Commenti capitolo per capitolo, Spoiler anche su tutta la saga principale

Finalmente torno nel mondo di Malazan!

Questo è il mio primo romanzo di Erikson in lingua originale e ammetto di stare avendo un pochino di difficoltà.
Però sono super entusiasta di riprendere a leggere qualcosa di suo e per ora sta procedendo tutto bene.

Preludio e capitolo uno

Contentissimo di avere questa volta una sorta di schemino dei rapporti fra personaggi, anche se sintetico e limitato agli Andii. Felice anche di scoprire, stando ai nomi nella sezione Dramatis Personae, che le vicende non saranno legate solo agli Andii ma che compariranno anche vecchie conoscenze come Hood ed Errastas, tanto per citare i due che mi interessano di più. Sono curioso di scoprire che personaggio è Grizzin Farl, visto che viene citato fin da I Cacciatori d'Ossa e che secondo Errastas, ne La Polvere dei Sogni, è "scomparso", probabilmente morto, tanto tempo fa (presumibilmente, credo, durante i fatti della Kharkanas Trilogy).

Bellissima l'introduzione. Ancora una volta Erikson inserisce una cornice al limite della metanarrativa. Già partono i primi dubbi: quando e dove Gallan sta raccontando le vicende a Fisher? Credo comunque prima degli eventi di Giardini, visto che lì già viene nominata l'Anomandaris. E poi... Gallan parla di un pugnale ed un altare. A cosa diamine si riferisce?
When a poet speaks of truth to another poet, what hope has truth?
Unreliable narrator? :rolleyes:
Online, tempo fa, mi è capitato di leggere lamentele sulla Kharkanas Trilogy per la poca presenza di personaggi come Anomander Rake. Erikson però mette subito le mani avanti facendo dire a Gallan che "it is not Anomander's tale alone" e a me va benissimo così (sarà che Rake l'ho sempre trovato un pochino sopravvalutato, ma vabbè, vediamo se cambierò opinione su di lui con questi prequel).


There will be peace
Bel modo amaramente ironico di iniziare. Questa trilogia me la aspetto come una tragedia. Bello anche come poi il capitolo si chiude in maniera circolare di nuovo con una riflessione su queste parole. È una cosa che Erikson ha fatto più volte negli ultimi libri della saga (scrivere capiroli "circolari") e mi è sempre piaciuta.

Malice, terza figlia di Draconus. Non mi pare ci siano riferimenti a questo personaggio nella saga principale. Beh, son contento. Lady Envy è fra le mie personali best waifu di questo universo, mi fa piacere che abbia un'ulteriore sorella *^^*
Draconus, il potente capofamiglia, viene visto dall'esterno, attraverso figli e subordinati. Altra tecnica classica di Malazan. I capitani, i condottieri, vanno decifrati, compresi attraverso gli occhi altrui. Credo che l'unica eccezione sia Ganoes Paran, che comunque nell'ultimo libro non ha PoV suoi, mi pare.
Parliamo di veri WTF: la "fair skin" e le popolazioni confinanti.
Sulla pelle sono sorpreso ma non tantissimo. Già avevo ipotizzato nel leggere gli altri libri che i Tiste fossero inizialmente un unico popolo. Certo, pensavo che poi si fossero divisi in base al colore della pelle, ma qui il rapporto causa-effetto sembra diverso. Ed ha pure più senso, riflettendoci bene. Mi aspetto che sarà una conseguenza di qualche magia di Madre Oscurità.
Sugli Jaghut confinanti... Draconus dice che li devono raggiungere a cavallo, non usando la magia per passare da un canale all'altro. Quindi il Kurald Galain era una parte del mondo primario di Wu, poi estirpata e spostata in un'altra dimensione tipo Valinor nel Silmarillion di Tolkien?
Intrigante.

Il rapporto fra il figlio di Draconus ed il suo tutore, Sagander, mi piace. Non è scontato, e chissà come cambierà durante il viaggio che si accingono a fare.

