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(Dis)Ordine di lettura di Malazan, Suggerimenti vari sui possibili ordini di lettura

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view post Posted on 26/4/2023, 18:00     +5   +1   -1
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Gran Pugno

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«Timeline? Yeah, whatever.»
(Steven Erikson, reddit)


(DIS)ORDINE DI LETTURA DI MALAZAN
aggiornato luglio 2023
scritto da Pietro Santoro (rutland remix su Malazan Italia Forum)




Premessa
Stanno finalmente uscendo in italiano altri libri di Malazan all'infuori dei "famosi dieci" di Erikson e questo rende potenzialmente interessanti riflessioni e discussioni sull'ordine di lettura dei vari libri anche per chi li affronta solo nella nostra lingua.
Questo file non presenterà un ordine di lettura definitivo perché ritengo che la soluzione sia molto soggettiva ma voglio provare ad offrire spunti aggiornandolo man mano che usciranno nuove storie e che io stesso proseguirò con le mie letture e i confronti con altri appassionati.
Specifico anche che non saranno qui presenti eventuali presentazioni della saga e consigli sul come approcciarla "mentalmente" se non come effetto collaterale delle riflessioni sui vari ordini di lettura.

Ordine di pubblicazione
Riporto come "riscaldamento" tutte le opere di Malazan ad oggi pubblicate nell'ordine di uscita originale. Non è assolutamente detto che seguirlo sia l'alternativa più sicura (io stesso non lo sto facendo).
Se già pubblicate in italiano, verranno riportate secondo l'ultima traduzione, altrimenti solo in inglese. Dopo questo primo elenco userò i titoli italiani dove possibile. Lo schema di colori per i vari "filoni narrativi" è il seguente:

Il Libro Malazan dei Caduti (Malazan Book of the Fallen) Erikson, 10/10
Impero Malazan (Novels of the Malazan Empire) Esslemont, 6/6
Tales of Bauchelain and Korbal Broach Erikson, 7/9
Testimone (Witness Trilogy) Erikson, 1/3
Path to Ascendancy Esslemont, 4/6
Kharkanas Trilogy Erikson, 2/3
Goats of Glory Erikson, 1/1

I valori con la barra indicano a che punto siamo con le pubblicazioni dei cicli. Ad es. 10/10 vuol dire che tutti i dieci libri previsti sono usciti mentre 1/3 che ne mancano ancora due su tre.

A seguire l'ordine di pubblicazione esteso:

1999
I Giardini della Luna (Gardens of the Moon)
2000
La Dimora Fantasma (Deadhouse Gates)
2001
Memorie di Ghiaccio (Memories of Ice)
2002
La Casa delle Catene (House of Chains)
Blood Follows¹
2004
Maree di Mezzanotte (Midnight Tides)
The Healthy Dead¹
La Notte dei Coltelli (Night of Knives)
2006
I Cacciatori di Ossa (The Bonehunters)
2007
The Lees of Laughter's End¹
Venti di Morte (Reaper's Gale)
2008
Return of the Crimson Guard
I Segugi dell'Ombra (Toll the Hounds)
2009
La Polvere dei Sogni (Dust of Dreams)
Crack'd Pot Trail²
2010
Goats of Glory³
Stonewielder
2011
Il Dio Storpio (The Crippled God)
2012
Orb Sceptre Throne
The Wurms of Blearmouth²
Forge of Darkness
Blood and Bone
2014
Assail
2016
Dancer's Lament
Fall of Light
The Fiends of Nightmaria²
2017
Deadhouse Landing
2019
Kellanved's Reach
2021
Il Dio Indifferente (The God Is Not Willing)
Upon a Dark of Evil Overlords
2023
Forge of the High Mage

¹ presente anche in The First Collected Tales of Bauchelain and Korbal Broach
² presente anche in The Second Collected Tales of Bauchelain and Korbal Broach
³ presente nelle antologie Swords & Dark Magic (2010) e Swords Against Darkness (2017)


Riportate tutte le storie di Malazan uscite fino ad oggi si può procedere con qualche commento sui diversi approcci. Mentre scrivo questa versione del testo ancora non ho letto tutto ciò che è stato pubblicato, ad esempio ho appena cominciato il ciclo Path to Ascendancy. Commenterò soprattutto i libri che conosco per esperienza diretta.
Dopo ogni coppia Domanda-Riposta in grassetto, c'è una spiegazione estesa.

