società Letherii, che si basa unicamente sul seguire o comandare, quando invece sarebbe più sano costruire sulla cooperazione e la pluralità. Poi rivela di aver scelto di recitare la parte del servo per la gioia che prova nell'essere associato a Tehol, un dono quale il piacere dell'esistenza.
Scena 20
Fear si aggira per la città ed è triste per ciò che ha abbandonato, per Rhulad, per il Campione, formidabile spadaccino, di cui non conosce neanche il nome, per Trull che ha lasciato in balia delle urla dell'Imperatore. Capisce di essere stato plasmato da Mosag, da quando ha unificato le tribù e stretto un patto segreto con un dio sconosciuto. Il Re Stregone ha voltato le spalle a Padre Ombra, proprio quando costui è andato via. Fear arriva alla conclusione che solo Padre Ombra in persona può rispondere di quanto successo agli Edur.
Per strada incontra il cadavere di Mayen, estrae il coltello e nota che appartiene ad Udinaas.
Scena 21
Nella sala del trono Mosag si trascina verso la pedana e cerca di farsi obbedire da Trull, senza successo, mentre Rhulad implora il fratello di ucciderlo. L'Errante è ricomparso, osserva la scena. All'improvviso entra nella sala un uomo imponente, con armatura completa anche se ridotta male, brandisce una spada Letherii. Il Guardiano si avvicina a Brys e si chiede come sia morto, l'Errante gli dice del veleno e lui lo riconosce: ?So tutti i vostri nomi?. Guardiano si preoccupa dei nomi di ?tutti quelli che erano quasi dimenticati? perchè li conservava Brys, ora morto, ma l'Errante lo rassicura dicendogli che non sono ancora perduti e che li dovrà affidare a qualcun altro. L'omone afferra il Campione e se lo mette in spalla, ma prima di andarsene, impietosito da Rhulad, lo uccide recidendogli la spina dorsale.
Mosag si incazza, Trull lo prende e lo tira giù dal trono, andando a cercare Fear. Rhulad grida.
Scena 22
Alla torre dell'Azath la battaglia è conclusa. Shurq si avvicina a Silchas e gli chiede se sia o meno un Edur. Le risponde che è un Andii. Silchas aggiunge che non è più al servizio di nessuno e che può dedicarsi ad alcune faccende che deve fare per sè; Kettle gli chiede il permesso di seguirlo e lui accetta. Pensano a come uscire da Letheras senza essere visti, dato che come compagni ha un Wywal, uno spettro e lo schiavo, allora il Dichiarato propone loro di fuggire con lui e i suoi.
Scena 23
Tehol dorme, osservato da Bugg quando arriva il Guardiano con Brys sulla spalla. Guardiano comunica a Bugg che sarà Tehol a portare il ricordo dei nomi e il servo non può obiettare perchè li ha da tempo abbandonati ( i guardiani). Il passaggio avviene tramite il tocco dei corpi dei due fratelli. Brys diventerà il secondo Guardiano per l'eternità.
Scena 24
Strega Piumata osserva la scena della sala del trono, trono su cui siede Rhulad. Uruth ha guarito Binadas e poi sono presenti Tomad e i fratelli adottivi dell'Imperatore. L'impero è nato! Rhulad ordina di trovare Udinaas e in cuor suo Strega Piumata spera che lo schiavo riesca a fuggire, così il cuore dell'imperatore si spezzerebbe ancora.
La Strega nota sulla pedana un dito tagliato (di Brys) e subito capisce che vuole averlo perchè in cose del genere risiede molto potere a volte.
Scena 25
Seren non è mai uscita di casa nonostante il trambusto, eppure desidera scappare, andare via e lasciarsi tutto quel dolore alle spalle. Bussano alla porta. Apre e si trova davanti Fear e Trull.
Scena 26
Trull finalmente trova Fear, gli comunica che il fratellino è risorto e lo esorta a tornare con lui ma Fear non ne vuole sapere. Ha trovato una nuova missione: trovare Scabandari Occhiodisangue, l'unico che li può salvare. Fear è convinto che il suo spirito non sia morto. Vuole trovare l'Acquitor Pedac per uscire dalla città, sente che lei può aiutarlo anche nella sua nuova ricerca. Trull lo segue, raccoglie da terra una spada.
Scena 27
Fear chiede aiuto a Seren che subito accetta e lei chiede a Trull se li accompagna ma lui dice che non può: ha già tradito Rhulad e deve cercare di salvarlo. Parole dure, che spengono la forte attrazione che c'è tra la ragazza e Trull. Si dicono che torneranno a Letheras per porre fine alla tirannia nata quel giorno. Trull consegna la spada all'Aquitor, guardandola intensamente, e poi se ne va piangendo. Pensa che non sarebbero più tornati e mai lei avrebbe accettato la spada (rito di fidanzamento Edur).
Scena 28
Kettle si presenta alla soglia di casa Pedac e chiede all'Acquitor un aiuto per uscire dalla città assieme ai suoi nuovi amici. Sichas non fa vedere il volto e si presenta col nome "Selekis della Torre dell'Azath". Seren li fa entrare in casa per prepararsi alla fuga.
Scena 29
Shurq sale sul tetto e trova il padrone di casa e il servo. Nota subito il nuovo occhio blu di Tehol. Dice loro addio, l'aspetta una nuova carriera.
Scena 30
Bugg e Tehol restano soli, osservano la città occupata. Beddict dice al servo di essere contento di non aver dimenticato. Bugg scende la scala, il padrone gli comanda di dare una pulita mentre lui se ne va a dormire.
Fine!
Spero vi piaccia il mio modo di riassumere e soprattutto spero di aver raccolto tutti i punti importanti di questo lungo eppure stupendo capitolo!
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