Potrei fare qualche commentino sul secondo capitolo, che ho già iniziato, ma aspetto di finirlo.

Capitolo 2

Umm... nei miei commenti precedenti mi son detto sorpreso della pelle chiara di almeno uno dei personaggi, ma effettivamente non sono tutti Tiste. Draconus e le sue figlie non di certo.
E niente, però nel II capitolo esce davvero fuori il fatto che Anomander Rake abbia la pelle dorata. La situazione, devo mettermelo in testa e smettere di stupirmi, non è quella che si apprende leggendo la saga originale.

Di questo capitolo ho apprezzato tantissimo le scene con Kadaspala. In particolare questo passaggio:
So much of history was nothing but gaping holes that needed filling with whatever was expedient, for now, and more significantly for the future, where the fruition of carefully planted inventions and half-truths would, if he had his way, yield a wealth of rewards.
Erikson sta ripetendo quasi ossessivamente che la storia, intesa come resoconto del passato per i posteri, è manipolabile. Che nell'approcciarci a questa trilogia dobbiamo essere di mente aperta, pronti a tutto. E non criticare, se non quando siamo amanti dell'arte e basta, altrimenti sarebbe una forma di oppressione. Parole di Kadaspala ;-)

Sapere come andrà a finire la sua storia (e quella di sua sorella) rende tutta questa parte un foreshadowing triste, tragico. Così anche il discorso di Anomander sul perseguire la pace. There will be peace, ancora, ma solo con amara ironia.

Si fa riferimento più volte nel corso del capitolo all'estinzione di alcuni animali. Tema ambientalista, anche questo non nuovo in Malazan.

Ho trovato molto toccanti le scene con Cryl Durav, l'ostaggio. Ho più volte sentito dire (ed in parte condivido) che Erikson non scrive benissimo le storie d'amore, ma i sentimenti del giovane per la "sorella" Enesdia li ho trovati davvero ben scritti. Che Erikson sia maturato anche in questo settore?

Sulle scene finali non ho tantissimo da dire se non che... bentornato, Brood! Personaggio a mio avviso che si merita assolutamente più spazio rispetto a quanto visto nella saga originale. Sì, è al centro di scene memorabili (il discorso a Kallor è una delle mie preferite) però ho sembre voluto vederlo di più. Forse sarò accontentato in questo libro.

Capitolo tre

Leggere del piccolo Orfantal che gioca a morire per una giusta causa è stato... commovente. Ancora una volta Erikson gioca con il foreshadowing.

La parola "pace" continua a comparire, diventando quasi un monito minaccioso.

Ci sono i Forulkan, e gli Assail sono... capitani? Sacerdoti? È bello vedere l'origine di nomi dati per scontati nella saga principale, come la denominazione Andii, Figli della Notte. Come anche il termine mhybe, usato dallo Jaghut Haut.

Passiamo ora ai dubbi seri...
Compaiono dei Soletaken, chiamati Jheleck. Quando hanno sembianze antropomorfe, cose sono, umani? Dog-Runners, qualsiasi cosa essi siano? Non mi è chiaro.
Cosa ancor più importante: i Tiste sono soggetti alla vecchiaia? Nella saga principale pare di no, ma la struttura della loro società in questo libro, come pensano alle questioni ereditarie, il passaggio "his features were boyish in the way that never seemed to surrender to age", mi fanno credere che in questa fase della loro storia lo siano.

Ultimo appunto: ecco che compare la Legione Hust con le sue mitiche spade! Non mi pare però ci siano riferimenti agli Eleint. Io pensavo che le armi fossero state fabbricate proprio per combatterli, e invece pare siano armi sì magiche, ma prodotte per la guerra con i Forkulan. Ma effettivamente pare che Rake & Co. ancora debbano ottenere il potere di trasformarsi in draghi. Vedremo...