D: La norma sembra essere leggere prima il ciclo principale di Erikson e poi eventualmente gli altri. Faccio così?
R: Volendo sì. Non avrai problemi a comprendere il senso dell'opera di Erikson ma devi mettere in conto alcuni spoiler sugli altri romanzi e qualche passaggio oscuro ad una prima lettura. In ogni caso cose trascurabili, dipende da che tipo di lettore sei.


Una cosa che ci tengo a specificare subito è che per me non esiste un "ciclo principale" o meglio sì ma è il blocco delLibro Malazan dei Caduti di Erikson unito a quello dell'Impero Malazan di Esslemont, questo perché sono i due cicli "più essenziali" se si vogliono leggere gli altri. Va detto che l'universo di Malazan, le sue storie e i suoi personaggi non sono stati tutti inventati da Erikson ma da lui, Esslemont ed eventualmente gli altri partecipanti al gioco di ruolo dal quale è nato tutto.
Stando a quello che hanno raccontato i due scrittori, Esslemont aveva uno o due libri da pubblicare prima ancora che l'amico trovasse un editore per I Giardini della Luna. Il pubblico non ha scoperto Malazan con La Notte dei Coltelli anche per una serie di questioni slegate dalla semplice volontà artistica.
Detto ciò in difesa di Esslemont, rispondo alla domanda: volendo sì.
Tantissimi lettori si sono trovati bene con questo metodo e la cosa ha senso visto che Il Libro Malazan dei Caduti è un'opera che tematicamente (e in parte narrativamente secondo alcuni punti di vista) si regge in piedi da sola. Per comprendere il "messaggio" dell'autore, forse più importante dei meri fatti narrati e dello sfizio di vedere chi sopravvive a fine saga, non serve leggere né i sei dell'Impero Malazan né gli altri. Aspettarsi però che tutti gli eventi di questi dieci romanzi siano pienamente comprensibili e abbiano una risoluzione all'interno al ciclo stesso è pericoloso. Molte trame del Libro Malazan dei Caduti sono punti di partenza per quelle di altri libri, altre momenti di passaggio, altre ancora forse resteranno incompiute per sempre per una precisa volontà dell'autore. Se il non avere un arazzo narrativo fatto e finito è un problema non dico di non leggere Malazan ma almeno di ponderare la lettura dei sei romanzi dell'Impero Malazan, soprattutto se si temono poi eventuali spoiler visto che solo una parte di questi di Esslemont si colloca cronologicamente dopo Il Dio Storpio che chiude il ciclo.
Online ho letto diverse motivazioni per non intersecare le letture: evitare una maggiore confusione con le trame, non ritrovarsi con "altre storie in mezzo", non cambiare stile, ecc.
Da lettore che non ha problemi a portare avanti letture diverse nello stesso periodo non ho percepito nessuna difficoltà ulteriore aggiungendo quelli di Esslemont al mucchio, anzi, la cosa mi ha reso più comprensibili diversi passaggi di Erikson.
Allo stesso tempo ho visto poche persone lamentarsi davvero per le incomprensioni derivate dall'aver letto prima tutto Il Libro Malazan dei Caduti.
Quindi la risposta completa è "volendo sì se non temete di perdervi in qualche punto della storia e ricevere spoiler su altre".

D: Seguendo l'ordine di pubblicazione vado sul sicuro?
R: Quasi sempre però le eccezioni sono relativamente trascurabili


Seguendo l'ordine di pubblicazione si leggono le storie più o meno così come gli autori le hanno concepite potendo cogliere le loro evoluzioni stilistiche e concettuali sia autonome che nell'ottica della saga scritta a quattro mani.
Devo però evidenziare alcune possibili problematiche.
I racconti del filone Tales of Bauchelain and Korbal Broach, pur essendo storie al limite del satirico bene o male indipendenti, hanno una loro continuità narrativa, soprattutto nel riutilizzo di alcuni personaggi novella dopo novella. Il problema è che non sono state scritte con un preciso ordine cronologico e se questa discrepanza fra fabula e intreccio ha senso per le altre opere non è in questo caso necessaria. Le due raccolte che raggruppano i racconti in libri da tre sono internamente riordinate ma non se confrontate fra di loro. Può quindi essere utile il leggerle in ordine cronologico secondo questo schema:

