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Si pensandoci mi pare sta cosa dei due cuori degli Jaghut, ma non mi torna qualcosa, se i Toblakai che erano comunque una razza antica avevano sangue Jaghut con chi si erano incrociati gli Jaghut? Con i Thel Akai? Potrebbe essere ma in questo caso non mi torna qualcosa o forse si risolve tutto tirando in mezzo i ... Sai che ti dico? Ho provato rileggere questa parte, ora tranne la parte che ti dicevo di bellurdan, la parte delle tribù dei teblor potrei averla capita male. Nel senso si parla di un massacro commesso dai t'lan imass e io ho collegato il fatto che fosse contro dei jaghut, però non lo dice chiaramente. E pensandoci bene non ha senso. Qui parla di città che hanno dovuto abbandonare e i jaghut ci è sempre stato detto che non conoscono il concetto di famiglia e che vivono isolati. Per fare maggiore chiarezza vi scrivo due parti prese direttamente dal libro che mi hanno fatto fare questo ragionamento di cui vi parlavo. Sono una la parte introduttiva del capitolo due e l'altra qualche pagina dopo. Ci sono indizi, se si scruta il terreno con occhio vigile e acuto, che quest'antica guerra jaghut, la diciassettesima o diciottesima per i kron t'lan imass, andò terribilmente storta. L'Adepto che accompagnava la nostra spedizione non espresse dubbi di sorta sul fatto che uno jaghut rimaneva vivo nel ghiacciaio di laederon. Orribilmente ferito, ma ancora dotato di formidabili poteri magici. Ben oltre la portata del fiume di ghiaccio (portata che diminuisce col tempo), ci sono resti di t'lan imass, le ossa stranamente deformi, su cui aleggia tuttora l'odore del feroce omtose phellack. Delle armi di pietra incantate dei kron, restano solo quelle spezzate nel conflitto, suscitando l'ipotesi che saccheggiatori abbiano percorso queste lande, o che i superstiti t'lan imass (se ce ne furono) le abbiano portate via con sè. Spedizione dei nathii Io ho condotto le famiglie superstiti, giù dalle regioni montuose, attraverso le vene spezzate sanguinanti sotto il sole. Eravamo così pochi. Il nostro sangue era torbido, e lo sarebbe diventato sempre più. Vidi la necessità di distruggere ciò che restava. Perchè i t'lan imass erano vicini e molto agitati, e inclini a continuare il loro massacro indiscriminato.E così ho diviso il marito dalla moglie, il figlio dal genitore, il fratello dalla sorella. Ho forgiato famiglie nuove, mandandole via. Ognuna in un posto diverso. Ho proclamato le Leggi dell'Isolamento, dateci da icarium che un tempo avevamo protetto e il cui cuore fu invaso dal dolore alla vista di ciò che ci era accaduto. Le Leggi dell'Isolamento sarebbero state la nostra salvezza, purificando il sangue e rafforzando i nostri figli. Per tutti coloro che verranno e che leggeranno queste parole, questa è la mia giustificazione. Per sopravvivere dobbiamo dimenticare. Così ha detto icarium. Quelle cose cui eravamo giunti, che ci hanno rammollito, dobbiamo abbandonarle. Dobbiamo demolirei nostri grandi villaggi e distruggere ogni singola pietra, senza lasciare nessuna traccia di ciò che è stato. Dobbiamo bruciare la nostra corteccia gialla e lasciare solo cenere. Dobbiamo dimenticare la nostra storia e cercare solo le leggende più antiche, leggende che raccontano di un tempo in cui vivevamo con semplicità. Nelle foreste. Cacciando, pescando nei fiumi, allevando cavalli. Quando le nostre leggi erano quelle del razziatore, dell'assassino, quando tutto si misurava con un colpo di spada. Leggende che parlano di ostilità, di uccisioni e di stupri. Dobbiamo tornare a quesi tempi terribili, per isolare i torrenti del nostro sangue, per intessere reti di parentela nuove, più strette. I nuovi legami devono nascere dallo stupro, perchè solo la violenza può confinarli a episodi rari e casuali. Per purificare il nostro sangue, dobbiamo dimenticare tutto ciò che siamo stati, eppure ritrovare ciò che un tempo eravamo. A queste tribù ho assegnato nomi, i nomi dati da mio padre per i suoi figli: baryd, sanyd phalyd, urad, gelad, manyd, rathyd e lanyd. Queste sranno le nuove tribù Edited by red unkle - 22/3/2021, 16:37 |