Aiuto, sai che avevo totalmente rimosso che quelli di Maree si chiamassero Jheck? Effettivamente in FoD viene detto dello scisma della razza, con Jheleck e Jheck. Mannaggia la mia memoria (di ghiaccio sciolto). Quindi sì, a questo punto la vedo come te, saranno appunto tipo umani ma con degli elementi che ricordano le bestie, come in parte viene indicato dalla breve descrizione fatta nel capitolo.

Sulla vecchiaia dei Tiste... può tranquillamente essere che, sapendoli vecchissimi, abbia dato io per scontato che non invecchiassero. Allora sì, se invecchiano e muoiono, tutto torna.

Ora vado ad aprire un topic simile per Stonewielder ;-)

Capitolo quattro

A questo giro non ho tantissimo da dire. Il capitolo è squisitamente inquietante. Già il mare di suo è un qualcosa di un po' inquietante, almeno per me, ma questo Vitr pare essere un vero incubo per chi soffre di talassofobia. Sembra uscito da un immaginario post apocalittico.
Molto bella la scena con la carcassa mostruosa ed i primi accenni agli Eleint, per adesso solo un mito. Sicuramente torneranno con un ruolo importante nel resto della trilogia.
Ho trovato straniante (non per forza in senso negativo) la magia di T'riss, usata per generare una cavalcatura con le piante presenti. È un tipo di magia "molto magico", diverso da quello che si vede normalmente in Malazan. Non sembra essere qualcosa di intrinsecamente oscuro ma è potente, apparentemente non legata a nessun Canale (dopotutto, credo, nemmeno esistono ancora, chissà le Fortezze...) e con effetti sorprendenti.

Devo immaginare che sia questo l'inizio della linea narrativa riportata dietro al libro, ovvero l'ancient power che emerge dal mare?

Capitolo cinque

Dopo una specie di pausa ieri ho ripreso a leggere FoD.

Umm... è un po' da inizio libro che ci sono riferimenti alla madre di Arathan ma il tutto è misterioso. Che sia il caso di aggiungere questo enigma agli altri del topic apposito?

Sagander è un personaggio odiosissimo, forse uno dei più odiati di tutto Malazan, da parte mia. Davvero non aiuta il giovane rampollo a costruirsi una personalità, a diventare qualcuno. Chissà se diventerà un vero e proprio antagonista andando avanti.

Like the breath of the Abyss
Solo uno dei diversi riferimenti all'Abisso. Per me è uno dei più grandi misteri di Malazan.

Yet even pity felt like a caress
Povero Arathan. In questa fase provo davvero una gran pena per lui, ma si notano già dei barlumi di rivalsa.

Incredibile come si passi velocemente da una discussione sugli astri con due diverse concezioni (mi piace sempre un casino quando nei fantasy parlano di astronomia) a quella che credo sia la scena di sesso più esplicita e approfondita di tutta la saga. L'ho trovata inaspettata, a tratti sconvolgente. L'inesperienza di Arathan è resa benissimo, anche se forse alcuni dettagli son stati, tutti assieme, un pochino trash.

There will be peace
Ancora una volta torna la pace, ovvero la quiete, il nulla, la morte. Curioso di sapere se questo libro o tutta la trilogia termineranno con questa parola o qualcosa di collegato.

Capitoli sei e sette

Accorpati perché avevo poco e niente da dire sul sesto.

Henarald vuole tornare bambino. Viene citata come malattia la Loss of Iron. Considerando il tema della memoria, del passato, che stiamo leggendo una trilogia prequel, non mi stupirebbe se questa cosa diventasse rilevante nel finale. Magari assieme alla suddivisione in Andii, Liosan ed Edur i Tiste si beccano anche danni alla loro memoria, chi lo sa.

E quindi Denul, il nome di quello che sarà un Canale, è in origine una parola dei mananic Shake. Bello leggere queste spiegazioni. Certo che Erikson agli Shake sta dando davvero molta importanza.
Viene anche spiegato che nomi come Yedan sono titoli, più che nomi propri. Chissà che esperienza sarà rileggere i capitoli sugli Shake nella saga principale a trilogia finita...