Blood Follows → The Lees of Laughter's End → The Wurms of Blearmouth → The Healthy Dead → Crack'd Pot Trail → The Fiends of Nightmaria → Upon a Dark of Evil Overlords


Va poi detto che gli ultimi due capitoli del Libro Malazan dei Caduti, ovvero La Polvere dei Sogni e Il Dio Storpio, a differenza degli altri sono presentati dallo stesso autore come un romanzo diviso in due per questioni di lunghezza. Affrontarli quindi inframezzati da due racconti e un altro romanzo può essere un fastidio se si preferisce gestire le proprie letture in modo più focalizzato. Personalmente, pur avendoli letti uno dopo l'altro, credo che sia simpatico lasciar passare un po' di tempo fra i due per aumentare il senso di attesa e voglia di scoprire cosa succede dopo ma non è qualcosa che consiglio di base. In ogni caso si può decidere cosa fare autonomamente una volta letto l'ultimo capitolo della Polvere dei Sogni.
Senza cambiare troppo argomento, va detto che ovviamente seguendo l'ordine di pubblicazione ci si ritroverà ad abbandonare temporaneamente alcuni filoni narrativi per tornarci dopo altri romanzi della stessa saga, cosa che già avviene più volte nei singoli filoni.

D: Prima hai detto che consideri Il Libro Malazan dei Caduti e Impero Malazan il "ciclo principale". Quindi suggerisci di prendere quelli come punto di partenza?
R: Sì, credo sia un'alternativa altrettanto valida alle due precedenti.


Questi due cicli sono quelli più connessi e allo stesso tempo il punto di partenza per le altre opere. Luoghi, personaggi e macro-eventi sono spesso in comune e anche stile e struttura non differiscono chissà quanto, almeno rispetto agli altri.
Volendo seguire questa idea ma non seguire esattamente l'ordine si pubblicazione suggerisco di leggere i due cicli assieme rispettando queste indicazioni in aggiunta ai loro ordinamenti interni:
- La Notte dei Coltelli conviene leggerlo non prima della Dimora Fantasma, meglio se subito prima o subito dopo La Casa delle Catene o anche fra Maree di Mezzanotte e I Cacciatori di Ossa
- Return of the Crimson Guard meglio fra Venti di Morte e I Segugi dell'Ombra
- Gli altri quattro di Esslemont li trovo più ostici da collocare con precisione, diciamo che Stonewielder e Orb Sceptre Throne hanno senso prima degli ultimi due di Erikson (con Orb Sceptre Throne sicuramente non prima dei Segugi dell'Ombra) mentre Blood and Bone meglio dopo (mentre scrivo non sono sicuro di quanto indicare come caldamente consigliata la cosa) e Assail sicuramente per ultimo
Seguendo questo ordine gli altri possono essere letti dopo quando si preferisce senza nemmeno stare troppo a pensare all'ordine generale (se non quello interno ai singoli filoni). Riallacciandomi all'approfondimento di prima sull'ordine dei racconti satirici, aggiungo che questi possono essere letti senza problemi quando si vuole. Magari con i primi tre dell'ordine cronologico dopo I Giardini della Luna e prima di Memorie di Ghiaccio e gli altri quando più si preferisce.

