| 20.1 NIMANDER Nimander ragiona sul Dio Morente, su quale sia il suo obiettivo attraverso Clip. Vuole forse prendere il posto di Madre Oscurità? Nessun Andii si inginocchierebbe. Intanto i compagni di Nim iniziano a stufarsi del suo comportamento: non ha detto o fatto nulla a Clip dopo che li ha avvisati della morte di Kedeviss. Gli fanno alcune domande e Nim scopre che già hanno intuito la brutta situazione in cui si trovano. Dice loro di continuare a fare gli ingenui e forse così potranno trovare un sistema per eliminare Clip.
20.2 MONKRAT Monkrat osserva un nuovo nutrito gruppo di pellegrini giungere al tumulo. Sarebbero capitolati presto sotto l'effetto del kelyk. È questione di tempo anche per il Redentore e quando accadrà Anomander e Silanah giungeranno a radere al suolo l'accampamento. Monkrat ha già visto in azione la dragonessa a Mott e ricorda con terrore la devastazione derivata. Il mago non ha alcuna voglia di vedere Gradithan perciò si avvia verso la città. Poco dopo però, un coltello appare sotto la sua gola e un accento Malazan giunge alle sue orecchie: è stato riconosciuto, era un Arsore di Ponti. Monkrat avverte l'odore nauseante del cilicio e capisce chi sia il suo assalitore: Spindle! Chiacchierano come vecchi amici e Spindle gli racconta di essere in pellegrinaggio per il Redentore. Decidono di andare a bere insieme, così Monkrat gli può spiegare cosa sta accadendo al tumulo.
20.3 SACERDOTESSA Mentre una furiosa tempesta si abbatte su Corallo Nera, la Somma Sacerdotessa dell'Oscurità è in procinto di eseguire un rituale. Riflette sull'inutilità del suo ruolo, dato che non hanno un dio a cui rivolgersi, e al tradimento di Rake nei confronti di Madre Oscurità. Una collega la interrompe preoccupata per avere risposte, ma la Somma Sacerdotessa riesce solo a metterla in guardia: il mondo non è mai stato così in pericolo.
20.4 REDENTORE Seerdomin discute con il Redentore per capire qualcosa di più sul culto del Dio Morente. Itkovian però non sa molto a riguardo, se non che quella religione consiste nell'assenza dell'io, un sogno di oblio. I seguaci vedono il fallimento come l'essenza dell'adorazione al dio. Seerdomin è pronto a dare tutto per difendere il Redentore ma sa che se dovesse fallire, il Dio Morente si impossesserà di Itkovian e a quel punto nessuno sa cosa potrebbe accadere. Inizia a piovere, grosse gocce nere di kelyk, e Salind si avvicina, più minacciosa che mai.
20.5 KALLOR Kallor arriva in vista di Darujhistan. Immagina già di essere sul trono dello Storpio, con il Profeta Munug ai suoi piedi assieme a un'ampia folla di adoratori. L'Alto Re sa che deve essere paziente, già molte divinità si stanno muovendo contro il Caduto per abbatterlo e probabilmente avranno la meglio.
20.6 SAMAR Samar arranca su per una collina sulla cui sommità sono presenti enormi blocchi di pietra incisi in intricati disegni. Viaggiatore e Karsa la aspettano in cima e la strega si rende conto di star rallentando il gruppo. Il Teblor è indispettito perché Samar non vuole cavalcare con lui. Lei è preoccupata per l'orso dio della guerra che le ha fatto visita e Viaggiatore le dà una possibile spiegazione: voleva metterla in guardia dalla guerra in arrivo. La donna, stremata, accetta l'invito di Karsa e sale su Havok. Entrambi ora hanno notato un cambiamento negativo nello sguardo e nell'umore di Viaggiatore.
20.7 DITCH Ditch si sveglia tornando per un attimo cosciente. Si rende conto di riuscire a vedere da un occhio, non il suo, bensì l'occhio tatuato. Vede Draconus prendersela con Kadaspala perché sta cercando di far nascere un dio tramite il tatuaggio, mentre il loro piano era quello di trovare una solidità, una casa, seppur fatta di carne ed ossa. L'unica opzione per opporsi al caos, perciò Draconus incita Ditch a resistere.
20.8 TRYGALLE La compagnia Trygalle esce dal villaggio su una carrozza sgangherata, riparata alla bell'e meglio, e ritrova le sue componenti femminili. Gli uomini raccontano di essere scappati perché il litigio tra marito e moglie Jaghut ha distrutto il paese, abitanti compresi, e hanno rischiato di rimanerci secchi anche loro. Non sanno bene dove andare e come, finché Cartografo mostra loro una mappa che ha disegnato per terra. Si tratta di un portale che Quell può investire di magia e attraversare. Il viaggio può riprendere.
20.9 DARUJHISTAN Suona la dodicesima campagna a Darujhistan, a segnare la mezzanotte. Inizia l'ultimo dei giorni della festa di Gedderone. A sud i Segugi, in vista del chiarore azzurro della città, iniziano a ululare. Kallor li sente, lo attraversa un brivido di paura. Il gruppo di Karsa li sente. Chillbais, il demone di Baruk, li sente dal limitare della città, nei pressi dell'Azath.
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