Ammetto che sto avendo un po' di problemi ad orientarmi fra case e famiglie. Troppi nomi da associare fra loro.
Per adesso le parti che preferisco sono quelle con Draconus e T'riss, le più facili da seguire.

Capitolo otto

Ho capito male io o le spade che fabbricano i Tiste Andii "gridano"? Sono già quelle che poi saranno note come spade Hust? Anche se, suppongo, ancora devono esser spade fatte appositamente per combattere contro gli Eleint.

Draconus era convinto di trovare un posto occupato e invece non c'è nemmeno un pozzo. Memorie che traggono in inganno... Inizio a notare un certo tema, qui. Memorie che si perdono, memorie che confondono... Il passato può essere un vero problema e noi, attraverso la poesia di Gallan, lo stiamo vivendo.

Viene detto che Fener ha 40 anni e che può avere figli ancora per decenni, se non di più. Ora, va a capire come funziona la fertilità femminile Tiste rispetto a quella umana, ma non mi sembra da questo passaggio che i Tiste siano così longevi. Non so, o sono fertili per un piccolo lasso della loro esistenza, o in questa fase della storia ancora devono ottenere la pseudo-immortalità che li contraddistingue post-divisione in Andii. Liosan e Edur.

La scena con Draconus che "aggredisce" Fener è spaventosa ed un'effettiva dimostrazione di potere da parte di questo personaggio tanto presentato come temibile ma che a conti fatti lo vediamo agire poco. Però, quando lo fa, è memorabile.

Errastas già stava pensando ai Canali? Ah, ma la sua è proprio una fissa, allora! Gradirei aiuto da parte del pubblico: non ho capito il suo piano. Vuole distrarre K'rull tramite Madre Oscurità come? Ha sacrificato la moglie di Hood per? Non so, magari mi rileggo quelle pagine.

Parlando di Hood... Bam, ancora deve comparire e già sento odore di tragedia. Ho come l'impressione che la morte di sua moglie lo porterà a diventare il dio che conosciamo, ma ancora non mi è chiarissimo come.

Comunque leggendo questo capitolo mi è un po' sorto il timore che Erikson possa concentrare un sacco di fatti importanti in un ristretto lasso di tempo lasciando poi il resto della timeline "vuoto", senza eventi interessanti. Non so, si vedrà.

Capitolo nove

Un dubbio che mi è venuto ripensando al capitolo precedente: ma le Fortezze? No, perché c'è stata una discussione su K'rull e i Canali, è comparso l'Errante che è il Signore delle Mattonelle, ma le Fortezze sembrano non esserci quando stando alla saga principale dovrebbero venire prima dei Canali. RAFO, omissione, retcon?

We live long
Frase di Sukul Ankhadu. Quindi i Tiste vivono effettivamente più delle altre razze, ma di quanto? Io continuo ad avere l'impressione che l'aspettativa di vita di questi Tiste non sia la stessa di quella della saga principale.

Orfantal sempre tenero. In questo capitolo dice di odiare le bugie. Cucciolo. A fine capitolo però iniziano ad accadergli cose brutte.

mouth round the cocks of drunken old men
Impressione mia o questa trilogia è più sporca e cruda della saga principale? Mi viene poi da fare un paragone con il fantasy classico, quello dove il passato viene visto come una specie di età del loro, in primis nelle storie di Tolkien. Qua no, è brutto e violento come il presente, se non peggio.

The sea does not dream of you
Frase che piace molto ad Erikson, eccola che ritorna per la terza in Malazan, questa volta attraverso le parole di T'riss che a questo punto potrebbe esser stata la persona che l'ha partorita, tramandandola poi agli Shake. Bello come in questo contesto non si stia parlando del mare in generale ma del Vitr.

E... sbaglio o sembra esserci un mistero sulla madre di Anomander Rake? Ancora con le madri? Che è, Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco?