COMMENTO BONUS SULLE RILETTURE
Per quanto lo scopo di questa raccolta di suggerimenti sia offrire spunti per un primo approccio all?universo immaginario di Malazan voglio spendere adesso qualche parola sulle riletture.
Molti appassionati ritengono che rileggere interamente la saga dopo averla finita sia bello tanto quanto farlo la prima volta se non più. C?è anche chi scopre nuove sfaccettature anche la terza volta e così via.
Riporto quindi un approccio non proprio raro: leggere prima tutto Il Libro Malazan dei Caduti da solo e inserire i romanzi dell'Impero Malazan in fase di rilettura seguendo a questo punto la cronologia della storia. La cosa può ovviamente essere combinata con gli altri cicli. Uno dei vantaggi è che così oltre al piacere della rilettura in sé si hanno anche intervalli con vicende totalmente nuove senza ritrovarsi "ingolfati" per seguire il principio del "tutto in una botta".
Io, relativamente a Malazan, non ho mai riletto per intero nemmeno un racconto quindi non faccio testo. Confermo però che tante cose apparentemente casuali e inutili e per questo dimenticabili acquistano un valore non indifferente in retrospettiva quindi invito chi parte con l'idea che rileggere qualcosa sia inutile di valutare se inserire Malazan fra le eccezioni.

D: Ho trovato sul sito torforgeblog.com l'articolo "The Authors' Suggested Reading Order for Malazan? che sembra seguire quello cronologico degli eventi con Forge of Darkness come inizio. Lo seguo?
R: No! Potrei dare una risposta più tollerante e tranquilla ma? No!


Non sono sicuro di come sia nato quell'articolo, online ho letto che secondo alcuni è stato concepito dall'editore per aumentare le vendite dei più recenti e commercialmente meno fortunati prequel di Erikson, però credo che non sia come gli autori invitano alla lettura i nuovi lettori.
Se guardare i film di Star Wars partendo dall'Episodio I può essere discusso, questa cosa nettamente di meno. Non è solo una questione di spoiler, di misteri risolti prima ancora di incontrarli così come concepiti, bensì proprio tematica. Anche solo lo spiegare bene il motivo è potenzialmente spoiler. Si può seguire un ordine che dà più peso alla fabula che all?intreccio ma sconsiglio di seguire l'articolo in questione o almeno di farlo sapendo di star seguendo un ordine molto insolito. Parlerò di possibili approcci "più cronologici" dopo.

D: Sono attratto da Malazan ma non così tanto da volermi approcciare ad un'opera così estesa senza averla prima assaggiata. C'è un punto di ingresso breve e autonomo?
R: Certo. Oltre ai romanzi I Giardini della Luna e La Notte dei Coltelli che sono relativamente autonomi ci sono pure gli ancor più brevi racconti, magari Blood Follows.


Malazan si presta a mio avviso molto bene a letture fini a sé stesse. Credo sia quasi sempre possibile fermarsi a libro concluso senza un'eccessiva sensazione di dover proseguire. Sì, i libri sono pieni di trame che continuato altrove, però anche di archi narrativi che dicono qualcosa in poco tempo e, almeno ora, il leggere tutto non assicura una conclusione totale, non senso più comune del termine.
I Giardini della Luna parla di un insieme di conflitti che si risolvono quasi tutti all'interno del romanzo. Sì, molte storie sono palesemente l'inizio di altre più lunghe, però almeno io ho trovato abbastanza esaustivi quegli eventi ed ho continuato più per il mio grande apprezzamento per il libro che per il vincolo mentale di dover scoprire cosa sarebbe accaduto dopo. La cosa vale ancora di più per La Notte dei Coltelli che come romanzo, pur essendo "molto Malazan", è più limitato nel tempo e nello spazio, breve e focalizzato. Su quest'ultimo però va detto che presuppone si siano già letti altri libri, ad esempio anticipa un colpo di scena della Dimora Fantasma che approcciato così potrebbe risultare un pochino confusionario.
Discorso diverso per i racconti. Il ciclo che inizia con Blood Follow, pur potendo esser visto come un prequel dedicato ad alcuni personaggi già incontrati, si regge abbastanza bene in piedi da solo. Magari potreste ritrovarmi a non capire singoli riferimenti e con un fottio di nomi senza senso ma il senso dei racconti si può cogliere senza problemi. Anche se sono racconti, Erikson non è riuscito a trattenersi dal renderli pieni zeppi di personaggi, situazioni, colpi di scena e altro, quindi possono essere tranquillamente visti come i romani in versione miniaturizzata solo che si concentrano sugli aspetti umoristici e satirici. Niente drammi psicologici, battaglie epiche e tragedie segnanti, queste cose trovano il loro spazio nei libri più lunghi. Potrei aggiungere che il primo racconto rischia di darvi un'idea sbagliata dell'ambientazione giacché quella parte di mondo sembra esser stata poi alterata da un retcon ma queste incongruenze sono in Malazan all'ordine del giorno quindi non fa niente.
Esiste anche il racconto Goats of Glory ma, forse perché non mi ha detto nulla, non riesco a vederlo in altro modo che come un racconto fantasy. Sì, si può sentire il tocco di Erikson, però non sono sicurissimo della sua validità come punto di ingresso, soprattutto perché anticipa un evento non proprio trascurabile dei Cacciatori di Ossa. Va anche detto che solo un po' dopo la pubblicazione è stato riconosciuto come "racconto di Malazan", prima era venduto diversamente.

D: So che I Giardini della Luna è un libro ostico e brutto rispetto agli altri. Inizio con La Dimora Fantasma o altro?
R: Eviterei, anche perché è soggettivo e, come me, potresti apprezzare molto Erikson già con quello pentendoti in seguito di avene posticipata la lettura o, peggio, saltata. Al massimo potresti iniziare con Maree di Mezzanotte ma è un approccio insolito e parimente basato sui propri gusti.


I Giardini della Luna lo ritengo diverso dagli altri romanzi dell'autore per più motivi ma non per questo brutto. Ad aprile 2023 ho provato a generare una classifica delle varie storie di Malazan da me lette e in quel caso è risultato in top 5. Non che questo sia un indice sensato della sua qualità ma è per dire che non si sa mai davvero come un libro può impattare su di noi se prima non lo si inizia.
Non è compito di questo testo affrontare il tema della difficoltà della saga, cosa che se da un lato viene usata come caratteristica positiva e intrigante per differenziarla (elevarla?), dall'altro rischia di essere un deterrente per nuovi lettori, cosa triste perché non si tratta nemmeno di un qualcosa di ugualmente vero per tutti. Io posso dire di non aver avuto problemi con I Giardini della Luna. Ha tante informazioni gettate in faccia al lettore spesso senza perdersi in contestualizzazioni ma nulla di così più criptico di Obi-Wan Kenobi che nel film Una Nuova Speranza parla di una passata Guerra dei Cloni per quanto mi si potrebbe giustamente dire che la quantità di riferimenti a cose misteriose non è esattamente la stessa. Lo stile è meno "ponderato" di quello degli altri libri, più cinematografico, visto il suo essere stato in passato una sceneggiatura per il cinema o la televisione, ma non è assolutamente detto che La Dimora Fantasma o altri siano più comprensibili, anzi.
La Dimora Fantasma e Maree di Mezzanotte sono abbastanza slegati e per certi versi scritti meglio ma restano Malazan, non è come dire "voglio avvicinarmi al mondo dei giochi da tavolo astratti quindi provo nell'ordine mulinello e dama e solo dopo vado a giocare a scacchi e go contro i professionisti". Qualcuno ha trovato una certa scena di Maree di Mezzanotte, che è pure un prequel rispetto ad altri, molto chiarificatrice del sistema magico di Malazan fatto di Canali e altre cose strane. Sì, c'è un piccolo pseudo infodump sulla questione, però non so fino a che punto può aver senso anticipare così tanto quel romanzo solo per una versione esplicita di informazioni bene o male già presenti in Giardini della Luna.
Questo lo dico pur considerando questi altri due romanzi scritti splendidamente.
Prima ho messo in mezzo La Notte dei Coltelli come ulteriore punto di ingresso semplificato e può aver senso nel suo essere contenuto e semplificato.
Potrebbe valere lo stesso per Il Dio Indifferente, proprio venduto sì come seguito del Libro Malazan dei Caduti che come avventura autonoma ma una parte di me suppone che sia stato fatto per ragioni commerciali, soprattutto perché una parte non indifferente della sua storia esplora le conseguenze di eventi avvenuti nei romanzi precedenti. Però anche questo è "semplice" e scritto da un Erikson ormai autore maturo.
Non mi esprimo sui romanzi prequel Path to Ascendancy perché non li ho ancora letti tutti. So che anche questi sono spesso considerati meno ostici.