E quindi Syntara diventa la prima Liosan, anche se non ho capito il nome cosa dovrebbe significare. Io immaginavo uno scisma dei Tiste dovuto ad un cataclisma magico, qualcosa del genere, e invece arriva T'iss, insulta Syntara e le cambia il colore. OK. Alla fine è solo la prima Liosan, bisogna vedere come gli altri Tiste diventano quello che saranno nella serie madre. Carino come il tizio che parla con Syntara, Hunn Raal, dica di voler proteggere Madre Oscurità come suo obiettivo primario, quando qualcosa mi dice che diventerà anche lui un Liosan.

Capitoli dieci a quattordici

Non mi è ben chiaro a che distanza da Tulla Hold si verifichi l'attacco alla carovana. La storia di Orfantal comunque mi è parsa un po' fortunosa, con sia lui che l'altro lasciati fuggire...

Old Man? Lo avevo già individuato nell'indice dei personaggi ma... chi è? Sono portato a pensare che sia qualcuno di noto ma dopo la mezza cantonata di Stonewielder preferisco non azzardare ipotesi
High King con una nave? Cioè Kallor? WTF
Se è davvero lui spero che Erikson abbia una bella spiegazione al perché si trovi a questo punto della timeline. Forse è un Azathanai anche lui? Però poi non tornerebbe il suo usare le candele magiche o quel che era per non invecchiare. Non so, non so. Per ora voglio fidarmi di Erikson.

Perché Olar Ethil ride quando sente il nome di Arathan? Comunque son contento che si sia confermato che non è Burn. L'idea dei diversi aspetti delle divinità non mi è mai piaciuta e spero che venga riutilizzata il meno possibile dagli autori.

Scena della morte di Raskan: cosa diavolo ho appena letto
Forse una delle scene più inquietanti di tutto Malazan. Olar Ethil terribile, soprattutto perché sembra agire solo per il gusto di farlo.

Ritornano le pietre come pegno d'amore.
Ancora una scena di sesso molto "carnale". Dopo lo shock iniziale devo dire di star apprezzando la "realistica brutalità" di questo romanzo.
Bello il colpo di scena di Renarr e Millick. Erikson sa gestire molto bene i diversi punti di vista, la distorsione della realtà.

Nel capitolo 13 viene usata la parola human in riferimento ad un Tiste. Non so, non mi è piaciuta stilisticamente questa cosa.

Malice... ero sicuro che sarebbe morta nel corso della trilogia, ma non pensavo così presto e soprattutto non uccisa dalle sorelle. Abbastanza WTF anche tutta la parte delle ammazzatine di Invidia e Ripicca.

Capitolo 14... altri soldati che non ammazzano bene le loro vittime, sembra essere la prassi per i "cattivi" di questa storia. Velocemente crudele l'assalto alla promessa sposa. Non mi trovo però con l'accecamento di Kadaspala, ho esposto i miei dubbi del topic sui misteri malazanici, nella sezione Erikson Extra.

Forse un po' lentine e confusionarie queste parti ma il romanzo continua a piacermi molto.

Romanzo finito

Beh.
BEH!

Mi è piaciuto tantissimo.

Ci sono diverse scene che non ho capito (Malice che torna in vita, Olar Ethil sull'albero, ecc) ma complessivamente davvero un bel libro, unico vero nero Kadaspala senza bruciature che secondo me è solo Erikson che ha dimenticato cose.

Il tutto comunque l'ho vissuto davvero come una tragedia di Shakespeare, solo molto più morbosa, cruda e "densa".

Leggendo leggendo ho anche formulato la teoria che Korya sia in qualche modo una forma precedente di Ben lo Svelto (per le bambole, sì, ma soprattutto per il cognome, Delath).
Ci sono misteri che mi fanno paura perché temo che Erikson possa risolverli in maniera idiota (tipo il presunto Kallor) e no, non ritengo accettabile la giustificazione del "narratore inattendibile"

Non so onestamente quando leggerò il seguito, non mi dispiacerebbe recuperare prima qualche altro racconto.

Se qualcuno vuol fare domande o discutere il libro io ci sono