D: Ho sentito dire che Il Libro Malazan dei Caduti è formato da filoni narrativi non adiacenti e che quindi potrebbe essere utile ordinare i libri in base al filone e non alla cronologia o alla pubblicazione. Ha senso? Come si può procedere?
R: La cosa è grossomodo vera anche se limitata a pochi libri. Comunemente chi suggerisce questo approccio invita al seguente ordine: I Giardini della Luna → Memorie di Ghiaccio → La Dimora Fantasma → La Casa delle Catene


Il discorso è vagamente spoileroso ma non in maniera seria quindi procedo liberamente.
La saga di Malazan copre un?area geografica vastissima, per non parlare di quella temporale. In più non segue un gruppetto di eroi tipo la Compagnia dell'Anello ma persone diverse che a volte vivono tante avventure assieme, altre restano in vite parallele senza nemmeno arrivare mai a conoscenza dell'altro.
Il primo libro è ambientato principalmente in un'area specifica di un continente chiamato Genabackis, il secondo si colloca temporalmente dopo ma geograficamente in un altro continente. I due romanzi successivi sono una sorta di seguito diretto del primo (I Giardini della Luna → Memorie di Ghiaccio) e del secondo (La Dimora Fantasma → La Casa delle Catene). Con i successivi la faccenda diventa più complessa e non posso parlarne bene senza svelare troppo.
Quindi se si preferisce leggere storie immediatamente più concatenate può aver senso fare così. Già invertire i due blocchi, quindi iniziando con la coppia aperta dalla Dimora Fantasma, lo sconsiglio caldamente. Alla fine il tutto dovrebbe risultare comprensibile più o meno allo stesso modo e senza anticipazioni dannose. Anzi, si rispetta così anche l'idea iniziale di Erikson di far uscire Memorie di Ghiaccio come secondo libro anche se va detto che non sarebbe stato scritto così come lo abbiamo oggi. Nella saga pubblicata c'è ancora quello che vedo come un riferimento a questo vecchio ordine ma per coglierlo bisogna leggere tutti e cinque i primi romanzi.
Malazan però è una saga molto "fluida", poco incline a rigide compartimentazioni. Già solo i primi capitoli del primo romanzo mostrano avvenimenti in due diversi continenti. I collegamenti più o meno grandi fra le varie storie sono tanti e non mancano sorprese, da apparizioni di personaggi che si sapevano altrove a parentesi inattese su avvenimenti lontani. In più questo approccio diventa problematico se non totalmente svantaggioso andando avanti con i romanzi, quindi servirebbe solo ad ammorbidire l'impatto iniziale con la saga.

Conclusione
Ormai, a causa della forse smisurata proliferazione di universi immaginari a volte anche transmediali, ricerche online con "watch order" o "reading order" fra le parole chiave sono molto comuni, soprattutto per i completisti consumisti come me.
Bisogna però ricordarsi che parliamo di opere di intrattenimento, di narrativa. Se quando si deve eseguire un'operazione chirurgica ha senso rispettare tutte le procedure in ordine, con libri come questi si può essere più flessibili. Si trovano facilmente online i dieci diritti del lettore di Daniel Pennac che possono sintetizzarsi in "con un libro si fa ciò che si vuole". Potrei aggiungere "purché rientri nelle azioni lecite" ma non credo che qualcuno di voi voglia prendere uno dei romanzoni di Malazan e usarlo come arma contundente.
Quindi fate benissimo a porvi il problema di come affrontare al meglio l'opera in base alle proprie esigenze e inclinazioni, a consultare guide online , cose come questa e ancor meglio a chiedere agli altri lettori ma se il cuore o la testa vi dicono di fare altrimenti non abbiate paura, nemmeno di sbagliare.
Leggere Il Dio Storpio a caso e riportare la propria esperienza ad altri è lecito, però poi consigliare caldamente a tutti di non iniziare Malazan perché confusionaria e dare degli snob arroganti a quelli che invece dicono di averla trovata meritevole e piacevole se letta in ordine no, non lo è.
Sentitevi liberi di chiedere consiglio nelle ormai diverse comunità italiane dedicate proprio a Malazan, a rispondere volendo anche direttamente a questo testo e a non limitarvi alla prima risposta. Anche io, che adoro la saga ma resto un lettore, non il Verbo della Narrativa Fantastica, potrei avere ovviamente scritto suggerimenti inconsciamente influenzati dalle mie esperienze e che potrebbero non risultare abbastanza universali.

Chiudo con una citazione presa da uno dei libri di Esslemont per par condicio avendo iniziato con qualcosa di Erikson:

No one expects the past to reach out and destroy the present - or the future.

Buone letture, indipendentemente dagli ordini scelti.

Bonus
Nello scrivere questo testo mi sono ricordato di una serie animata, Baccano!, della quale per me si possono vedere tranquillamente solo i primi tredici episodi (non vado pazzo per gli ultimi tre). La trovo carina nel suo iniziare con una discussione sui diversi punti di vista per raccontare una vicenda congiuntamente all'intreccio scelto. Non ha collegamenti con Malazan ma l'ho riportata perché mi sembra in tema. Nasce come serie di light novel scritta da Ryōgo Narita.

Edited by rutland remix - 5/7/2023, 14:58
 
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view post Posted on 26/4/2023, 21:17     +1   -1
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Bel lavoro bravo :b:


CITAZIONE (rutland remix @ 26/4/2023, 19:00) 
per La Notte dei Coltelli che come romanzo, pur essendo "molto Malazan", è più limitato nel tempo e nello spazio, breve e focalizzato. Su quest'ultimo però va detto che presuppone si siano già letti altri libri, ad esempio anticipa un colpo di scena della Dimora Fantasma che approcciato così potrebbe risultare un pochino confusionario.

Una domanda e non legata ai tuoi consigli e all'ordine di lettura su cui sono abbastanza d'accordo, ne avrei un altro paio ma quelle son legate a libri che non ho letto e non pubblicati qui, cosa intendi qui? Quale colpo di scena?
Questo che metto in spoiler?
Intendi la faccenda di Laseen con la "scomparsa" di Ammanas e Cotillion etc? Mi è venuto in mente solo questo ripensandoci ora e guarda te che non ci avevo proprio pensato prima, invecchio.


Poi per qui sotto aggiungo solo un altro bravo :b:
CITAZIONE (rutland remix @ 26/4/2023, 19:00) 
però poi consigliare caldamente a tutti di non iniziare Malazan perché confusionaria e dare degli snob arroganti quelli che invece dicono di averla trovata meritevole e piacevole se letta in ordine no, non lo è.
 
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view post Posted on 27/4/2023, 10:03     +2   +1   -1
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Gran Pugno

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Rispondo al dubbio di Taspache sulla Notte dei Coltelli cercando di non usare la funzione spoiler...
Sì, mi riferivo a quella cosa che effettivamente nel Libro Malazan dei Caduti non viene esplicitata (ma ce ne sono di indizi in Giardini della Luna, eh) prima del secondo romanzo.
Non sono sicuro che leggendo per primo La Notte dei Coltelli si possa capire benissimo quel passaggio ma parlo di cose che ho letto diversi anni fa. In più ho sempre trovato simpatico il come quel fatto viene presentato ai lettori nella Dimora Fantasma proprio le tempistiche e modalità inaspettate e un po' "smorte". Mi ricorda un po' uno dei miei momenti preferiti della serie animata L'Attacco dei Giganti.

Sull'altra frase che hai citato...
Il presupporre che le proprie esperienze siano universali e automaticamente uguali per tutti è un tema che mi sta un po' a cuore, diciamo così. Sono favorevolissimo ai confronti con opinioni anche opposte ma per me c'è una differenza bella grossa fra il dire "questa cosa l'ho vissuta così, tienine conto e valuta in base alla tua persona" e il dire "questa cosa non mi è piaciuta quindi non può piacere a nessuno se non agli scemi o alle persone in malafede". Almeno parlando di opere di intrattenimento come queste.
 
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view post Posted on 5/7/2023, 13:59     +2   +1   -1
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Gran Pugno

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Aggiornamento luglio 2023: correzioni varie più una piccola aggiunta sul leggere La Notte dei Coltelli prima dei Cacciatori di Ossa
 
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3 replies since 26/4/2023, 18:00   461 views
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